collana Testi e Contesti
collana di raccolte normative a cura di Michele Carducci

La collana è stata ideata per scopi prevalentemente didattici, come supporto delle iniziative seminariali e di approfondimento degli insegnamenti di Diritto Costituzionale e Diritto Pubblico Comparato e come «contenitore di letture» di documenti costituzionali di difficile reperimento o risalenti nel tempo, ma fondamentali nello studio delle odierne dinamiche istituzionali. Ogni singolo testo è preceduto da una introduzione esplicativa e di inquadramento del Contesto storico-costituzionale. La revisione dei documenti e delle traduzioni è curata con l’ausilio degli studenti partecipanti ai seminari, da cui traggono origine i singoli volumi.

 

F. B. D'Arnesano
La costituzione greca revisionata

La Carta costituzionale ellenica, specie alla luce delle modifiche intervenute nel 1986 e nel 2001, presenta profili di particolare interesse e originalità: alla razionalizzazione estrema della forma di Governo ivi delineata, già riscontrabile nel testo originario del 1975, si affianca oggi una disciplina tendenzialmente esaustiva dei diritti e delle libertà, aperta alle nuove sfide della società tecnologica contemporanea, ma anche una regolamentazione dettagliata dei meccanismi di funzionamento delle istituzioni. Il volume, corredato delle prefazioni del Prof. G.Papadimitriou (Università di Atene) e del Prof. A.Ruggeri (Università di Messina) offre una guida ragionata alla lettura del testo costituzionale riformato, per la prima volta tradotto in lingua italiana.

Beatrice Bernardini d’Arnesano (Istanbul, 1971) è Dottore di Ricerca in Sistemi Giuridici e Politico-Sociali Comparati (Università degli Studi di Lecce). Si è laureata con lode all’Università di Roma ‘La Sapienza’. Vincitrice nel 1996 del premio di laurea ‘A. Mortillaro’ (Confindustria) e di borsa di studio in Diritto Pubblico Comparato (Università degli Studi di Lecce), collabora da allora con la Cattedra di Diritto Costituzionale Italiano e Comparato della stessa Università. Ha svolto attività di ricerca presso l’Università degli Studi di Atene (Grecia) sotto la guida del Prof. Giorgos Papadimitriou, quale Associate Researcher del European Public Law Centre e consulente scientifico della N.G.O. Nomos+Physis (Atene, Grecia). Ha partecipato a numerosi progetti di ricerca internazionali ed è autrice di articoli e saggi di diritto pubblico comparato e diritto ambientale europeo, tra cui ‘La revisione costituzionale in Grecia’ (2001), ‘Il sistema locale in Grecia’ (2003), ‘Administrative structures for transboundary watercourses cooperation. The international-European experience: good practices, models for cooperation. Hellenic administrative practices in the field of transboundary waters protection and use’ (2003). Ha tenuto seminari di diritto costituzionale comparato presso la Cattedre di Diritto Costituzionale e di Diritto Pubblico Comparato delle Università di Lecce e di Urbino. Fa parte della redazione della rivista giuridica italiana ‘Diritto Pubblico Comparato ed Europeo’.

ISBN 88-89267-46-1
Euro 16,00


 

F.B. D'Arnesano - M. Perrone - D. Tanza
Tutele e discriminazioni di periferia

I saggi raccolti descrivono forme poco conosciute di tutela ed inclusione sociale in contesti costituzionali, europei ed extraeuropei, ancora contrassegnati da contraddizioni formali e realtà degiuridificanti rispetto alla forza normativa della Costituzione e della legislazione attuativa.

Flavia Bernardini D’Aarnesano (Lecce, 1975), è laureata in Giurisprudenza all’Università di Bologna ed è stata Borsista P.I.C. Interreg II  Italia  – Grecia nell’Università di Lecce. Si è occupata di minoranze linguistiche con Storia, origini e civiltà della Grecìa salentina (2000) e Azioni positive a tutela delle minoranze linguistiche, in Minoranze linguistiche: aspetti storico-giuridici (2001). Attualmente lavora presso il Parlamento Europeo.

Maria Perrone (Lecce, 1970) è laureata in Giurisprudenza all’Università Statale di Milano e Dottoranda di ricerca in Sistemi Giuridici e Politico Sociali Comparati nell’Università di Lecce.

Daniela Tanza (Galatina, 1975) è Dottoranda di ricerca in Sistemi Giuridici e Politico Sociali Comparati nell’Università di Lecce, dopo aver conseguito il Master in Discipline nazionali, sopranazionali ed internazionali del mercato e delle politiche pubbliche presso l’Istituto Superiore Universitario di Formazione Interdisciplinare (ISUFI) di Lecce, svolto un Intership presso la DSD (Division for Sustainable Development) delle Nazioni Unite di New York e presso il Dipartimento delle Politiche Comunitarie di Roma. Svolge attività di ricerca presso diverse Università brasiliane (UNISINOS, UNISC, UNIVATES, UFPE).

ISBN 88-89267-15-1
Euro 12,00


 

M. Carducci
Strumenti di diritto vivente

Queste pagine costituiscono un compendio di spunti problematici sul ruolo e la funzione che la Costituzione e il Diritto Costituzionale rivestono nelle attività forensi, e in particolar modo in quella del giudice. Esse racchiudono la sintesi delle Lezioni per la Scuola di Specializzazione per le Professioni Legali dell’Università di Lecce e perseguono lo scopo di rappresentare gli elementi produttivi della complessità contenutistica ed argomentativa delle decisioni giudiziali: fattori tutti di matrice costituzionale, perché proiettati sulla fondamentalità dei diritti e sulla sempre più diffusa consapevolezza della loro effettività di tutela. Inoltre, le Lezioni vogliono dar conto della progressiva convergenza di approcci di comprensione del fenomeno giudiziale nel contesto dell’Unione Europea.

Michele Carducci (Lecce, 1963) è Professore Ordinario di Diritto Costituzionale Italiano e Comparato nell’Università di Lecce, dopo aver insegnato nelle Università di Parma e Urbino. Dottore di ricerca in Diritto Costituzionale, ha studiato in Austria, Germania e Spagna ed è stato Borsista CNR presso la Pontificia Università Cattolica di São Paulo del Brasile. Tiene corsi in diverse Università straniere europee ed extraeuropee. Nel 2003 è stato Professor Estrangeiro Visitante con borsa FAPERGS del Rio Grande do Sul e gli è stato assegnato il Diploma di Alta Distinção da Cultura Juridica Comenda Jurista «Tobias Barreto» dall’Instituto Brasileiro de Estudos do Direito di Recife. Nel 2004 è stato Professore Ospite della Universidad Autónoma de Tlaxcala in Messico. E’ autore dei volumi: L’ «accordo di coalizione» (1989); L’inizio della fine. Partiti e coalizioni di governo nella decima legislatura (1993); Parlamentarismo e libertà (1995); La persistenza del consenso. Le coalizioni politiche nel pensiero di Costantino Mortati (1995); Controllo parlamentare e teorie costituzionali (1996); Atlante normativo di diritto costituzionale (1999 e 2004); Comparazione nei mutamenti istituzionali (1999); Il ritorno della direttiva parlamentare (1999); A Aquisição Problemática do constitucionalismo iberoamericano (2003), Por um Direito Constitucional «Altruista» (2003). Curatore e coautore dei libri: Idee sul fondamento di una forma di governo. Scritti di P. Chimienti, G. Arcoleo, L. Raggi, A. Criscuoli (1996); Il costituzionalismo «parallelo» delle nuove democrazie. Africa e America Latina (1998); Le riforme costituzionali in Messico: 1917-1997 (1998); «Poder revisor» e rigidità costituzionale in Messico (1999); Reducing Normative and Informative Asymmetries in Fiscal Management for Local Administrations (2004); Una Costituzione da reinventare: temi di critica costituzionale brasiliana (2004). Per Pensa Editore, coordina, con il Circulo Constitucional Euro Americano, le collane Costituzionalismi Difficili e Transizioni costituzionali tra passato e presente.

ISBN 88-89267-27-5
Euro 13,00


 

M. Carducci - R. Estrada Aguilar
Le riforme costituzionali in Messico: 1917-1997

In ottant’anni di vita, la Costituzione messicana del 1917, prima significativa esperienza di costituzionalismo indipendente e rivoluzionario nell’America Latina de Novecento, è stata modificata oltre trecento volte. La sua dinamica presenta caratteristiche procedurali e di contenuto talmente particolari, che soltanto una schematizzazione accurata consente di storicizzare e comprendere.
Il volume offre una serie di quadri sinottici di descrizione dei singoli atti di revisione costituzionale in Messico.

Michele Carducci (Lecce, 1963) è Professore Ordinario di Diritto Costituzionale Italiano e Comparato nell’Università di Lecce, dopo aver insegnato nelle Università di Parma e Urbino. Dottore di ricerca in Diritto Costituzionale, ha studiato in Austria, Germania e Spagna ed è stato Borsista CNR presso la Pontificia Università Cattolica di São Paulo del Brasile. Tiene corsi in diverse Università straniere europee ed extraeuropee. Nel 2003 è stato Professor Estrangeiro Visitante con borsa FAPERGS del Rio Grande do Sul e gli è stato assegnato il Diploma di Alta Distinção da Cultura Juridica Comenda Jurista «Tobias Barreto» dall’Instituto Brasileiro de Estudos do Direito di Recife. Nel 2004 è stato Professore Ospite della Universidad Autónoma de Tlaxcala in Messico. E’ autore dei volumi: L’ «accordo di coalizione» (1989); L’inizio della fine. Partiti e coalizioni di governo nella decima legislatura (1993); Parlamentarismo e libertà (1995); La persistenza del consenso. Le coalizioni politiche nel pensiero di Costantino Mortati (1995); Controllo parlamentare e teorie costituzionali (1996); Atlante normativo di diritto costituzionale (1999 e 2004); Comparazione nei mutamenti istituzionali (1999); Il ritorno della direttiva parlamentare (1999); A Aquisição Problemática do constitucionalismo iberoamericano (2003), Por um Direito Constitucional «Altruista» (2003). Curatore e coautore dei libri: Idee sul fondamento di una forma di governo. Scritti di P. Chimienti, G. Arcoleo, L. Raggi, A. Criscuoli (1996); Il costituzionalismo «parallelo» delle nuove democrazie. Africa e America Latina (1998); «Poder revisor» e rigidità costituzionale in Messico (1999); Reducing Normative and Informative Asymmetries in Fiscal Management for Local Administrations (2004); Una Costituzione da reinventare: temi di critica costituzionale brasiliana (2004). Per Pensa Editore, coordina, con il Circulo Constitucional Euro Americano, le collane Costituzionalismi Difficili e Transizioni costituzionali tra passato e presente.

Rafael Estrada Aguilar è Professore di Diritto del Lavoro e Stato di Diritto dell’Università Autonoma di Tlaxcala, in Messico. E’ autore del volume Reformas al artículo 123 costitucional y las necesarias consecuencias en su Ley Reglamentaria (1997), e coautore (con M. Carducci) del libro “poder revisor” e rigidità costituzionale in Messico.


 

G. Donati
Le specificità costituzionali del Sud America

La realtà dei Paesi dell’America Latina è estremamente complessa e multiforme dal punto di vista non solo geografico e antropologico, ma anche politico e sociale. Pertanto, la rappresentazione delle sue specificità costituzionali non può prescindere dall’inquadramento nelle aree culturali storicamente acquisite alle identità della Regione. Si tratta di contesti condizionati dai tempi e dai modi della Conquista europea, nonché dall’impatto dei modelli e delle prassi costituzionali del tempo, ancora oggi influenti nell’apprendimento degli strumenti formalizzati in documenti estremamente innovativi nei contenuti e nelle prospettive di utilizzo, ma fin troppo spesso incapaci di incidere sulle contraddizioni della realtà. Il primo Volume si propone di introdurre il contesto e sintetizzare i testi costituzionali vigenti nella Regione culturale del Perù e della Nueva Granada.

Giorgio Donati (Porto San Giorgio, 1949) insegna Istituzioni Costituzionali Latinoamericane nei Corsi del Dottorato Internazionale di Ricerca in Sistemi Giuridici e Politico Sociali Comparati dell’Università di Lecce. Laureato in Scienze Politiche, Sociologia e Giornalismo, ha lavorato per molti anni in Venezuela e Panama, collaborando altresì con il periodico italiano di Caracas «La Voce d’Italia». Ha ricoperto e ricopre funzioni di Osservatore internazionale per conto delle Nazioni Unite e dell’OSCE per i Paesi dell’Est europeo (Kossovo, Albania), dell’Africa (Costa D’Avorio) e dell’America Latina (Messico, Guyana).
Attualmente è Consulente internazionale del Servizio Legale del Ministero dell’Ambiente italiano. Ha pubblicato i volumi Le Costituzioni dell’America Latina. Vol. I. I Paesi dell’Area del Mercosur (Roma, 2000) e Vol. II. I Paesi Bolivariani (Roma, 2004), entrambi editi dal Servizio Studi del Senato della Repubblica.

ISBN 88-89267-40-2
Euro 16,00


 

G. Donati
Sul diritto dell'amniente in America latina tra costituzioni e leggi ambientali

L’ambiente è un bene giuridico che deve essere pubblicamente protetto, perché si configura come un diritto alla salute. La sua salvaguardia deve costituire quindi parte integrante del processo di sviluppo e non va considerata isolatamente. Per promuovere un sistema economico internazionale favorevole e aperto occorre la cooperazione di tutti i Paesi, mediante lo scambio di conoscenze scientifiche e tecnologiche, soprattutto di quelle nuove e innovatrici. Pertanto questo studio si propone come introduzione al diritto ambientale nazionale e comparato dell’America Latina. Infatti in essa la protezione di un ambiente non inquinato, che conservi le proprie risorse naturali, ha origini lontane nel tempo. Le nazioni latinoamericane, che hanno radici culturali comuni e ambiti ambientali molto diversi e peculiari, si sforzano di consegnare alle costituzioni una normativa dei diritti di ultima generazione, tradotta in legislazioni ambientali come strumento di democrazia e di tutela del cittadino, con un’idea più consapevole dello «sviluppo sostenibile» coerente con la tradizione storicoculturale di questi Paesi.

Giorgio Donati
(Porto San Giorgio, 1949) insegna Istituzioni Costituzionali Latinoamericane nei Corsi del Dottorato Internazionale di Ricerca in Sistemi giuridici e Politico Sociali Comparati dell’Università di Lecce. Laureato in Scienze Politiche, Sociologia e Giornalismo, ha lavorato per molti anni in Venezuela e Panama, collaborando inoltre con il periodico italiano di Caracas «La Voce d’Italia». Ha ricoperto e ricopre funzioni di Osservatore internazionale per conto delle Nazioni Unite, dell’Unione Europea e dell’OSCE per i paesi dell’Est europeo (Kossovo, Bosnia, Albania), dell’Africa (Costa d’Avorio, Tanzania) e dell’America Latina (Messico, Guyana, Guatemala, Venezuela). Attualmente è Consulente internazionale del servizio legale del Ministero dell’Ambiente italiano.
Ha pubblicato i volumi Le Costituzioni dell’America latina, Vol. I - I Paesi dell’area del Mercosur (Roma, 2000) e Vol. II - I Paesi Bolivariani (Roma, 2004), entrambi editi dal Servizio Studi del Senato della Repubblica.
Nel 2004 ha anche pubblicato Le specificità Costituzionali del Sud America, vol. I - Le «Regioni culturali» del Perù e della Nueva Grenada (Pensa editore).

ISBN 88-89267-87-9
Euro 16,00


 

F. B. D'Arnesano
Costituzionalizzazione Ottomanesimo e identità nazionale

L’esperienza costituzionale ottomana, segnata dall’ampio movimento riformistico dei Tanzimat e culminata nell’emanazione della Costituzione del 1876, è qui analizzata quale testimonianza storica di un confronto tra Occidente e Oriente, tra modernismo e tradizione, che affonda le proprie radici nel passaggio dalla società imperiale islamica agli Stati nazionali.
Quell’esperienza, che si concretò nell’innesto dei principi europei di cittadinanza, nazione, uguaglianza in un contesto retto da regole completamente differenti, si rivela oggi di straordinaria attualità, offrendo una chiave di lettura e di interpretazione critica delle complesse vicende che caratterizzano l’area dei Balcani e del Medio Oriente.

Beatrice Bernardini D’Arnesano (Istanbul, 1971) è dottoranda di ricerca in Sistemi Giuridici e Politico-Sociali Comparati dell’Università degli Studi di Lecce. Si è laureata con lode all’Università di Roma ‘La Sapienza’. Vincitrice nel 1996 del premio di laurea ‘A. Mortillaro’ (Confindustria) e di borsa di studio in Diritto Pubblico Comparato (Università degli Studi di Lecce), collabora da allora con la Cattedra di Diritto Costituzionale Italiano e Comparato della stessa Università. Ha svolto attività di ricerca presso l’Università degli Studi di Atene (Grecia) sotto la guida del Prof. Giorgos Papadimitriou, quale Associate Researcher del European Public Law Centre e consulente scientifico della N.G.O. Nomos+Physis (Atene, Grecia). Ha partecipato a numerosi progetti di ricerca internazionali ed è autrice di articoli e saggi di diritto pubblico comparato e diritto ambientale europeo, tra cui ‘La revisione costituzionale in Grecia’ (2001), ‘Il sistema locale in Grecia’ (2003), ‘Administrative structures for transboundary watercourses cooperation. The international-European experience: good practices, models for cooperation. Hellenic administrative practices in the field of transboundary waters protection and use’ (2003). Ha tenuto seminari di diritto costituzionale comparato presso la Cattedre di Diritto Costituzionale e di Diritto Pubblico Comparato delle Università di Lecce e di Urbino. Fa parte della redazione della rivista giuridica italiana ‘Diritto Pubblico Comparato ed Europeo’.

ISBN 88-89267-05-4
Euro 12,00


 

M. Pankiewicz
Il mediatore europeo e il raccordo di difesa civica

L’istituzione del Mediatore europeo riflette la rilevanza assunta, nel processo d’integrazione europea, della problematica della buona amministrazione come funzione deflattiva del contenzioso e della traslazione dei «costi» di efficienza sui cittadini. Infatti, i casi di cattiva amministrazione nell’azione delle istituzioni o degli organi comunitari possono essere denunciati al Mediatore sia da tutti i cittadini dell’Unione europea sia dai semplici destinatari delle azioni comunitarie. Da ciò deriva, sul piano pratico, il riconoscimento al Mediatore di una possibilità di indagine e di controllo sull’effettivo funzionamento dell’amministrazione comunitaria in termini non di interferenza funzionale, bensì di concorso all’apprendimento del corretto esercizio dei poteri europei.
Pertanto, lo studio di questa importante figura di «Difensore civico europeo» può rappresentare un modello e un esempio di come raccordare la difesa civica con il procedimento e con la partecipazione cittadina, a tutti i livelli istituzionali e in conformità al principio di sussidiarietà.

Marianna Pankiewicz [Lecce 1981], laureata in Giurisprudenza con lode presso l'Università degli Studi di Lecce, è Cultrice della materia di Diritto dell'Unione Europea e Dottoranda di Ricerca in Sistemi Giuridici e Politico Sociali Comparati nella medesima Università. Titolare di First Certificate in English, presso la University of Cambridge, ha frequentato seminari presso le Nazioni Unite, il Fondo Monetario Internazionale e la Banca Mondiale
Precedenti suoi studi sulla figura del Mediatore Europeo sono stati pubblicati nel 2005 sulle Riviste Giustizia Amministrativa e Segni e comprensione.

ISBN 88-89267-88-7
Euro 16,00


 

A. Pichierri
Fenomenologia del potere

Il potere come violenza, forza e potenza. Attraverso questi tre modi del suo manifestarsi, esso viene analizzato in talune vicende della storia e in quelle delle attuali zone di guerra. In questa prospettiva viene preso in considerazione anche il terrorismo come confluenza delle forme di potere.
Emergono così le difficoltà e le contraddizioni della democrazia e dei paesi in cui essa stenta a realizzarsi.
Centrale diviene, pertanto, l’analisi dell’evento storico irakeno e del suo processo costituente per l’affermazione di un ordinamento liberamente democratico.
Un’ attenzione particolare è dedicata alle recenti elezioni palestinesi che hanno dato la maggioranza politica ad Hamas.
Non manca, tuttavia, la consapevolezza della presenza di forze politiche e culturali , nello stesso medioriente, che possono essere il seme della evoluzione in senso realmente democratico.
La fenomenologia del potere è l’occasione , allora, per delineare il percorso, oggi, della politica degli Stati e dei popoli per affermare una vera e concreta democrazia nella molteplicità delle forme di adattamento dei valori e dei diritti fondamentali.

Armando Pichierri dopo aver scritto «Alle origini della Repubblica» (Roma, 1984) e «La fine dei C.L.N. e la formazione del primo Governo dell’Italia libera» (in «Togliatti e la formazione dello stato democratico» AA.VV., a cura di A. Agosti, Milano, 1986) avvia agli inizi degli anni Novanta una collaborazione di ricerca con Temistocle Martines. Distaccato nel ‘91 presso l’Istituto di Diritto pubblico della Facoltà di Giurisprudenza dell’Università degli Studi «La Sapienza» di Roma, pubblica «La costituzione provvisoria. L’Ordinamento dello stato tra fascismo e repubblica» (Taranto, 1996), con prefazione di Temistocle Martines. Esamina il rapporto cittadino/Amministrazione dello Stato con «Il primo comma dell’art. 35 del d.lgs. 31-3-1998/80» (in Il Foro Amministrativo, 1999, I) in materia di Giurisdizione esclusiva del giudice amministrativo e di reintegrazione in forma specifica nei casi di espropiazione da parte delle amministrazioni pubbliche.

ISBN-10 88-6152-006-5
Euro 16,00


 

A. Pichierri
Forme di potere e costituzioni

Che cos’è il potere? Come si manifesta e quando? in quale rapporto si trovano le varie sue forme con l’insorgere delle prime limitazioni? può il Costituzionalismo proiettarsi, nell’indagine sulle proprie radici, sino alle prime testimonianze culturali dell’umanità? Questa prima raccolta di documenti vuol essere una risposta a queste domande, nella consapevolezza che, mai come oggi, sia necessario ripercorrere le tappe della nostra storia per collocarvi anche il senso e la direzione del potere nelle forme attuali.

Armando Pichierri dopo aver scritto «Alle origini della Repubblica» (Roma, 1984) e «La fine dei C.L.N. e la formazione del primo Governo dell’Italia libera» (in «Togliatti e la formazione dello stato democratico» AA.VV., a cura di A. Agosti, Milano, 1986) avvia agli inizi degli anni Novanta una collaborazione di ricerca con Temistocle Martines.
Distaccato nel ‘91 presso l’Istituto di Diritto pubblico della Facoltà di Giurisprudenza dell’Università degli Studi «La Sapienza» di Roma, pubblica «La costituzione provvisoria. L’Ordinamento dello stato tra fascismo e repubblica» (Taranto, 1996), con prefazione di Temistocle Martines. Esamina il rapporto cittadino/Amministrazione dello Stato con «Il primo comma dell’art. 35 del d.lgs. 31-3-1998/80» (in Il Foro Amministrativo, 1999, I) in materia di Giurisdizione esclusiva del giudice amministrativo e di reintegrazione in forma specifica nei casi di espropiazione da parte delle amministrazioni pubbliche.
Collabora con la Cattedra di Diritto Costituzionale del prof. Michele Carducci della Facoltà di Giurisprudenza dell’Università degli Studi di Lecce.

ISBN 88-89267-16-X
Euro 25,00


 

A. Pichierri
Matrici filosofiche e religiose del costituzionalismo

Occuparsi di «matrici filosofiche e religiose del Costituzionalismo», oggi, ha senso sol che si guardi agli esiti dell’esperienza irakena. L’estinzione di un ordinamento, attraverso l’uso della forza da parte di altri Stati, impone la riflessione intorno alla fondazione religiosa e filosofica di ogni convivenza sociale sin dai primordi dell’umanità. L’analisi intorno alla tecnica e tecnologia si intreccia, pertanto, con le prime forme di potere da una parte, e, dall’altra, con la ricerca delle costanti nello sviluppo delle varie tendenze ordinamentali. A questo riguardo ruolo centrale assumono l’analisi kantiana sul potere e la legge, il neokantismo come premessa culturale della Costituzione di Weimar e il rapporto tra Noumeno kantiano e Grundnorm kelseniana. Il rapporto tra governo mondiale e il buon pastore della civiltà giudaico-cristiana conclude il percorso, proiettandosi, nello stesso tempo, come tendenza di un prossimo Costituzionalismo, in cui sia possibile valorizzare, kantianamente, le attuali conquiste giuridiche, a partire dai diritti fondamentali dell’uomo, a livello globale.

Armando Pichierri
dopo aver scritto «Alle origini della Repubblica» (Roma, 1984) e «La fine dei C.L.N. e la formazione del primo Governo dell’Italia libera» (in «Togliatti e la formazione dello stato democratico» AA.VV., a cura di A. Agosti, Milano, 1986) avvia agli inizi degli anni Novanta una collaborazione di ricerca con Temistocle Martines.
Distaccato nel ‘91 presso l’Istituto di Diritto pubblico della Facoltà di Giurisprudenza dell’Università degli Studi «La Sapienza» di Roma, pubblica «La costituzione provvisoria. L’Ordinamento dello stato tra fascismo e repubblica» (Taranto, 1996), con prefazione di Temistocle Martines. Esamina il rapporto cittadino/Amministrazione dello Stato con «Il primo comma dell’art. 35 del d.lgs. 31-3-1998/80» (in Il Foro Amministrativo, 1999, I) in materia di Giurisdizione esclusiva del giudice amministrativo e di reintegrazione in forma specifica nei casi di espropiazione da parte delle amministrazioni pubbliche.
Collabora con la Cattedra di Diritto Costituzionale del prof. Michele Carducci della Facoltà di Giurisprudenza dell’Università degli Studi di Lecce.

ISBN 88-89267-46-1
Euro 16,00


 

A. Pichierri
Tendenze costituzionali e razionalizzazione in Boris Mirhine-Guetzévitch

La fine della Prima Guerra mondiale coincide con la fondazione di Ordinamenti giuridici, nell’Europa centrale e orientale, in cui si stabilisce il primato del Potere Legislativo su quello Esecutivo.
Intorno alla fine degli anni Venti, Boris Mirhine-Guetzévitch, rifugiatosi in Francia dopo aver abbandonato la Russia deluso dalla rivoluzione bolscevica cui aveva inizialmente aderito, coglie, nelle revisioni costituzionali degli anni 1928-1930, una inversione di tendenza con l’affermazione del primato del Potere Esecutivo su quello Legislativo.
Qui si innesta la riflessione originaria dell’esule russo, il quale individua nel primato giuridico dell’Esecutivo, sulla base delle esperienze costituzionali del Fascismo italiano, del blocco di governo di Pilsudski e anticipando quanto poi accadrà in Germania nel 1933 con l’avvento del nazismo, il grande pericolo della democrazia.
Propone, perciò, in alternativa, di fronte alla necessità di una razionalizzazione finalizzata allo sviluppo della Stato di diritto e della democrazia, il primato politico dell’Esecutivo.
Al fine di delineare il significato della razionalizzazione costituzionale, l’Autore intraprende tre livelli di indagine: la nascita del parlamentarismo sin dalla Magna Charta; la comparazione tra razionalizzazione e logica, da quella aristotelica a quella fuzzyva; e il fallimento del parlamentarismo «razionalizzato».

Armando Pichierri dopo aver scritto «Alle origini della Repubblica» (Roma, 1984) e «La fine dei C.L.N. e la formazione del primo Governo dell’Italia libera» (in «Togliatti e la formazione dello stato democratico» AA.VV., a cura di A. Agosti, Milano, 1986) avvia agli inizi degli anni Novanta una collaborazione di ricerca con Temistocle Martines. Distaccato nel ‘91 presso l’Istituto di Diritto pubblico della Facoltà di Giurisprudenza dell’Università degli Studi «La Sapienza» di Roma, pubblica «La costituzione provvisoria. L’Ordinamento dello stato tra fascismo e repubblica» (Taranto, 1996), con prefazione di Temistocle Martines. Esamina il rapporto cittadino/Amministrazione dello Stato con «Il primo comma dell’art. 35 del d.lgs. 31-3-1998/80» (in Il Foro Amministrativo, 1999, I) in materia di Giurisdizione esclusiva del giudice amministrativo e di reintegrazione in forma specifica nei casi di espropiazione da parte delle amministrazioni pubbliche.
Collabora con la Cattedra di Diritto Costituzionale del prof. Michele Carducci della Facoltà di Giurisprudenza dell’Università degli Studi di Lecce.

184 pagine
ISBN 978-88-6152-082-0
Euro 16,00


 

M. Pierri
Norme e fatti nell'Authority sugli scioperi nei serizi pubblici essenziali

Il saggio propone una interpretazione riflessiva del ruolo delle Autorities all’interno delle dinamiche relazionali tra i diversi poteri statali, alla prova dell’esperienza della Commissione di garanzia dell’attuazione della legge sullo sciopero nei servizi pubblici essenziali, istituita con legge 12 giugno 1990, n.146.
Il percorso si snoda attraverso l’analisi storica del rapporto dialettico tra la fonte legislativa abilitante all’esercizio di funzioni e le esigenze ulteriori espresse dai fatti, nella cornice di un difficile bilanciamento tra diritti costituzionalmente garantiti.

Maurizia Pierri (1965) collabora con la Commissione di garanzia dell’attuazione della legge sullo sciopero nei servizi pubblici essenziali, istituita con legge 12 giugno 1990, n.146, sin dal 1991, inizialmente in qualità di consulente esterno, successivamente nella veste di esperto di servizi pubblici, nominato con Decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri del 18 aprile 1995.
Ha ricoperto numerosi incarichi didattici presso l’Università degli Studi di Lecce, dove attualmente svolge il Dottorato Internazionale di Ricerca in Sistemi Giuridici e Politico-Sociali Comparati. Per questo Editore, ha curato la traduzione dal portoghese del saggio Costituzione o barbarie, di José Luis Bolzan de Morais (2004).

ISBN 88-89267-42-9
Euro 16,00


 

D. Tanza
La definizione costituzionale dell'ambiente in Brasile

Il Brasile, Paese definito di «semi periferia» della società moderna, con ecosistemi variegati ed essenziali per la salute dell’intero pianeta purtroppo compromessi da politiche di sviluppo dissennate e distruttive, Paese dalle immense estensioni territoriali e disparità sociali, rappresenta tuttavia un modello anche per i più avanzati ordinamenti occidentali per ciò che concerne la protezione dell’ambiente. Si tratta di una realtà che ha compreso l’importanza di strumenti giuridici ed istituzioni nuovi, ad hoc (ação civil pública, ação popular, ministério público) che consentono un’effettiva tutela ambientale per il benessere delle generazioni presenti e future. Tutto ciò è stato perfettamente recepito nella «nuova» Costituzione federale del 1988, non a caso definita «verde», che sintetizza, pur nei suoi numerosi articoli, le suggestioni offerte dalle due principali teorie costituzionali attualmente occorrenti in Brasile, ossia quella democratico-deliberativa e quella del cosiddetto dirigismo costituzionale.

Daniela Tanza (Galatina, 1975), dottoranda di ricerca in Sistemi giuridici e politico sociali comparati, si è laureata in Giurisprudenza presso l’Università di Lecce. Ha conseguito il Master in Discipline nazionali, sopranazionali ed internazionali del mercato e delle politiche pubbliche presso l’Istituto Superiore di Formazione Interdisciplinare (ISUFI) di Lecce; ha svolto un internship presso la DSD (Division for Sustainable Development) delle Nazioni Unite di New York e presso il Ministero delle politiche comunitarie in Roma. Ha frequentato il corso di inglese giuridico organizzato dal CNF (Consiglio Nazionale Forense) presso l’Università di Malta e la Scuola estiva euroamericana di diritto costituzionale promossa dal CCEUAM (Círculo Constitucional Euro-Americano). Il presente lavoro è il risultato di un periodo di studio e di ricerca svolto presso diverse Università brasiliane (UNISINOS, UNISC, UNIVATES, UFPE).

ISBN 88-89267-66-6
Euro 14,00


 

M. Carducci
Tecniche costituzionali

Con questo libro, si intende indirizzare la capacità docente sulla gestione partecipata degli apprendimenti, attraverso una guida per percorsi personalizzati e per un coinvolgimento immediato e cooperativo degli Studenti nelle stesse attività di evoluzione della riflessione sulle tematiche considerate nei loro metodi, strumenti e procedure per la comprensione della realtà. Il materiale del libro è fruibile solo ed esclusivamente nella frequenza attiva e costante alle lezioni.

Michele Carducci (Lecce, 1963) è Professore ordinario di Diritto Costituzionale Italiano e Comparato nell’Università di Lecce, dopo aver insegnato nelle Università di Parma e Urbino. Dottore di ricerca in Diritto Costituzionale, si è perfezionato nelle Università di Vienna, Münster (Germania) e Carlos III di Madrid. Borsista CNR presso l’ Università Cattolica di São Paulo del Brasile, è Docente ospite di diverse Università latinoamericane. Attualmente è Professor Estrangeiro Visitante con borsa FAPERGS del Rio Grande do Sul e Research Fellow nella Benjamin N. Cardozo School of Law di New York. Nel 2003, gli è stato assegnato il Diploma di Alta Distinção da Cultura Juridica Comenda Jurista “Tobias Barreto”, dall’Instituto Brasileiro de Estudos do Direito di Recife. È autore dei volumi: L’ “accordo di coalizione” (1989); L’inizio della fine. Partiti e coalizioni di governo nella decima legislatura (1993); Parlamentarismo e libertà (1995); La persistenza del consenso. Le coalizioni politiche nel pensiero di Costantino Mortati (1995); Controllo parlamentare e teorie costituzionali (1996); Idee sul fondamento di una forma di governo. Scritti di P. Chimienti, G. Arcoleo, L. Raggi, A. Criscuoli (1996); Il costituzionalismo “parallelo” delle nuove democrazie. Africa e America Latina (1998); Le riforme costituzionali in Messico: 1917-1997 (1998); “Poder revisor” e rigidità costituzionale in Messico (1999); Atlante normativo di diritto costituzionale (1999); Comparazione nei mutamenti istituzionali (1999); Il ritorno della direttiva parlamentare (1999); A Aquisição Problemática do constitucionalismo iberoamericano (2003); Por um Direito Constitucional “Altruista” (2003); La costituzione (re)inventata: temi di discussione latinoamericani (2003).

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