fuori collana Università

 

FILOMENA FAIELLA
LE TECNOLOGIE DIGITALI A SCUOLA E ALL'UNIVERSITÀ
Insegnare e apprendere nell'era post-digitale

Parlare di post-digitale non significa che le tecnologie digitali siano state superate da una tecnologia più innovativa ma che sono ormai evidenti le conseguenze del digitale in una fase di normalizzazione. In questo libro utilizziamo questo termine per far risaltare l’analisi delle tecnologie digitali che hanno ormai una tradizione consolidata e lo facciamo all’interno del contesto dell’istruzione formale, scuole e università, assumendo la prospettiva pedagogica che mette sotto lente i processi di insegnamento-apprendimento.

Filomena Faiella, PhD, è ricercatrice di Pedagogia sperimentale presso l’Università degli Studi di Salerno. Insegna Pedagogia sperimentale al Dipartimento di Studi Umanistici. Studia le strategie didattiche e analizza la funzione delle tecnologie digitali nei contesti dell’istruzione formale. È stata Principal Investigator di due progetti europei che hanno utilizzato gli eye tracking glasses a scuola e all’università. Ha ricoperto diversi incarichi istituzionali nell’ateneo salernitano e attualmente è membro effettivo e vicepresidente del CUG (Comitato Unico di Garanzia per le pari opportunità, la valorizzazione del benessere di chi lavora e contro le discriminazioni). L’ultimo suo libro è Scaffolding: il concetto, le strategie e le tecniche del supporto ai processi di apprendimento (2022).










978-88-6152-345-6
euro 20,00


 

FRANCESCO SESSA a cura di
LA PSICOTERAPIA STRATEGICA A ORIENTAMENTO NEUROSCIENTIFICO
Teoria e applicazioni in contesti clinici e non clinici

La psicoterapia strategica ad orientamento neuroscientifico rappresenta l’evoluzione dell’approccio strategico attraverso il grande lavoro svolto da E.L. Rossi Ph.D. e Kathryn Lane Rossi, Ph.D e  Richard Hill, loro allievo e direttore scientifico del Cipps di Salerno. E.L. Rossi è ideatore del nuovo modello ipnoterapeutico della genomica psicosociale e culturale, attraverso cui apprendiamo quali elementi psicologici dal cervello al corpo sono coinvolti in un cambiamento positivo e duraturo, per la salute psico-fisica della persona. Il suo lavoro con Milton H. Erickson, il padre di una nuova modalità di intendere l’ipnosi terapeutica e la riabilitazione, ha introdotto innovative tecniche strategiche multilivello per lavorare simultaneamente con la mente conscia e inconscia dell’individuo. All’interno del testo vengono presentate le origini e i principi caratterizzanti l’approccio strategico. Il modello terapeutico studiato presso il Cipps di Salerno si caratterizza sia per essere un approccio psicoterapeutico integrato con le più moderne scoperte in ambito neuroscientifico, sia per le sue applicazioni anche nei contesti non clinici e di ricerca, nell’ottica di un approccio integrato anche con altre discipline, oltre la psicologia, nel rispetto di quelle che sono le origini dell’approccio.

Il CIPPS - Centro Internazionale di Psicologia e Psicoterapia Strategica è il primo centro europeo dedicato all’integrazione del modello strategico ericksoniano con la genomica psicosociale di Ernest L. Rossi. La Scuola di Specializzazione quadriennale postuniversitaria in Psicoterapia Strategica ad indirizzo neuroscientifico del CIPPS è riconosciuta dal MIUR con Decreto Direttoriale 2 agosto 2012 pubblicato nella Gazzetta Ufficiale del 21 agosto 2012 n. 194. Oltre ad essere una Scuola, il CIPPS è un Ente di Ricerca - attivo in molti progetti nazionali ed internazionali - e un Centro Clinico Multispecialistico che coinvolge numerose figure professionali.

Francesco Sessa Psicologo-Psicoterapeuta, Direttore didattico Cipps - Salerno, si specializza in psicoterapia alla Scupsis di Roma, secondo l’approccio Strategico-Integrato, perfezionando il modello a livello neuroscientifico e genomico al CIPPS di Salerno, Scuola di Specializzazione in Psicoterapia Strategica ad Orientamento Neuroscientifico. In considerazione delle caratteristiche del modello, il direttore affronta sia disturbi di stampo psicologico con sintomatologia fisica, sia disturbi e patologie esclusivamente corporee con risvolti psicologici, dedicando gran parte della propria attività alla psicoterapia e alla formazione sull’approccio strategico ad indirizzo neuroscientifico. Tra le sue attività anche la ricerca sull’utilizzo del processo creativo a 4 stadi, modello ipnoterapeutico della genomica psicosociale e culturale, applicato a diverse patologie organiche e psicologiche come l’infertilità psicogena e la misofonia. Docente del corso universitario di Alta Formazione “La pedagogia e la psicologia nei contesti educativi”, Modulo di Psicologia Sociale. Tra le sue ultime pubblicazioni ricordiamo: Inside the Psychotherapeutic Process: What Drives a Therapist Towards the Future While Looking at the Past, in The Science of Psychotherapy, ISSN:2201-9529; La psicoterapia strategicamente orientata. Tra radici sistemiche e contributi interdisciplinari,  (a cura di); Misophonia: Symptoms, comorbidities and perspectives of intervention. From theory approach to integrated clinical practice research. Pubblicato su Problems of Psychology in the 21st Century, in collaborazione con líuniversità di Salerno.

978-88-6152-342-5
euro 23,00


 

LUIGI ANZALONE
ANNACARLA E LE ALTRE
Dell'amore e della gioventù

Questo libro è, un po’ eracliteamente, dedicato ai vaganti di notte, ai posseduti da Dioniso, alle anime amanti che, in grandi attimi,vogliono essere di nuovo l’iperuranico androgino. A chi ascolta l’avviso del cuore e a chi, nella melanconia, sogna di ridar vita a un amore senza più vita. A chi cerca ciò che resta nell’incompiuto di una carezza e trova un amore infelice. Se si vuole, questo libro è per chi, in questo tempo misero, attende l’alba per contare, con Lale, i colori del cielo, e a Marlene chiede: “Dimmi, dove sono i fiori?”.
Questo libro ha un autore che, parlando spesso di filosofia o di politica, sa solo che l’amore salva ed è fonte di felicità, vita e storia; ma ci vuole, finalmente, che l’uomo non sia più volontà di potenza, che distrugge se stesso e porta alla fine di tutto.
Questo libro è fatto di racconti che pretendono d’esser sulla scia di ricchi frammenti di grandi filosofi e poeti, ma restano su quella delle povere cose di chi scrive. I racconti sono – chissà se è così! – pallidi echi della sfuggenza dell’amore nella sua essenza e dell’evento suo, che è infinito nel tempo e diverso e opposto nei suoi fatti. Le sue tracce sono le forme dell’anima di chi ha amato; sono il bagaglio di un viandante che non ne ha e non sa dove va. Detto più esattamente, i racconti sono trascrizioni di ricordi di ciò che avviene nel ricordo, narrando una verità che la filologia dell’accaduto non conferma e che è falsa solo agli occhi di chi protesta senza fondamento. Essi avvengono come tentativo di dolce o triste incantamento suscitato dal desiderio di una donna che non c’è stata e, con lei, di Napoli e le spiagge di Palinuro o delle sue varianti fiorentine o parigine. Mentre più forte e pungente è il ricordo del paese della nascita e dell’infanzia e dei suoi dintorni.
Questo libro è un invito ai lettori, se ne avrà, a dar completamento a ciò che gli manca. E che può essere dato dal dialogo dell’anima con se stessa.

Luigi Anzalone ha caratterizzato la sua scrittura nella riflessione filosofica e storico-politica che, lungo l’arco di un quarantennio, si è svolta nell’orizzonte di un serrato dialogo con la grande filosofia antica e moderna.  Ad essa ha dedicato un notevole numero di saggi e libri, tra cui ricordiamo: Platone e il linguaggio (1984), Socrate il demone e Apollo (2007), Lo specchio di Dioniso. Saggi su Giorgio Colli, scritto con G. Minichiello (1985, 2021), Memoria e utopia in Ernst Bloch (2010, 2020).
La sua riflessione ha seguito due direttrici principali, fra loro strettamente intrecciate. La prima, che s’identifica con la ricerca della genealogia e della morfologia dell’umano, ha esaminato ne Il caso Antigone (2019), scritto con E. Sica, le antinomie etico-antropologiche della condizione umana, trovando un fondamentale approdo in EdipoPer una genealogia dell’umano (2018). La seconda è stata essenzialmente intesa ad analizzare le cause e le forme del sottosviluppo del Mezzogiorno (Il sole nero del Sud, 2003) e la grave crisi morale e politica della nostra Repubblica (Eroi nel Paese della mafia, 2016), inquadrate nel più vasto e drammatico contesto mondiale. Alla proposta di una polis democratica interetnica e interculturale sono dedicati: Nostalgia di futuro nella notte del mondo (2021), Ricordi di un filosofo amico, di compagni e di Berlinguer (2023). 

978-88-6152-353-1
euro 16,00


 

ANTONIO RUSSO - JOHANNES SINGHAMMER
a cura di

PATRIA E UMANITÀ
Scritti in onore del Card. Walter Kasper


Patria e umanità è una Festschrift in onore del Card. Walter KASPER, che ha compiuto 90 anni il 5 marzo 2023. Il volume, curato da Antonio Russo (Università di Trieste) e da Johannes Singhammer (già vice-presidente del Bundestag della Repubblica Federale Tedesca), ha ricevuto il patrocinio dal Segretario di Stato della Santa Sede, Card. Pietro Parolin,  del Dr. Bernhard Kotsch,  Ambasciatore della Repubblica Federale Tedesca presso la S. Sede e presso il Sovrano Ordine Militare di Malta, della Diocesi di Rottenburg-Stuttgart, della Facoltà di Teologia Cattolica dell’Università di Tübingen. L’argomento trattato riguarda il rapporto tra la patria e le patrie. L’intento è di mostrare che pur nella differenziata molteplicità delle patrie, si deve realizzare una unità, politicamente ed eticamente, che per essere tale e completarsi, «richiede molteplicità e varietà: molteplicità delle persone, diversità di razze e di popoli, pluralità legittima e salvifica delle nazioni». In essa, e soltanto in essa, i vari popoli possono cooperare, completarsi reciprocamente e far crescere la comune eredità dei beni e delle risorse. In questo consiste il valore essenziale, non di carattere sentimentale o utilitaristico, ma morale e religioso, politico, delle patrie. Il momento negativo, il male, cioé lo scandalo delle guerre giuste, «deve essere detto anormale, e dichiarato al di fuori della legge».

Antonio Russo È nato a Castroregio (Cs). Si è laureato in Filosofia presso l’Università di Roma “La Sapienza”, nel 1978, con M. M. Olivetti e M. Simonetti, Ugo Spirito.  Ha studiato, dal 1974 al 1977 Teologia liturgica presso l’Istituto Liturgico di Sant’Anselmo (Roma). Dal 1977 al 1982 ha studiato teologia presso la Pontificia Università Gregoriana, conseguendovi nel 1982 il grado di Licenza in S. Teologia. Nel 1989 ha ottenuto a Tubinga, in Germania, il grado accademico di Doktor der Theologie. È stato Coordinatore nazionale del PRIN (Progetto di ricerca di interesse nazionale) 2009 - 2013. Nel 2011 è stato external advisor della Wellcome Trust (Londra, UK). È stato Visiting Professor all’Università di Oxford, negli anni 2007 e 2008 (Campion Hall). Dal 2016 al 2018 è stato Presidente della Commissione Nazionale ASN, per il settore scientifico disciplinare 11/C3, Filosofia morale. A partire dal 2000 è professore ordinario di Filosofia morale presso l’Università di Trieste. 

Johannes Singhammer Ha studiato legge alla Ludwig-Maximilians-Universita¨ di Monaco di Baviera. Dopo aver completato il tirocinio legale, nel 1981, è entrato al servizio della città di Monaco come funzionario amministrativo. Nel 1986 è passato al Ministero degli Interni della Baviera, dove ha lavorato fino al 1990 come capo ufficio del Segretario di Stato Peter Gauweiler. È stato membro del Bundestag tedesco dal 1994 al 2017, con una breve interruzione nel 2005. Dal novembre 2005 al novembre 2009 è stato presidente del gruppo di lavoro “Famiglia, anziani, donne e giovani” del gruppo parlamentare CDU/CSU al Bundestag. Dal  2013 fino alla fine della XVIII legislatura, è stato vicepresidente del Bundestag tedesco, responsabile della salute e dell’alimentazione, dell’agricoltura e della tutela dei consumatori. È membro del consiglio di amministrazione dell’Associazione delle famiglie tedesche.

978-88-6152-340-1
euro 50,00


 

STEFANIA AURIGEMMA
DISCORSI SULLA BELLEZZA

Questo volume contiene una raccolta di saggi di autori che si sono distinti in aree che vanno dalla storia dell’arte alla letteratura, dalla filologia classica alla filosofia, dalla musicologia alla sociologia, dalla teologia alla psicologia e che hanno affrontato il tema suggestivo ma spesso inafferrabile della bellezza, nelle sue diverse espressioni e manifestazioni. Il lettore avrà modo di apprezzare riflessioni sia di taglio tradizionale che punti di vista non ordinari, oltre a contributi di elevato valore spirituale. 
Questa raccolta di saggi sulla bellezza, in particolare, nasce dal desiderio di acquisire maggiori informazioni, di arricchire il bagaglio culturale, di documentare i lettori, avendo ben chiaro che altrettante ed ulteriori voci si potrebbero ascoltare, tanto il tema è vasto e trasversale.

Stefania Aurigemma è Psicologa del Lavoro e delle Organizzazioni, specializzata in Formazione Formatori ed esperta in Gestione Integrata della Qualità. Ha svolto attività di consulenza nell’ambito della Formazione Manageriale e della Gestione delle Risorse Umane presso primarie aziende nazionali ed enti pubblici tra cui Erg, Total, Wind, Enel, Telecom, Banca Fideuram, Banca di Credito Cooperativo, Monte dei Paschi di Siena, Unipol Banca, Consodata, Istituto Commercio Estero, ISTAT, INPS, Ministero del Lavoro, Comune di Roma, Presidenza del Consiglio dei Ministri, Agenzia Spaziale Italiana. Ha svolto attività di progettazione e docenza per seminari universitari, Master post-universitari e Organismi di Certificazione. È autrice di numerose pubblicazioni tecnico-scientifiche e ha curato i volumi sulla Qualità della Formazione: Formazione innovativa per la qualità - Metodologie, strumenti ed esperienze, (1999), Formazione nella sanità come strategia di cambiamento, (con Pomposini, R.), (1999), Qualità e fattore umano (con Galli, M.), (1999). Recentemente ha orientato i propri interessi verso la psicologia del profondo ad orientamento junghiano. È autrice dei libri Lettere dalle Nuvole, (2018) e I tempi dell’anima, (2019) che raccolgono testi di prosa poetica tratti dalla Pagina Facebook di cui la stessa è Amministratrice, e curatrice della raccolta di saggi Autenticita, (2021).





978-88-6152-338-8
euro 16,00


 

LUIGI ANZALONE - GIULIANO MINICHIELLO
LO SPECCHIO DI DIONISO
Saggi su Giorgio Colli

“Per secoli i filosofi hanno interpretato libri che interpretavano il mondo. Anche quando hanno voluto tradurre i concetti in pillole per la vita pratica, hanno dovuto prenderli in prestito da altri, precedenti testi, al punto da far rassomigliare la storia a un cattivo romanzo, scritto a imitazione di un romanzo filosofico. È con Nietzsche, il filosofo che, come afferma Giorgio Colli (1917-1979), ha alzato il tono complessivo dei nostri pensieri sulla vita, che tale atteggiamento si inverte. La nascita della tragedia è il testo base in cui la filosofia dell’Occidente, la cultura e la civilizzazione dell’opera scritta, si rifà nuovamente filosofia, amore della sapienza, anzi sapienza. È a Nietzsche Colli si ricollega nel suo trasfigurare il severo esercizio filologico (che lo spinge a restituire il testo di Nietzsche  alla sua integralità e quello della Sapienza greca alla sua autenticità), per imboccare uno stretto percorso che conduce ad una conoscenza che sia anche sapienza. L’itinerario che Colli apre alla conoscenza contemporanea è, in sostanza, quello che conduce al “cuore della ragione”, all’«interiorità fremente», il cui simbolo miracoloso è Dioniso: il dio di Eleusi e di Delfi che, nel mito, è divorato dai Titani mentre, assorto, si contempla nello specchio e scorge non la sua immagine ma il mondo. Così, secondo l’insegnamento di questo nuovo sapiente dell’Occidente, «tutto è fermo: la vita e il fondo della vita sono un dio che si guarda allo specchio»”.
Questo è il testo della quarta di copertina della prima edizione de Lo specchio di Dioniso. Saggi su Gorgio Colli, apparso nell’autunno del 1984. Si è ritenuto da parte degli autori, Luigi Anzalone e Giuliano Minichiello, di adoperarlo anche come presentazione di questa nuova edizione del loro libro, ormai introvabile. Infatti, pur essendo questa un’edizione riveduta e ampliata alla luce delle opere postume di Colli pubblicate dopo il 1984, essa, a giusta ragione, ripropone immutato il discorso ermeneutico su Colli filosofo e storico della filosofia specie antica già svolto, in quanto le opere postume non fanno che confermarlo, rafforzarlo, al massimo svilupparlo, senza contraddirlo.  
Negli anni settanta prima Minichiello e poi, su suo invito, Anzalone, compagni di studi liceali e universitari alla facoltà di Filosofia della “Federico II”, destinati a diventare amici di una vita, ebbero la fortuna di imbattersi nella Nascita della filosofia, in Dopo Nietzsche e nella Filosofia dell’espressione di Colli. Ricavarono entrambi dai libri di Colli una ineguagliabile lezione di rigore filologico-filosofico e l’invito, muovendo dalla grecità, a intendere la vita come «festa della conoscenza», cui si giunge attraverso un difficile e lungo cammino di ricerca. Ecco perché, in questo tempo così povero e incerto, i nostri due autori invitano, con questa nuova edizione del loro libro su Colli, innanzitutto i giovani a leggere questo sapiente che un misterioso e forse benevolo disegno di un dio volle che vivesse nel Novecento.

Luigi Anzalone ha insegnato storia e filosofia nei licei di Avellino. Ha svolto anche attività giornalistica come corrispondente dell’“Unità” e direttore del “Progresso irpino” e politica in quanto consigliere comunista del Comune di Avellino, segretario provinciale del PDS,  presidente della Provincia, assessore regionale della Campania al bilancio, al demanio e ai rapporti con i  Paesi del Mediterraneo, vicepresidente della Commissione regionale anticamorra. Tra i suoi scritti, si segnalano i volumi: Evento e ricordo del Dio vivente (2001); Il sole nero del Sud (2003); Pensieri sul Partito Democratico; Socrate, il demone e Apollo (2007); Memoria e utopia in Ernst Bloch (2010); Lungo il fiume senz’acqua (2012); La Dea bianca e la comunità interculturale (2015);  Eroi nel Paese della mafia (2016); Edipo. Per una genealogia dell’umano (2018); Il caso Antigone con E. Sica (2019); Nostalgia di  futuro nella notte del mondo (2020).

Giuliano Minichiello ha insegnato Filosofia dell’educazione e Metodologia della ricerca all'Università di Salerno, all’università Suor Orsola di Napoli, alla Simon Fraser University di Vancouver (Canada). È autore di numerosi saggi dedicati alla ricerca dei fondamenti dell’apprendimento, della conoscenza e della scrittura autobiografica. Tra essi ricordiamo: La Tecnica e l’Episteme (Napoli, 1983); Il mondo interpretato (Brescia, 1995); Le parole dell’io. Forme dell’autobiografia da Rousseau a Kafka (Roma, 1996); Su alcuni paradossi della meccanica quantistica da un punto di vista logico (Premio “Valitutti”, 2006); La vita a termine (Venezia, 2007); Il pensiero post-nichilista (Roma, 2015). Per i nostri tipi ha pubblicato: Il principio imperfezione (2006), L’educazione spirituale (2010), Pensare il conoscere (2015), il romanzo autobiografico La valigia di carta (2016), L’enigma di San Lorenzo (2019), La quarta estate (2020),Tempo e conflitto (2021), Il pensiero e la tecnica (2021).

978-88-6152-307-4
euro 18,00


 

UMBERTO CASTIGLIONE MINISCHETTI
IL TRAINING METACOGNITIVO-MUSICO-MOTORIO
Aspetti teorici e pratici nel percorso abilitativo e didattico per DSA e BES

La metodologia, privilegia non cosa l’alunno apprende, ma come l’alunno apprende; e che attivi la propensione a far riflettere gli studenti su aspetti riguardanti la propria personale capacità di apprendere. Il programma metacognitivo, è stato, realizzato, con l’idea di fornire “materiale” per avviare sia bambini-ragazzi non clinici e sia bambini-ragazzi che presentano difficoltà di apprendimento alle prime esperienze di apprendimento. Il training ha come obiettivo fondamentale, quello di acquisire un “Set di Strategie”; di coordinare strategie multiple e di variare le strategie quando il risultato desiderato non viene ottenuto. Per esempio le strategie cognitive andrebbero viste come una serie di operazioni mentali “interdipendenti e intercambiabili”, che possono essere modificate in risposta a situazioni diverse. La finalità ultima del training, è che vi sia una “trasferibilità” delle metodologie di lavoro nelle singole discipline scolastiche. L’esperienza del laboratorio deve, inoltre trovare uno spazio di realizzazione ulteriore anche nel contesto di vita extrascolastico, favorendo nel soggetto il trasferimento di strategie apprese, ad esempio nelle attività ludiche o in situazione di problem-solving quotidiano. Il bambino acquisirà, in modo progressivo, sempre più automatismi nell’uso di strategie e, conseguentemente autonomia esecutiva.
Le funzioni motorie invece, hanno un ruolo essenziale per lo sviluppo della mente, ovvero per lo sviluppo cognitivo. Esse risultano, strettamente connesse allo sviluppo delle “funzioni esecutive”; l’attivita motoria di per sé, rappresenta un ottimo modo per sollecitarle e implementarle: è chiaro quindi, che strutturare esercizi che siano finalizzati al raggiungimento di obiettivi specifici inerenti allo sviluppo delle capacità esecutive, possa essere importante per lo sviluppo dei bambini e l’acquisizione di alcune competenze che potrebbero essere utili anche in altri ambiti, come per esempio quello scolastico.
Il testo si rivolge alle seguenti figure professionali: Insegnanti di Musica, Docenti di Sostegno, Musicoterapeuti, Neuropsichiatri, Neuropsicologi, Logopedisti, Tnpee, Pedagogisti, Educatori.

Umberto Castiglione Minischetti
- Laurea di violino presso il conservatorio “N. Piccinni” di Bari.
- Musicoterapeuta (Corso Quadriennale di Musicoterapia della Pro Civitate Christiana di Assisi).
- Mediatore Feuerstein. (3° Livello P.A.S.; L.P.A.D.).
- Operatore alla relazione d’aiuto (Corso Biennale in Counselling-Gestalt).
- Corso di Formazione Professionale sui Disturbi Specifici di Apprendimento-Itard (Tutor DSA).
- Autore del Testo: “Le Musiche per la Dislessia” Elementi teorici per il trattamento educativo/abilitativo.

978-88-6152-330-2
euro 24,00


 

ANNUNZIATA MARCIANO
DALLA PROFEZIA AL FUTURO

La pandemia generata dal Covid-19 e dalle sue varianti ha sconvolto i sistemi socio-culturali ed economici a livello mondiale. Sono evidenti gli effetti sulla salute e sulle persone, e, più o meno diretti, sulla vita quotidiana, nel mondo del lavoro, nella scuola. Quest’ultima, in particolare, può dare il suo contributo valorizzando la sua autonomia, che qualifica docenti e famiglie nella comunità educante.
L’apporto della pedagogia dà senso e direzione alla didattica facendo tesoro della sua tradizione e delle innovazioni tecnologiche.
La complessità e la problematicità dell’educare, espressi e vissuti negli ultimi due anni, orientano la pedagogia verso un percorso di neo-educazione, che è chiave per lo sviluppo personale, civile, etico, sociale, connotando il processo di formazione e la crescita dell’uomo e, quindi, il pensiero, l’autonomia, la democrazia, la cittadinanza attiva e responsabile.
Per andare oltre ogni compromesso e accomodamento occorre fare ben uso di strumenti e metodi che, come la didattica a distanza e la didattica digitale integrata, siano pensati, interpretati e applicati non solo in emergenza ma in ottica innovativa e di proiezione, in un mondo sempre più tecnologicamente vivo e attivo.
Ciò implica la necessità di saper promuovere il nuovo, con responsabilità, reticolarità, valori, relazioni, significati per le persone e per la società, e nella espressione di diritti e doveri nella scuola, nelle famiglie e nelle comunità, chiamate ad affrontare costruttivamente ogni criticità con menti aperte e orientate alla ricerca pedagogica.

Annunziata Marciano Dirigente scolastica e pedagogista, laureata in Pedagogia e Dottore di ricerca internazionale in Teoria e Storia dei processi formativi. Ha collaborato con l’Università degli Studi di Cassino e del Lazio Meridionale, nei Corsi di Laurea di Scienze dell’Educazione e di Scienze Motorie e della Salute, e con l’Università degli Studi di Roma Tre, nel Corso di Laurea in Scienze della Formazione Primaria. Esperta di Letteratura per l’infanzia, è autrice di libri, articoli, saggi in libri colletanei di carattere pedagogico-letterario; collabora con riviste specializzate del settore.

 

 

978-88-6152-317-3
euro 16,00


 

LUIGI ANZALONE
NOSTALGIA DI FUTURO
Nella notte del mondo

Non vale più chiedersi, con Shakespeare, a che punto è la notte del mondo: essa dura da troppo tempo. Licenziando alle stampe la seconda edizione diNostalgia di futuro nella notte del mondo, notevolmente accresciuta, e che si fregia della Postafazione di Giuseppe Cantillo, scriviamo queste brevi note in un Natale dove Gesù più non nasce e fa da Creator Spiritus di tutti i bambini che vengono in un mondo devastato da guerre e miseria nera di miliardi di esseri umani, mentre poche migliaia di paperoni sono ricchi a trilioni, cioè a miliardi di miliardi, con il codazzo di qualche milione di ricchi aspiranti ai trilioni. Intanto l’entropia ecologica devasta il pianeta, sconvolge le stagioni, crea morti e rovine e minaccia a breve la sopravvivenza della civiltà umana. Un vessillifero atroce dell’ordine naturale in rivolta è stato, nell’ultimo triennio, il dramma quasi tragico della pandemica del Covid che ancora non finisce. Responsabile unico è il sistema economico del capitalismo finanziario che ha manipolato l’ambiente naturale, depredandolo e sfruttandolo, fino a creare una “seconda natura” che rappresenta un peso intollerabile per la natura. Si tratta di quell’artificiale universo merceologico-consumistico in cui anche noi esseri umani siamo ridotti  a merci.
Appare evidente che se l’umanità non porrà mano a un nuovo modello di sviluppo in cui la Tecnica rispetti e protegga la natura e le sue leggi, non si salverà. È anche necessario dar vita a una società gilanica, libera, democratica, interetnica, multiculturale. Essa trova ispirazione e fondamento nella nostalgia di futuro che si caratterizza nella effettualità esistenziale di ogni uomo  come memoria e desiderio di un passato che, infuturandosi, non passa. Di essa abbiamo cercato tracce, indizi, segni in sentimenti, emozioni, concetti, personaggi, storie e riflessioni, che, senza pretesa alcuna di un loro  privilegiamento, ci appaiono sue testimonianze belle e autentiche. Non mancando di investigarne la radice ontologico-mnestica come essenza dell’uomo.
La nostalgia di futuro, nell’essenza, costituisce l’ontologia dialettica dell’Occidente, dell’umanità cioè che ha definito la sua morfologia storico-esistenziale sulla base dell’Evento della Caduta. Da quell’evento in poi l’uomo occidentale, espulso dalla sua Patria metafisico-religiosa, ha cercato di essere-di-casa e di avere una Patria nel mondo, sentendosi ad esso straniero e nello stesso tempo non volendo essere tale. Così, il suo passato extra-temporale, come passato che non passa, è diventato il suo futuro; di cui il medium con il passato è la nostalgia. La nostalgia dà il senso di una mancanza, di un mancato ritorno, ma è un ritorno la cui unica possibilità di essere tale è di andare avanti nella sua ricerca, di andare-verso di esso, di farsi futuro, mentre la nostalgia si fa desiderio. Desiderio di colmare la mancanza, proiettando nel futuro il passato. L'uomo, quindi, vive il presente costruendo il suo futuro, che è il suo passato originario e destinale, ed avendolo come  senso, come orizzonte di senso. In breve, definisce la sua storicità, la direzione del suo cammino nel tempo. La qualcosa sta a dire anche che la ricerca-costruzione del Paradiso terrestre da parte dell’uomo è una progressiva secolarizzazione del senso della vita, un trascendere nell’immanenza verso il divino che è nell’uomo, lasciando da canto quelle che Hegel chiama “le ultraterrene speranze”.

Nella sua attività di studio e di ricerca filosofica e storico-politica Luigi Anzalone ha pubblicato questi libri: Lo specchio di Dioniso. Saggi su Giorgio Colli, scritto con Giuliano Minichiello (1984); Platone e il linguaggio (1985); Pensieri di una stagione breve (1999); L’umanità, la tecnica e la globalizzazione. Le forze democratico-riformiste di fronte alla sfida del terzo millennio (2001); Il sole nero del Sud. La questione meridionale e il principe democratico (2003); Pensieri sul Partito Democratico; Socrate, il demone e Apollo (2007); L’Irpinia che vogliamo in un nuovo Mezzogiorno e in una nuova Italia (2008); Disegnando molti cieli. Diario di un militante del PD (2009); Memoria e utopia in Ernst Bloch (2010, sec. ed. 2020); In vino veritas. Dialogo sui minimi sistemi, scritto con Giuliano Minichiello (2011); Lungo il fiume senz’acqua. Note su un Paese anormale nella crisi (2012); La Dea Bianca e la comunità interculturale (2015); Eroi nel Paese della mafia. Storie italiane. Impastato, Ambrosoli, Falcone e Borsellino, don Puglisi (2016, sec. ed. 2022). Edipo per una genealogia dell’umano (2018); Il caso Antigone,scritto con Emanuela Sica (2019); Evento e ricordo del dio vivente. Natale e il presepe scritto con E. Sica (2019, terza edizione, le due precedenti risalgono al 2003 e al 2007); Ricordi di un filosofo amico, di compagni e di Berlinguer (2023); Annacarla e le altre. Dell’amore e della gioventù (2023). Tra i suoi saggi si segnalano: Montinari: la cosmodicea di Nietzsche (1981); Nietzsche: la filosofia nel tempo del nichilismo (1983); Evento utopico e telos cosmico-religioso in Ernst Bloch (1989); Croce, filosofo della scissione (2003); Hannah Arendt: il totalitarismo e la notte della ragione; Hannah Arendt, interprete di S. Agostino: l’amore tra l’umano e il divino (2006); Ralf Dahrendorf: l’etica della virtù pubblica e la ragione liberale (2009); Lenin, interprete della dialettica e della logica hegeliana (2011);Giorgio Colli e la sapienza greca (2018).

XVI+368 pagine
978-88-6152-355-5
euro 18,00


 

Giuseppe Cantillo
UN'UMANITA' NUOVA, UN MONDO NUOVO: UTOPIA O UTOPIA CONCRETA?

La nostalgia di futuro, di cui Luigi Anzalone parla, consiste – a fronte dell’attuale notte del mondo: Covid, disastri ecologici, guerre endemiche, oppressione, fame e povertà di miliardi di esseri umani – nel reimpossessarsi del passato come il luogo di  ciò che poteva accadere e non è accaduto, il futuro di un mondo nuovo di eguaglianza, di fraternità, di pace, di cura, e non devastazione, dell’ambiente naturale. Utopia o “utopia concreta”? In questo interrogativo si gioca il destino della nostra umanità di uscire dalla notte del mondo o di restarvi per sempre prigioniero.

Giuseppe Cantillo, Professore Emerito di Filosofia Morale, si segnala nel panorama filosofico come un eminente pensatore e interprete della Filosofia dell’Otto-Novecento. Va in particolare sottolineata l’importanza innovativa dei suoi volumi su Hegel (Le forme dell’umano. Studi su Hegel, 1996; L’istinto della ragione, 2012; Saggi su Hegel, 2020), su Troeltsch (Ernst Troeltsch, 1979; Introduzione a Troeltsch, 2004; Il tormento della modernità: studi su Troeltsch, 2020); su Jaspers (Introduzione a Jaspers, 2006: Esistenza, ragione e trascendenza. Studi su Karl Jaspers, 2020). Va segnalato anche il volume G. Cacciatore-G. Cantillo, A quattro mani. Saggi di filosofia e di storia della filosofia (2010). La filosofia di Cantillo può essere definita Storicismo esistenziale e trova espressione specie nei volumi L’eccedenza del passato. Per uno storicismo esistenziale, 1993; Natura umana e senso della storia, 2005; Con sé/oltre sé. Ricerche di filosofia morale, 2009.

 

 

 

978-88-6152-312-8
euro 6,00
46 pagine


 

Paola Rossini
OLI ESSENZIALI PER L'ANIMA
44 carte Oracolari dedicate agli Oli Essenziali

Gli Oli Essenziali sono un grandissimo dono di Madre Natura, sostanze aromatiche volatili, prodotte dalle piante, con effetti efficaci e potenti per la loro azione sul fisico, sulla mente e sullo spirito. “Oli Essenziali per l’anima” è un mazzo composto da 44 carte oracoli che aiutano a entrare in contatto con il meraviglioso mondo aromatico degli Oli Essenziali, un balsamo per il cuore e la psiche.
Associati a ogni carta, oltre a un’immagine, troviamo:

• Un messaggio, espresso come se parlasse l’Olio Essenziale, un vero e proprio messaggero che sussurra le sue parole;
• un’esperienza aromatica da fare;
• una domanda di consapevolezza che ci possiamo porre;
• l’azione sul fisico;
• i segni zodiacali;
• i chakra;
• le parole di luce in connessione all’Essenza.

Quest’oracolo può essere usato da aromaterapeuri, naturopati, terapeuti e da tutti coloro che sono innamorati degli Oli Essenziali.
Lasciamoci sorprendere dalla magia degli Oli Essenziali…

Paola Rossini, naturopata specializzata in fisioterapia e floriterapia, appassionata di astrologia, scrive sulla rivista Vivere lo Yoga e ha redattotto “Cosmesi naturale”, una rivista in edizione speciale di Sprea Editori.

978-88-6152-302-9
euro 36,00 (carte + volume in cofanetto)
178 pagine


 

Stefania Aurigemma
AUTENTICITA'
a cura di

scritti di:
L. Anzalone, C. Aurigemma, S. Aurigemma, G. de Maio, R. Donnici, C. Festa, V. Guzzo, M. Massimello, M.G. Messina, G. Minichiello

L’idea di un libro a più voci sull’autenticità ha preso forma e si è concretizzata in un’analisi fresca e snella, ma al tempo stesso colta e dotta, portata avanti confrontando prospettive differenti, stili, posizioni scientifiche e idee tra autori stimati e cari perché lavorare con professionisti competenti, oltre a essere un privilegio, è garanzia di serietà e di validità del risultato. Il tema del libro è semplice e complesso al tempo stesso: indagare i diversi aspetti dell’autenticità, base e punto di partenza della vita di ciascuno, di un percorso a cui spesso si frappongono ostacoli, compromessi, deviazioni, corredate da sgradite sofferenze. Questo libro affronta l’autenticità da diversi punti di vista, a volte sorprendenti, a volte inconsueti. Un caleidoscopio di visioni, di punti di vista afferenti a discipline lontane, a volte, ma orientate tutte verso lo stesso scopo: avvicinare il lettore ad aspetti dello stesso tema per poter fornire chiavi di lettura utili ad un vivere armonico. Il vivere in maniera autentica è un tema che non può non riguardare ciascuno di noi e la società nel suo complesso per le ricadute che un’eventuale rinuncia avrebbe sul benessere psicofisico, sulla possibilità di godere appieno della vita.

Stefania Aurigemma è Psicologa del Lavoro e delle Organizzazioni, specializzata in Formazione Formatori ed esperta in Gestione Integrata della Qualità. Ha svolto attività di consulenza nell’ambito della Formazione Manageriale e della Gestione delle Risorse Umane presso primarie aziende nazionali ed enti pubblici tra cui Erg, Total, Wind, Enel, Telecom, Banca Fideuram, Banca di Credito Cooperativo, Monte dei Paschi di Siena, Unipol Banca, Consodata, Istituto Commercio Estero, ISTAT, INPS, Ministero del Lavoro, Comune di Roma, Presidenza del Consiglio dei Ministri, Agenzia Spaziale Italiana. Ha svolto attività di progettazione e docenza per seminari universitari, Master post-universitari e Organismi di Certificazione. È autrice di numerose pubblicazioni tecnico-scientifiche e ha curato i volumi sulla Qualità della Formazione: Formazione innovativa per la qualità - Metodologie, strumenti ed esperienze, (1999), Formazione nella sanità come strategia di cambiamento, (con Pomposini, R.), (1999), Qualità e fattore umano (con Galli, M.), (1999). Recentemente ha orientato i propri interessi verso la psicologia del profondo ad orientamento junghiano. È autrice dei libri Lettere dalle Nuvole, (2018) e I tempi dell’anima, (2019) che raccolgono testi di prosa poetica tratti dalla Pagina Facebook di cui la stessa è Amministratrice.

978-88-6152-303-6
euro 14,00
178 pagine


 

Education & Technology issues and reflections
Atti del convegno internazionale

Questo libro raccoglie alcuni dei contributi presentati durante il convegno internazionale “Education & Technology: issues and reflections” che si è tenuto il 14 novembre 2019 nella autorevole cornice dell’Università degli Studi di Salerno. Il convegno si proponeva quale spazio di confronto tra autorevoli studiosi rappresentativi di differenti prospettive e realtà scientifiche per sviluppare considerazioni teoriche ed empiriche sul rapporto tra istruzione e tecnologie. Il libro ospita i contributi che approfondiscono la tematica delle competenze e delle abilità connesse al digitale.

Filomena Faiella è ricercatrice di Pedagogia sperimentale presso l’Università di Salerno e studia gli approcci metodologicodidattici e l’uso delle tecnologie digitali nei contesti dell’istruzione formale. Le attività di ricerca la vedono impegnata in numerosi progetti, anche di respiro internazionale, di diretta responsabilità o quale membro di team coordinati da colleghi della stessa o di altre università. Maggiori informazioni si possono trovare al seguente link: http://docenti.unisa.it/filomena.faiella.

Maria Grazia Lombardi è ricercatrice Senior in Pedagogia generale e sociale presso il Dipartimento di Scienze Umane Filosofiche e della Formazione dell’Università degli Studi di Salerno. Ha coordinato un’unità di ricerca del progetto “Virtual Reality Applied to Oncology” dello Sbarro Health Research Organization. Le sue linee di ricerca vertono sulla relazione educativa e sul rapporto tra pedagogia e politica.

Emiliana Mannese è professore ordinario di Pedagogia generale e sociale presso l’Università degli Studi di Salerno dove è referente di Ateneo per i P.C.T.O. (Percorsi per le Competenze Trasversali e per l'Orientamento). È responsabile scientifico dell’Osservatorio sui processi formativi e l’analisi territoriale. Direttrice della rivista di ateneo “Attualità Pedagogiche”.

Antonina Plutino è professore associato di Geografia presso l’Università degli Studi di Salerno. Ha sviluppato diverse linee di ricerca sulla relazione tra geografia, insegnamento e tecnologie digitali. I principali filoni di ricerca riguardano la geografia culturale e la didattica della geografia; su tali tematiche ha prodotto numerose pubblicazioni. È responsabile scientifico del Laboratorio di Didattica della Geografia
presso il Dipartimento di Scienze Umane, Filosofiche e della Formazione.

Maria Ricciardi è dottoranda presso l’Università degli Studi di Salerno. È stata assegnista di ricerca presso il Dipartimento di Scienze Umane, Filosofiche e della Formazione. Svolge attività di ricerca presso l’Osservatorio sui Processi Formativi e l’Analisi Territoriale dell’Università degli Studi di Salerno sui temi dell’orientamento, delle competenze, della pedagogia del lavoro, dell’apprendimento generativo, degli
ambienti di apprendimento, delle esperienze educative e dei processi di costruzione di conoscenza e identità.
Giulia Savarese è professore associato di Psicologia dello Sviluppo e dell’Educazione presso il Dipartimento di Medicina, Chirurgia, Odontoiatria “Scuola medica salernitana” dell’Università di Salerno. È il direttore del Centro di Counseling psicologico di Ateneo ed è il delegato del Rettore alla disabilità/dsa. È autore di circa 150 tra libri e articoli. Le sue attuali linee di ricerca riguardano la clinica dello sviluppo per i dsa e lo sviluppo atipico.

Giovanna Stornaiuolo è psicologa, psicoterapeuta, borsista nel progetto di ricerca “Improvement of teaching tecniques by eye tracking in technology enhanced classrooms”, coautrice della pubblicazione “Eye tracking glasses per migliorare le competenze degli insegnanti: il progetto e-Teach”. Svolge attività clinica e di studio su tematiche emergenti in ambito formativo e didattico.

Paola Zoccoli è cultore di Geografia presso l’Università di Salerno ed è dottore di ricerca in Economia e direzione delle aziende pubbliche presso la stessa Università dal 2002. Gli ambiti di ricerca sviluppati riguardano il territorio con questioni relative alle produzioni tipiche locali; la globalizzazione e gli organismi internazionali. È autrice di pub blicazioni nazionali ed internazionali.

978-88-6152-306-7
euro 18,00


 

Luigi Anzalone
DELL'AMORE
Parole e alcune storie

Dell’Amore si può, forse, adeguatamente parlare non con trattati filosofici o scientifici ma con racconti, lunghi o brevi, in prosa o in versi. Sapendo però che non ne si coglie l’essenza, né se ne scioglie l’enigma. Al massimo, si compone qualche tessera del suo mosaico infinito e meraviglioso. Né potrebbe essere diversamente. Si pensi, per capirlo, all’intima relazione, anzi alla quasi identità, nella lingua tedesca, tra Leben (vivere, vita) e lieben (amare) e Liebe (amore). Identificandosi, anzi essendo l’amore la più bella e sublime espressione della vita, essi si oppongono alla morte e la combattono.
Questo piccolo volume si pone in ideale continuità con altri due nostri recenti volumetti, Storia di Lili Marleen e Annacarla e le altre, al fine di descrivere ancora, con parole e racconti, qualcosa della fenomenologia, unica, fascinosa e sfuggente, dell’Amore.

Luigi Anzalone è autore di decine di saggi e volumi di carattere filosofico e storico-politico, di cui, tra i più recenti, pubblicati per i nostri tipi, ricordiamo: Eroi nel Paese della mafia. Storie italiane: Impastato, Ambrosoli, Falcone, Borsellino, don Puglisi (2016); Edipo. Per una genealogia“dell’umano”(2018) ; Il caso Antigone, scritto con Emanuela Sica (2019), Memoria e utopia in Ernst Bloch, seconda edizione (2020); Nostalgia di futuro nella notte del mondo (2021). Ha pubblicato, sempre per i nostri tipi, anche due raccolte di racconti: Storia di Lili Marleen. Una canzone contro la guerra cantata da uomini in guerra (2017); Annacarla e le altre. Frammenti fenomenologici sull’amore (2019).

 

 

 

978-88-6152-298-5
euro 10,00
120 pagine


 

Luigi Anzalone
EROI NEL PAESE DELLA MAFIA
Storie italiane: Impastato, Ambrosoli, Falcone e Borsellino, don Puglisi

 

La grave crisi che affligge l’Italia è anche conseguenza dell’insopportabile gravame che le è imposto dall’essere, per tanti versi, la terra della mafia e di ciò che resta dell’Antistato criminale creato dalla Democrazia Cristiana assemblando mafia, P2, servizi segreti, vertici reazionari delle forze dell’ordine e dell’esercito, unitamente a un coarcevo di affaristi, speculatori e clienti. L’Antistato democristiano fu vanamente contrastato da Moro e da Berlinguer; ricevette, insieme alla mafia, duri colpi grazie all’opera della magistratura; si è pericolosamente riprodotto con il berlusconismo; a tutt’oggi è lungi dall’essere debellato come mentalità e prassi mafiosa e fascistoide. Esse sono forme della non vinta malattia morale che affligge la coscienza degli Italiani.  
Al risveglio dell’Italia migliore, e per l’espressione delle sue energie creative e vitali, può forse contribuire il ricordo di cinque vite così diverse e così uguali fra loro: quelle di Peppino Impastato, un giovane utopista comunista, Giorgio Ambrosoli, un integerrimo borghese conservatore, Giovanni Falcone e Paolo Borsellino, due grandi magistrati, Pino Puglisi, un prete veramente cristiano. Il loro eroismo, il loro eroico furore, inerme e nobilmente bruniano, è un fulgido, insuperabile esempio della vita dello spirito degli Italiani e di una grande Storia. 

Luigi Anzalone ha insegnato storia e filosofia nei licei di Avellino ed è stato corrispondente provinciale de “L’Unità”, consigliere comunista al comune di Avellino, segretario provinciale del PDS, assessore regionale della Campania al bilancio, al demanio e ai rapporti con i paesi del Mediterraneo, vicepresidente della commissione regionale anticamorra. È autore di libri e saggi sulla filosofia antica (tra cui Socrate) e moderna (tra cui Nietzsche, Colli, Croce, Arendt) e sulla questione meridionale. Delle pubblicazioni per la nostra Casa Editrice si segnalano Memoria e utopia in Ernst Bloch (2010), Lungo il fiume senz’acqua (2012), La Dea Bianca e la comunità interculturale (2015).

 

978-88-6152-219-0
euro 10,00
252 pagine


 

Chiara D'Alessio
Irene Minchillo
LE NEUROSCIENZE E L'EDUCAZIONE

Grazie ai progressi compiuti dall’uso euristico delle tecnologie di neuroimaging negli ultimi anni sia la pedagogia che le neuroscienze si trovano in una nuova e migliore posizione per un avvicinamento che può consentire una comprensione più profonda dei correlati biologici dei processi educativi.
È possibile dunque delineare un modello concettuale designato ad allineare le attuali prospettive pedagogiche e la formazione degli educatori con le ultime scoperte neuroscientifiche.
Secondo recenti ricerche l’educazione lavora in profondità nel cervello modificandone la struttura ed attivando i geni appropriati: essa agisce “parlando ai neuroni”. Un educatore efficace potrebbe in questa luce essere definito un vero e proprio scultore dei network neuronali, come già Maria Montessori aveva eccellentemente intuito.
Possiamo dunque dire che l’educazione fa direttamente biologia, modellando il cervello che, com’è noto, è un organo estremamente plastico. Si può dunque affermare che la necessità di istituire un rapporto tra cervello, mente ed educazione è un tema quanto mai attuale ed oltremodo affascinante sia per la ricerca pedagogica che per la ricerca neuroscientifica contemporanee.

Chiara D’Alessio è ricercatore confermato e professore aggregato presso il Dipartimento di Scienze dell’Educazione e la Facoltà di Scienze della Formazione dell’Università degli Studi di Salerno. Psicologa, psicoterapeuta, pedagogista, è membro dell’Associazione di Logoterapia ed Analisi Esistenziale Frankliana, dell’Associazione Italiana di Neuropsicologia, della Società Italiana di Pedagogia. Ha svolto attività pratiche e di ricerca nel campo della diagnosi e nell’intervento psicopedagogico presso Università e centri di ricerca. Ha partecipato a Progetti C.N.R. e condotto progetti di ricerca e sperimentazione sulle applicazioni della psicologia in campo educativo. Ha tenuto corsi in Scuole Interuniversitarie di Specializzazione all’Insegnamento e svolge attività di formazione del personale docente. Suoi attuali interessi di ricerca sono le neuroscienze e le loro applicazioni in ambito educativo, in particolare la psicobiologia dell’esperienza interpersonale, tematiche sulle quali ha partecipato a convegni nazionali ed internazionali. È autrice di numerose pubblicazioni, tra le quali: Perception and Action in Early Development: the role of empathy. In Pharmacologyonline, 2, 2009; L’approccio neuroscientifico allo studio delle esperienze sociali e dell’equilibrio emotivo in: Gomez Paloma F.: Corporeità, didattica, apprendimento, Salerno, 2009.
 
Irene Minchillo, dottore in Scienze della Formazione. È stata responsabile del settore educazione del WWF regionale lucano e ha diretto il Centro di Educazione Ambientale I.N.F.E.A “Novaterra”. Ha avuto incarichi di collaborazione con ARPAB, Regione Basilicata, Provincia di Potenza e di Matera. Ha curato in diverse scuole, di ogni ordine e grado, progetti di formazione e ricerca per docenti e studenti. È stato membro di C.T.S e docente in Corsi di Alta Formazione in collaborazione con Confcooperative e Università degli Studi della Basilicata. Ha coordinato, in collaborazione anche con il CEMEA, diversi laboratori socio-ambientali e stage nell’ambito di progetti di educazione e di aggregazione per l’infanzia e l’adolescenza. Ha partecipato a progetti di ricerca con l’Università degli Studi di Salerno nell’ambito delle neuroscienze e delle loro applicazioni in campo educativo. I suoi attuali interessi di ricerca vertono sullo studio dei correlati neurali dei processi educativi ed il loro rapporto con i fattori epigenetici-ambientali.

978-88-6152-130-8
euro 16,00
280 pagine


 

Giuliano Minichiello
LA FENDITURA NEL CRISTALLO
Frammenti di Mezzogiorno nel racconto del mondo

La Filosofia, a detta di Platone, è come uno sguardo da nessun luogo. Questo libro muove il proprio sguardo da un luogo preciso, il Sud d’Italia, dal suo impasto di passione per la vita e dal più rarefatto pensiero dell’invisibile. Da essi nasce il ricamo che incrina la cristallina trasparenza del mondo, per svelare il mistero di ogni storia autenticamente umana e ricca di senso e di vitalità, sia che sia di un popolo che di un individuo.
I pensieri del Sud - che, grazie a Giordano Bruno e al suo filosofare vertiginoso unico, raggiungono, direbbe Giorgio Colli, «l’eccellenza nell’espressione» - sono metafore che alludono a qualcosa che è anteriore al pensiero stesso, in quanto espressioni allo stato nascente, impasto di “logos” e “mythos” in cui pensieri individuali e universali si fondono e si illuminano. Da essi nasce ogni riflessione e discorso, che ne svolge le primigenee intuizioni, in quanto sono l’essenza del «multiversum» spirituale e storico meridionale e offrono al Sud come a ogni uomo, al suo sentimento e alla sua ragione, una meta, una giustificazione, un futuro di libertà che lo chiama a sé .

Giuliano Minichiello, già professore ordinario di Pedagogia generale e di Filosofia dell’educazione all’Università di Salerno (ove ha svolto la funzione di Direttore del Dipartimento di scienze dell’educazione), è autore di numerosi saggi dedicati alla ricerca dei fondamenti dell’apprendimento, della conoscenza e della scrittura autobiografica. Tra essi ricordiamo: La Tecnica e l’Episteme (Napoli, 1983); Il mondo interpretato (Brescia, 1995); Le parole dell’io. Forme dell’autobiografia da Rousseau a Kafka (Roma, 1996); Su alcuni paradossi della meccanica quantistica da un punto di vista logico (Premio “Valitutti”, 2006); La vita a termine (Venezia, 2007); Il pensiero post-nichilista (Roma, 2015). Per i nostri tipi ha pubblicato: Il principio imperfezione (2006), L’educazione spirituale (2010), Pensare il conoscere (2015), il romanzo autobiografico La valigia di carta (2016), L’enigma di San Lorenzo (2019), La quarta estate (2020), Tempo e conflitto (2021), Il pensiero e la tecnica (2021).

 

978-88-6152-308-1
euro 10,00
108 pagine


 

Giuliano Minichiello
TEMPO E CONFLITTO
Dalla parola di Giobbe al silenzio di Dio

La morte rivela il nulla che era la vita”. Il detto di Luigi Pirandello può essere, però, rovesciato e comunicarci, al contrario, che la morte rivela che la vita era tutto, giacché, essa, la vita, una volta tolta, niente lascia oltre sé stessa, è il solo essere che ci spetta. Il confliggere delle due possibili interpretazioni è dovuto a differenti modi di intendere il tempo. In un caso, esso è visto come il trascorrere di momenti che si succedono uno dopo l’altro in modo irreversibile. La morte, così, rende nullo il momento che la precede, l’ultimo istante di vita, che, a sua volta, ha oltrepassato l’istante precedente, e così via, a ritroso, fino al primo emergere della vita all’esistenza. Nell’altro caso, il tempo non è concepito come una successione di prima e dopo, esso è fermo e privo di vuoti al suo interno, anzi, a rigor di termini, non è propriamente nemmeno tempo, è non-tempo, ciò che noi chiamiamo eterno. La legge che lo governa è l’identità con sé, essere sempre tutto ciò che è. Le due interpretazioni mettono così capo alla contraddizione tra il tempo e l’eterno: l’uomo vive all’interno di essa, sospeso, come è, tra il finito che è e l’infinito che aspira ad essere, cercando, nel conflitto che oppone il primo al secondo, di sciogliere la contraddizione e pervenire a un compromesso per la propria vita. Solo alcune figure della tradizione religiosa, da un lato, e di quella profana, dall’altro, appaiono fedeli alla contraddizione stessa. È di esse che si occupa questo libro, a partire da Giobbe fino al tormento di alcune scritture profane che ne sono oggi debitrici. Loro centro è lo straordinario racconto dell’esperienza del Messia nel Getsemani: la disperazione della penultima ora, il silenzio di Dio alla invocazione di chi è destinato a morire.

Giuliano Minichiello, già professore ordinario di Pedagogia generale e di Filosofia dell’educazione all’Università di Salerno (ove ha svolto la funzione di Direttore del Dipartimento di scienze dell’educazione), è autore di numerosi saggi dedicati alla ricerca dei fondamenti dell’apprendimento, della conoscenza e della scrittura autobiografica. Tra essi ricordiamo: La Tecnica e l’Episteme (Napoli, 1983); Il mondo interpretato (Brescia, 1995); Le parole dell’io. Forme dell’autobiografia da Rousseau a Kafka (Roma, 1996); Su alcuni paradossi della meccanica quantistica da un punto di vista logico (Premio “Valitutti”, 2006); La vita a termine (Venezia, 2007); Il pensiero post-nichilista (Roma, 2015). Per i nostri tipi ha pubblicato: Il principio imperfezione (2006), L’educazione spirituale (2010), Pensare il conoscere (2015), il romanzo autobiografico La valigia di carta (2016), L’enigma di San Lorenzo (2019), La quarta estate (2020).

978-88-6152-301-2
euro 16,00
180 pagine


 

Giuliano Minichiello
IL PENSIERO E LA TECNICA
Hegel Marx Nietzsche

 

 

La soggettività moderna vive la contraddizione tra la pretesa di essere autonomamente fondata e la necessità di conformarsi a un sistema oggettivo che la sorregge e la sovrasta. La formazione dell’uomo è vista, perciò, come il processo di “elevazione all’universale” (Hegel), che si realizza attraverso la “costruzione tecnica” del soggetto. La contraddizione tra autonomia ed eteronomia crea, all’interno del soggetto, lo “spazio della scissione”, una condizione di infelicità e di insofferenza verso se stessi, che racchiude il germe del nichilismo e da cui si può uscire solo con il “reincanto” del mondo, cioè con la cognizione del quotidiano come trascendenza, e una trasformazione profonda del concetto di verità. È, questo, un itinerario esemplificato dalle esperienze di intellettuali e filosofi come Bloch, Benjamin, Kafka.

Giuliano Minichiello, già professore ordinario di Pedagogia generale e di Filosofia dell’educazione all’Università di Salerno (ove ha svolto la funzione di Direttore del Dipartimento di scienze dell’educazione), è autore di numerosi saggi dedicati alla ricerca dei fondamenti dell’apprendimento, della conoscenza e della scrittura autobiografica. Tra essi ricordiamo: La Tecnica e l’Episteme (Napoli, 1983); Il mondo interpretato (Brescia, 1995); Le parole dell’io. Forme dell’autobiografia da Rousseau a Kafka (Roma, 1996); Su alcuni paradossi della meccanica quantistica da un punto di vista logico (Premio “Valitutti”, 2006); La vita a termine (Venezia, 2007); Il pensiero post-nichilista (Roma, 2015). Per i nostri tipi ha pubblicato: Il principio imperfezione (2006), L’educazione spirituale (2010), Pensare il conoscere (2015), il romanzo autobiografico La valigia di carta (2016), L’enigma di San Lorenzo (2019), La quarta estate (2020), Tempo e conflitto (2021).

978-88-6152-300-5
euro 16,00
120 pagine


 

Emanuele Raganato
LA SCOMPARSA DELLE BANDE MUSICALI
Un viaggio nel mondo bandistico pugliese

Le Bande sono gruppi musicali esistenti in tutto il mondo, ma con una presenza tradizionalmente più forte in alcune aree del pianeta. Una di queste è il Sud Italia. In quest’area geografica, il fenomeno si è sviluppato storicamente nel corso di due secoli e ha assunto forme ormai considerate tradizionali, che hanno avuto un impatto fondamentale sulla cultura popolare, divenendo il principale veicolo di istruzione in contesti non formali ed un mezzo di diffusione musicale di massa ante litteram. Di conseguenza, nel 2019 è stata presentata all’UNESCO una proposta per la tutela delle Bande come patrimonio immateriale. Questo fenomeno culturale ha bisogno di essere tutelato per la sua importanza che non riguarda solo il repertorio musicale, ma anche un intero sistema sociale, culturale ed economico in rapida evoluzione, al punto da mettere a rischio di estinzione la stessa Banda. Probabilmente è proprio nel mondo dell’istruzione (a tutti i livelli, dalla scuola dell’obbligo, alle associazioni musicali fino alle pratiche informali e i progetti di inclusione) che si può trovare la chiave per rinnovare questo fenomeno. Questo viaggio tra storia e presente si divide in due parti: la prima parte è un’attenta analisi storica del mondo bandistico a livello mondiale, con particolare attenzione all’Europa e all’Italia. La seconda parte, invece, esamina il fenomeno secondo una prospettiva sociologica e pedagogica. Nel complesso, la ricerca tiene conto del cambiamento di valori nella società e in una subcultura musicale, che ha portato alla percezione, condivisa e diffusa, che le Bande stiano effettivamente scomparendo. Ma cos’è che sta accadendo veramente? Infine, anche comunità locali sono di fronte ad un bivio: musealizzare il fenomeno o rinnovarlo?

Emanuele Raganato è un musicologo ed un ricercatore sociale di fama internazionale. Ha pubblicato per prestigiose riviste quali il The Galpin Society Journal, Orbis Idearum, Nuova Secondaria Ricerca, Rivista di Scienze Sociali, etc. È stato l’ultimo direttore del Cubec di Modena (Centro Universale del Belcanto) ed ha insegnato in vari Conservatori italiani (Brescia, Ferrara, Monopoli etc.). Come esperto del mondo bandistico italiano è stato invitato a relazionare in varie conferenze internazionali tra le quali quelle di Aveiro in Portogallo, di Jaén in Spagna e di Penedo-Alagoas in Brasile.

 

978-88-6152-292-3
euro 16,00


 

Giuliana Terragno
CULTURA E INFORMAZIONE PER LO SVILUPPO DELLA DEMOCRAZIA PARTECIPATIVA

 

 

 

«Una democrazia senza opinione pubblica è una contraddizione in termini. L’opinione pubblica può sorgere unicamente dove sono garantite la libertà di pensiero, la libertà di parola, di stampa e di religione» (Kelsen).

Giuliana Terragno è Docente a contratto presso l’Università del Salento nei Settori Scientifico Disciplinari IUS/08 e IUS/09. È cultore della materia presso l’Università del Salento in Diritto costituzionale della cultura; Diritto costituzionale e legislazione dei beni culturali; Diritti, cittadinanza e immigrazione; Diritto dell’Arte e dello spettacolo. Già Dottore di ricerca presso l’Università del Salento in Sistemi Giuridici e politico-sociali comparati con una tesi riguardante il rapporto tra Cultura e Costituzione, e Assegnista di ricerca presso l’Università degli studi di Bari trattando i temi dell’informazione come strumento di democrazia partecipativa.



978-88-6152-290-9
euro 12,00


 

Simona Scognamiglio
INDAGINE SULL'USO/ABUSO DI INTERNET TRA GLI ADOLESCENTI

 

 

 



Il mondo tecnologico rappresenta davvero un problema per gli adolescenti? Quali sono le conseguenze che derivano da un eccesivo uso della Rete? Come è possibile intervenire in termini pedagogici nei confronti dei giovani potenzialmente a rischio di dipendenza? Queste sono le tre domande su cui si focalizza il volume e alle quali si è cercato di dare risposta, attraverso un’indagine svolta tramite la diffusione di un questionario online rivolto ad adolescenti tra gli 11 e i 18 anni. Sembra che gli adolescenti di oggi conducano una vita povera di senso e di legami relazionali con persone significative (genitori, amici) e che per questo tendano a rifugiarsi nell’immediatezza della soddisfazione virtuale.
È dunque necessario porre attenzione e riflettere sull’uso che i ragazzi fanno della Rete e soprattutto individuare i casi di potenziale abuso, proponendo dei possibili rimedi mirati ed elaborati in base alla riflessione-azione pedagogica contemporanea.

Simona Scognamiglio, nata a Napoli, da sempre appassionata di pedagogia, ha conseguito la laurea triennale in Scienze dell’Educazione per poi concludere il percorso formativo con la laurea magistrale in Educatori professionali ed Esperti della Formazione Continua. Nel 2019 ha iniziato a lavorare ad un progetto di potenziamento dell’offerta turistica per il Comune di Maratea, mediante il Servizio Civile. Intento delle sue ricerche in ambito pedagogico è la strutturazione di una collana che porti all’attenzione del mondo contemporaneo il problema delle dipendenze ed il campo d’azione della pedagogia in questo settore.

978-88-6152-277-0
euro 16,00


 

Antonio Caso
A tavola con gli Apuli
Storia dei prodotti tradizionali pugliesi

 



Un viaggio attraverso la storia e le peculiarità dei prodotti della nostra tradizione agroalimentare: dalla ciliegia “ferrovia” in Terra di Bari allo sceblàsti tipico della Grecìa salentina, dalla cozza tarantina al carciofo brindisino fino al prosciutto di Faeto ed alle anguille di Lesina, passione dello Stupor Mundi. Tra minoranze arbëreshë, grike e franco-provenziali si dipana all’interno di questo viaggio quella che è la matassa della nostra cultura regionale, una koiné testimoniata da innumerevoli influenze culturali ed alimentari. Tra masserie, tratturi e pagghiari, protagonisti del libro non sono solo i prodotti, ma anche e soprattutto le sapienti mani di chi contadino, pescatore, pastore o fornaia, da secoli lavora questa terra e custodisce questo mare. A tavola con gli Apuli è un libro creato da mani pugliesi per chiunque voglia scoprire le storie dei prodotti di una terra da sempre in bilico tra Levante e Ponente, tra l’eredità bizantina e quella sveva, tra i Balcani e la penisola iberica.

Antonio Caso è nato a Taranto nel 1993. Trasferitosi a Bologna nel 2012, ha conseguito la laurea magistrale in Geografia e processi territoriali durante la quale ha svolto ricerca sul campo in Albania vivendo per diversi mesi tra i Balcani occidentali e la Turchia, cementando così la sua passione per il Mediterraneo orientale in cui è solito includere anche l’amata Puglia. Ha partecipato come relatore a conferenze internazionali concentrandosi sul tema del turismo sostenibile lungo gli antichi tratturi della transumanza ed ha redatto articoli scientifici per Eunomia. Rivista semestrale di Storia e Politica Internazionali ed Almatourism. Journal of Tourism, Culture and Territorial Development. Scrive su Gambero Rosso e su Geographical Salad, blog del progetto “Territori, Sostenibilità e Università” coordinato dall’Università di Bologna e dalla Universidade Federal do Pernambuco.

978-88-6152-265-7
euro 16,00
192 pagine


 

Emanuela Sica - Luigi Anzalone
Il caso Antigone
introduzione di Giuseppe Cantillo

L’umanità, oggi, sembra avvolta dalle tenebre di una notte così fonda da oscurare il senso umano e il lume della ragione, perduta com’è in una continua erranza, incapace di essere-di-casa in un mondo spaesato, risolto in deserto nichilistico e in paradisi merceologico-consumistici. Detto altrimenti, l’uomo dei nostri giorni è un Edipo infelice, che non sa dare ordine e regola alla sua natura violenta e libidica, creativa ma inquietante. Ovviamente, anche quest’uomo, unico tra i viventi, cammina, oltre che nello spazio, nel tempo, ma il suo passo è sempre più claudicante e incerto.
Ecco che quindi, con la sua tragica, grande esemplarità di vergine che non conobbe il letto di un uomo avendo accettato la condanna a morte per rendere gli “estremi onori” al fratello Polinice, Antigone può donarci un logos d’amore, familiare e universale insieme, riguardante cioè la famiglia umana, indicandoci anche la libertà come nostra essenza irrinunciabile e, con essa, la dignità contro ogni tirannide e un’eucosmia di valori accomunanti e altruistici.   
Accompagnati da un magistrale saggio introduttivo di Giuseppe Cantillo, Emanuela Sica e Luigi Anzalone hanno svolto il difficile tentativo di portare in piena luce la magnitudo e la sapientia tanto attuali della mitica principessa tebana. Lo hanno fatto, con segreta empatia, attraverso le vie parallele e convergenti della inventio poetica e dell’ermeneutica filosofica. Sica è autrice dell’Elegia di Antigone e di Quattro atti per una resurrezione e Anzalone ha affrontato il tema-Antigone in dialogo con Hegel (specialmente), Magris, Heidegger, Castoriadis. Grazie all’analisi emozional-concettuale della tragicità del conflitto tra lo Stato, che assicura l’umana convivenza, e la famiglia, che custodisce una pietas che va oltre se stessa, Antigone si staglia ancor meglio nella sua inconfutabile superiorità etico-ontologica. Infatti Ella, dando prova sofferta di un prometeico senso di libertà, dimostra, con Socrate, che l’universale morale si coglie attraverso il trascendimento anche estremo dell’individuo e, con Gesù, di cui, per dirla con Hegel, è ideale sorella, fa sì che l’amore, la Philia, divenga norma universale.

Emanuela Sica, Avvocato Cassazionista, è altresì Responsabile dello Sportello Legale Irpinia per il Corpo Internazionale di Soccorso [S.M.O.C. di San Giorgio]. Ha ideato e promosso il progetto #PanchinaRossa #AmoreTossico #EducazioneAffettiva di sensibilizzazione e lotta contro la violenza di genere. Ha curato la rubrica Lettera dal sentimento sul Quotidiano del Sud – e cura un blog letterario su Internet. Come “scrittrice’’ si manifesta nel 1993. Da un suo racconto: Uccelli di carta prende vita una raccolta narrativa dall’omonimo titolo. Nel 2005 pubblica la silloge: Un angelo all’improvviso e partecipa, con prose scelte, a Le strade della poesia nel 2011, Il Giglio di grano nel 2013 e nel 2018 e Pietre Vive sempre 2013. Ha curato le prefazioni ai libri Intrighi-Carlo Gesualdo tra musica, amore e morte di G. Savignano; Chiaroscuri di G. Iannuzzi; Volteggi della mente di F. Barbieri. Nel 2017 vince il premio Internazionale Letterario con la poesia Una cicuta. Nella narrativa si è cimentata con Assolo (2009) e Anatomia di anime (2010 dal quale è nato uno spettacolo teatrale). Un suo racconto è stato inserito nel libro Cairano: Relazioni Felicitanti (2014, con la prefazione di Franco Dragone – da questo racconto:  La staffetta è nato un cortometraggio audio fotografico a cura di Mariano Di Cecilia). A seguire ha pubblicato L’Ultima Luna (2017) [Premio della Critica all’Award Cultural Festival International XIX Edizione] e La ragazza di Vizzini (coautrice con M.Vespasiano - 2018) [Premio Letterario Igea]. Inserita nel libro IRPINE (E. Forte) ha curato la raccolta di Foto e Filastrocche in lingua dialettale: Guardiesisinasce&sidiventa (2018). Inserita nell’ALBO D’ORO dell’Award Cultural Festival International “Tra le parole e l’infinito” - XX Edizione.

La quarantennale attività di studio e ricerca di Luigi Anzalone ha riguardato, in primo luogo, la filosofia greca e moderna, con particolare attenzione alla filosofia socratico-platonica e al pensiero di Friedrich Nietzsche e di Ernst Bloch, cui ha dedicato numerosi saggi (Montinari: la cosmodicea di Nietzsche, 1981; Nietzsche: la filosofia nel tempo del nichilismo, 1983; Evento utopico e telos cosmico religioso in Ernst Bloch, 1988; Croce filosofo della scissione, 2003) e diversi volumi: Lo specchio di Dioniso. Saggi su Giorgio Colli (con Giuliano Minichiello, 1984); Platone e il linguaggio (1985); Evento e ricordo del dio vivente (2002); Socrate, il demone e Apollo (2007); Memoria e utopia in Ernst Bloch (2010); La Dea bianca e la comunità interculturale (2015). Nell’ultimo decennio la sua riflessione ha privilegiato le questioni di carattere storico-politico che investono l’Italia contemporanea nel contesto europeo e internazionale. Tra i volumi dedicati a questi temi segnaliamo: L’umanità, la tecnica e la globalizzazione. Le forze democratico-riformiste di fronte alla sfida del terzo millennio (2001); Il sole nero del Sud. La questione meridionale e il principe democratico (2003); Pensieri sul Partito Democratico (2007); Disegnando molti cieli. Diario di un militante del PD (2009); In vino veritas. Dialogo sui minimi sistemi con Giuliano Minichiello (2011); Lungo il fiume senz’acqua. Note su un Paese anormale nella crisi (2012); Eroi nel Paese della mafia (2016); Storia di Lili Marleen. Una canzone contro la guerra cantata da uomini in guerra (2017). Nel 2018 ha esposto la sua visione dell’uomo e del senso fondamentale della storia in  Edipo. Per una genealogia dell’umano. Nel 2019 ha pubblicato Annacarla e le altre. Racconti come frammenti fenomenologici sull’amore.

978-88-6152-262-6
euro 20,00
448 pagine


 

Chiara D'Alessio
Pedagogia e Neuroscienze
Aspetti storici, critici, euristici di un nuovo paradigma di ricerca



Gli studi neuroscientifici sull’educazione hanno avuto come antesignana Maria Montessori. Da allora, a distanza di un secolo, molta strada, in diverse parti del mondo, è stata fatta in tal senso.
Il volume vuol proporre approfondimenti, riflessioni, piste di indagine al fine di mostrare come la straordinaria unicità del cervello umano debba costituire uno dei fulcri dell’educazione e della pedagogia.

Chiara D’Alessio è attualmente docente di Scienze Umane e Psicopedagogiche presso il Dipartimento di Medicina, Chirurgia e Odontoiatria dell’Università degli Studi di Salerno. È autrice di numerose pubblicazioni nazionali e internazionali sulla relazione tra pedagogia e studi sul cervello umano.
Suoi attuali interessi di ricerca sono incentrati sui rapporti tra scienze umane e neuroscienze, con particolare riferimento agli aspetti bioetici, alla relazione di cura, all’educazione alla salute ed all’umanizzazione della medicina.
Tra le precedenti pubblicazioni dell’autrice vi sono:
D’Alessio C., Minchillo I. Neuroscienze e l’educazione. Pensa, Lecce, 2010. D’Alessio C., Leone L. Neuropedagogia della memoria. Pensa, Lecce, 2011. D’Alessio C. Antropologia, psicologia e neuroscienze per una visione integrale della natura umana. In Bisceglia, B. (a cura di) AA.VV. La natura umana. Riflessioni transdisciplinari a cura del gruppo ‘Quid est Veritas?’. Collana Scientifica dell’Università di Salerno, 2014. D’Alessio C. Educazione alla salute e processo di cura: aspetti psicobiologici ed etici in Felaco R., Clarizia L. (a cura di) I Luoghi del Benessere. Edizioni Ordine degli Psicologi della Campania, Napoli, 2014. D’Alessio C. The dialogue between pedagogy and neuroscience as a new frontier in Education. In Formazione e insegnamento. European Journal of Research on Education and Teaching, 2, 2015, pp 291-296

978-88-6152-274-9
euro 18,00


 

Luigi Anzalone
Edipo

Per una genealogia dell’umano

Nonostante le scoperte scientifiche, il passaggio dallo scimpanzè all’uomo resta un salto (l’“anello mancante”). Occorre, quindi, postulare che l’uomo sia fuoriuscito dallo status scimmiesco allorché ha preso coscienza di sé, è cioé diventato soggetto, animal rationale. Questo implica che l’uomo ha parlato a seguito di un evento eccezionale e traumatico. Un tale evento non può che avere a che fare con la morte. Non la morte propria, alla quale, venendo meno la vita, non può seguire nulla, ma quella di un altro uomo. Riconoscendo in un altro uomo morto se stesso, ha compreso di essere a lui accomunato da un medesimo destino. La coscienza della morte, consistente nel dire la morte dell’altro, segna la nascita della coscienza come pensiero e linguaggio. Ma la morte è il nulla assoluto, l’indicibile. Il linguaggio, pertanto, è segnato dalla contraddizione di riportare nel dicibile ciò che per essenza non si può dire. Solo l’uomo muore; l’animale, essendo privo di coscienza, perisce. Il mito di Edipo - sorto nella arcaica civiltà mediterranea e reso immortale dai grandi tragici greci - esprime questo evento metafisico originario. Esso rappresenta un significativo momento della lotta tra il matriarcato, la religione e la civiltà delle popolazioni autoctone della Grecia, e il patriarcato, la religione e la civiltà delle bellicose popolazioni indoeuropee che la conquistarono. Pur non mettendone in discussione la densa unità, l’Autore esamina il mito dividendolo in due parti. La prima culmina nella sfida vittoriosa di Edipo sulla Sfinge. È questa la narrazione mitica dell’umanizzarsi dell’uomo: Edipo, che risolve l’enigma delle tre età, è il simbolo dell’uomo che giunge alla coscienza di se stesso. A differenza di tutte le specie animali che conoscono solo la dimensione dello spazio, l’uomo è l’animale che, oltre che nello spazio, cammina nel tempo. La seconda parte del mito dice allusivamente che il tempo dell’uomo non è solo diacronico, fatto di tre dimensioni che si succedono in modo lineare, ordinato, pacifico; ma anche sincronico, tale da renderne il cammino disordinato, zigzagante, drammatico. In quanto parricida e incestuoso, Edipo è figlio e marito di sua madre Giocasta, padre e fratello dei suoi figli. È la violenta libido che struttura il suo inconscio a fare sì che l’uomo sia l’animale che cammina nel tempo zoppicando. Ai pericoli e alle catastrofi della sua doppia natura, enigmatica, ambigua, sfuggente, l’uomo tenta di porre riparo con la morale, la politica, etc. Ma la morale, per cercare di salvare l’uomo, può essere, come dice Freud, solo Super-io, dovere, divieto? O la morale rinvia anche e soprattutto al senso del bene, alla mneme orfico-metafisica che l’uomo ha del rapporto pre e post-natale con sua madre? La positività, pur se problematica, del cammino umano, si affida alla sintesi sempre in fieri della morale come dovere di obbedire e come libertà del bene.

La quarantennale attività di studio e ricerca di Luigi Anzalone ha riguardato, in primo luogo, la filosofia greca e moderna, con particolare attenzione alla filosofia socratico-platonica e al pensiero di Friedrich Nietzsche e di Ernst Bloch, cui ha dedicato numerosi saggi (Montinari: la cosmodicea di Nietzsche, 1981; Nietzsche: la filosofia nel tempo del nichilismo, 1983; Evento utopico e telos cosmico religioso in Ernst Bloch, 1988; Croce filosofo della scissione, 2003) e diversi volumi: Lo specchio di Dioniso. Saggi su Giorgio Colli (con Giuliano Minichiello, 1984); Platone e il linguaggio (1985); Evento e ricordo del dio vivente (2002); Socrate, il demone e Apollo (2007); Memoria e utopia in Ernst Bloch (2010); La Dea bianca e la comunità interculturale (2015). Nell’ultimo decennio la sua riflessione ha privilegiato le questioni di carattere storico-politico che investono l’Italia contemporanea nel contesto europeo e internazionale. Tra i volumi dedicati a questi temi segnaliamo: L’umanità, la tecnica e la globalizzazione. Le forze democratico-riformiste di fronte alla sfida del terzo millennio (2001); Il sole nero del Sud. La questione meridionale e il principe democratico (2003); Pensieri sul Partito Democratico (2007); Disegnando molti cieli. Diario di un militante del PD (2009); In vino veritas. Dialogo sui minimi sistemi con Giuliano Minichiello (2011); Lungo il fiume senz’acqua. Note su un Paese anormale nella crisi (2012); Eroi nel Paese della mafia (2016); Storia di Lili Marleen. Una canzone contro la guerra cantata da uomini in guerra (2017). Dal 2010 il professore Anzalone pubblica in esclusiva con la nostra Casa Editrice.

pag. 400
978-88-6152-205-3
euro 40,00


 

LABORATORIO DI POLITICHE DEL SERVIZIO SOCIALE
Pubblicazione degli atti a cura di
Federico Marchello
introduzione di Anna Maria Rizzo

Il Laboratorio di Politiche del Servizio Sociale è nato quale esigenza dal basso, proveniente dagli studenti iscritti ai cor-si di Laurea in Servizio Sociale dell’Università del Salento. L'intento è stato di presentare, senza pretesa di esaustività, i contesti istituzionali in cui l'assistente sociale opera, individuandone, oltre alla principale normativa di riferimento, le attribuzioni inerenti il mandato istituzionale e professionale, ritenendo che ciò potesse favorire l’individuazione dell’Ente presso il quale lo studente è chiamato a frequentare il proprio tirocinio curriculare. Il Laboratorio è stato rea-lizzato grazie alla stretta collaborazione con la Vice-Presidenza dei Corsi di Laurea e la Commissione Didattica, nonché il fondamentale coinvolgimento degli studenti. Agli incontri hanno preso parte dieci assistenti sociali incardinate in altrettanti Servizi del Territorio, favorendo, in tal modo, la stretta connessione tra teoria e prassi. Gli atti dei dieci incon-tri sono raccolti in questo volume, arricchito da schemi e tabelle riepilogative, dai risultati del gradimento dell'iniziativa tra i discenti, e dall'introduzione della professoressa Anna Maria Rizzo.

Federico Marchello è assistente sociale specialista, incardinato nel Terzo Settore. Già tutor didattico in Metodologie e tecniche del Servizio Sociale, collabora da diversi anni con l’insegnamento di Metodi e Tecniche del Servizio Sociale del Corso di Laurea in Servizio Sociale dell'Università del Salento. È stato relatore di diversi seminari, ha pub-blicato articoli sul web e ha cofondato SWIP, Social Work In Progress. Ha conseguito presso l’Università del Salento un Master di II Livello in Management Socio Sanitario, Innovazione e Sviluppo, elaborando un Project Work dal titolo “L'altra faccia della vio-lenza di genere. Mai più Barbablù. La costruzione di un Percorso Clinico Assistenziale per il trattamento degli uomini che agiscono violenza sulle donne”.

pag. 412
978-88-6152-234-3
euro 16,00


 

Daniela Scardia
La stagione del trionfo

(La cultura del Neorealismo in Italia)

Durante il secondo dopoguerra, gli intellettuali italiani dovettero confrontarsi con la condizione di profonda miseria materiale in cui versava il loro Paese. La povertà, tuttavia, era il male minore da affrontare. L’uomo dell’epoca versava in uno stato di totale alienazione dalla sua stessa umanità: causa ne erano la solitudine, l’oppressione e le ingiustizie che la società perpetrava ai suoi danni. Fu da questa disperata situazione che scaturì il Neorealismo, non un movimento organizzato, ma un moto spontaneo di adesione di letterati, artisti e cineasti alla poetica del “quotidiano” e dell’impegno civile. Nonostante la non omogeneità degli esiti, letteratura, arti figurative e, soprattutto, mondo cinematografico si prodigarono per porsi come guida della società e strumento di ripristino dei valori fondamentali. Unico espediente utile ad un simile scopo parve allora il “vero”, che venne perciò elevato ad oggetto privilegiato dell’opera d’arte.

Daniela Scardia, conseguita nel 2013, con lode, la Laurea magistrale presso l’Università del Salento, attualmente collabora, in qualità di Cultore della Materia, con la Cattedra di Storia del Cinema dell’Accademia di Belle Arti di Bari. Dal 2014 è curatrice di progetti e seminari inerenti lo spettacolo, la storia del cinema e la storia del montaggio cinematografico, rivolti agli studenti delle scuole e dell’Accademia. Dal 2016 gestisce, su progetto dell’Accademia, il Cineforum presso la Mediateca Regionale Pugliese, a Bari. È inserita nel Progetto Impresax1000, promosso dalla Federazione Nazionale dei Cavalieri del Lavoro. Con questa stessa Casa Editrice ha pubblicato La scatola delle immagini. Storia della televisione e della programmazione televisiva italiana (2015).

pag. 412
978-88-6152-214-5
euro 16,00


 

Daniela Scardia
Lo spettacolo televisivo

Viaggio tra i generi della TV italiana

La “scatola delle immagini” assume, ai nostri occhi, varie valenze: è servizio pubblico, rumore di sottofondo nelle giornate più noiose, è una “dama” di compagnia, un elettrodomestico insulso, è cultura, è ignoranza e spazzatura. Checché se ne voglia dire, la tv ha invaso la nostra realtà quotidiana e quest’ultima ha a tal punto permeato di sè il piccolo schermo che è impossibile, ad oggi, guardare allo spettacolo televisivo senza percepirlo come uno specchio della società. Il viaggio tra i generi dello spettacolo televisivo diventa allora lo strumento attraverso cui riscoprire la più recente storia del popolo italiano e il mezzo attraverso cui comprendere chi è lo spettatore di oggi, l’Italiano medio. Imparare a “leggere” la tv, pertanto, come primo passo per “leggere” se stessi e il proprio mondo.

Daniela Scardia, conseguita nel 2013, con lode, la Laurea magistrale presso l’Università del Salento, è attualmente Cultore della Materia di Storia del Cinema presso l’Accademia di Belle Arti di Bari, dove conduce attività di ricerca relativamente al cinema e alla televisione. Dal 2014 è curatrice di progetti e seminari inerenti lo spettacolo, la storia del cinema e la storia del montaggio cinematografico, rivolti agli studenti delle scuole e dell’accademia. Dal 2016 gestisce, su progetto dell’Accademia, il Cineforum presso la Mediateca Regionale Pugliese, a Bari. Per i nostri tipi ha pubblicato: La scatola delle immagini. Storia della televisione e della programmazione televisiva italiana (2015) e La stagione del trionfo. La cultura del Neorealismo in Italia (2016).

pag. 472
978-88-6152-223-7
euro 22,00


 

Daniela Scardia
La scatola delle immagini
Storia della televisione e della programmazione televisiva italiana

Una scatola delle immagini. Tale dovette apparire la tv agli occhi di quanti, in quel celebre 1954, si trovarono ad assistere ai primi spettacoli della nostra televisione: una scatola gigantesca al cui interno si muovevano le immagini più diverse. Ebbene di quella scatola rivoluzionaria si osserva qui l’evoluzione storica, a partire dalla fase della preistoria, quella in cui si conducevano i primi rudimentali studi di ottica e fotografia e ancora una vera e propria televisione non esisteva, fino ad arrivare ai giorni nostri, con una tv così trasformata dalle nuove conquiste della tecnologia da perdere completamente il rapporto con la sua sé delle origini. Una storia che, attraverso l’analisi dei cambiamenti prodottisi negli anni sui protagonisti della tv e sugli spettacoli televisivi, racconta di fatto il cammino compiuto negli ultimi sessant’anni dall’Italia e dagli Italiani.

Daniela Scardia terminato il percorso scolastico viene segnalata per il premio Alfieri del Lavoro 2008; attualmente è inserita nel Progetto Impresax1000, promosso da The European House-Ambrosetti, in collaborazione con la Federazione Nazionale dei Cavalieri del Lavoro. Conseguita nel 2013, con lode, la Laurea magistrale in Lettere classiche presso l’Università del Salento, a partire dall’A.A. 2014-2015 è Cultore della Materia presso l’Accademia di Belle Arti di Bari. Abituata da sempre a frequentare teatro e cinema, grande appassionata del mondo dello spettacolo, nel 2014 ha ideato e realizzato un progetto di laboratorio teatrale indirizzato agli allievi della scuola primaria e finalizzato alla messa in scena di uno spettacolo. Nel corso del 2015 è stata curatrice del seminario La stagione del trionfo. Il cinema neorealista in Italia, tenutosi presso l’Accademia di Belle Arti di Bari a conclusione di un percorso di ricerca.

Pagine 316
ISBN 978-88-6152-222-0
Euro 16,00


 

Luigi Anzalone
La Dea bianca e la comunità interculturale

Questo libro è stato scritto in ricordo dei martiri delle stragi di Parigi di inizio gennaio 2015. La tesi che si sostiene è che, all’attacco del terrorismo islamico e alla grave minaccia dell’ISIS, a cui corrisponde la recrudescenza della xenofobia e del razzismo, bisogna opporre un forte, costante e corale impegno per la costruzione di comunità interetniche che, in ogni luogo della Terra, siano caratterizzate dall’ospitalità e dall’accoglienza, dall’interculturalismo e dal dialogo, da una morale fondata su principi universali condivisi e da una politica ispirata alla democrazia partecipata e alla libertà uguale. Una così esigente e persino utopica proposta socio-politica ed etica non solo è l’unica che si pone in sintonia con la più autentica e nobile umanità dell’uomo, ma ha il vantaggio, nell’immediato, di promuovere la pace e la cooperazione tra i popoli e un nuovo, civile, avanzato modo di concepire e praticare i rapporti tra le varie culture ed etnie delle città europee e occidentali.
Nel formulare questa proposta, che viene svolta nelle sue implicazioni filosofiche, l’autore prende spunto dall’intuizione della divinità che fu all’origine delle prime forme di religiosità umana. Una tale intuizione, prima di essere violentemente soppiantata dalle religioni maschiliste e patriarcali, fu femminile e matriarcale ed ebbe come simbolo fondamentale Leucotea, la Dea Bianca. A caratterizzare in senso positivo la religiosità matriarcale fu la sua visione poetica e felice, solidale e pacifica della vita dell’uomo, che abita il mondo avendo cura della sua bellezza e armonia.

Luigi Anzalone ha insegnato storia e filosofia nei licei di Avellino ed è stato corrispondente de “L’Unità”, direttore e redattore di giornali e riviste della sinistra, segretario provinciale del PDS, presidente della provincia di Avellino, assessore regionale della Campania al bilancio e ai rapporti con i Paesi del Mediterraneo, vicepresidente della commissione regionale anticamorra. È autore di libri e saggi sulla filosofia antica (tra cui Socrate) e moderna (tra cui Nietzsche, Croce, Colli, Arendt) e di scritti socio-politici e meridionalistici. Delle pubblicazioni per la nostra Casa Editrice si segnalano Memoria e utopia in Ernest Bloch (2010) e Lungo il fiume senz’acqua. Note su un Paese anormale nella crisi (2012).

Pagine 208
ISBN 978-88-6152-207-7
Euro 12,00


 

La persona come discontinuità ontologica e l’educazione come ultima narrazione
Saggi in onore di Giuseppe Acone
(a cura di)
Giuliano Minichiello, Laura Clarizia, Marinella Attinà, Paola Martino

Persona, ontologia, narrazione educativa,  rappresentano i costrutti argomentativi attraverso i quali si propone una riflessione pedagogica tesa ad onorare Giuseppe Acone, figura di assoluto rilievo nella cultura pedagogica degli ultimi quarant’anni.
La persona, considerata nella sua eccedenza ontologica, e l’educazione, pensata e progettata come ultima narrazione capace di resistere al sirenico canto della Stimmung del post, costituiscono l’infrastruttura teorica e lo sfondo ermeneutico dell’intero volume.

Pagine 644
ISBN 978-88-6152-182-7
Euro 48,00


 

Luigi Anzalone, Aldo D’Andrea, Giuseppe Di Iorio
Dossier Isochimica
Una normale storia meridionale

Nel 1983, a ridosso di un popoloso quartiere di Avellino, il Rione Ferrovia, fu impiantata l’Isochimica, una fabbrica per scoimbentare l’amianto da migliaia di vagoni ferroviari. Vi lavoravano più di 300 operai senza alcuna protezione, nonostante la velenosità delle polveri di amianto, che provocano cancro ai polmoni e gravi malattie respiratorie. L’amianto veniva, quasi sempre, interrato a casaccio. Finalmente, agli inizi del 1989, un magistrato di Firenze, Beniamino Deidda, chiuse la fabbrica e, lo scorso anno, il nuovo Procuratore della Repubblica di Avellino Rosario Cantelmo, con la sua inchiesta, ha riportato al centro dell’attenzione il dramma dell’Isochimica: 12 morti per cancro, 150 operai invalidi permanenti al lavoro, un intero quartiere avvelenato per la mancata bonifica.
E la politica? Prima, per lo più, complice o distratta; ora alle prese con il chiacchiericcio della sua saccente incompetenza e della sua avvilente inconcludenza.
Dopo decenni di governi, spesso formati da delinquenti, rastrellatori del denaro pubblico, professionisti del furto con destrezza, attualmente, con Matteo Renzi premier, sono tornate al governo la questione morale e l’interesse degli italiani. Pertanto l’appello che rivolgiamo al Presidente Renzi è che, bonificando l’area dell’Isochimica, liberi la Ferrovia e Avellino da una mortale minaccia

Pagine 72
ISBN 978-88-6152-188-9
Euro 5,00


 

Filomena Faiella
Giuseppina Rita Mangione

E-Learninge
Le pratiche consolidate e i nuovi scenari di ricerca

Questo libro è il risultato di uno studio sull’e-learning che si è posto l’obiettivo di immaginarne i possibili sviluppi futuri attraverso l’analisi delle pratiche ormai consolidate e stabilizzate e l’esame delle più attuali linee di ricerca e di sperimentazione nel settore.
Dopo una panoramica che individua e descrive le fasi evolutive della ricerca didattica sull’e-learning e i suoi principali filoni di indagine, sono stati analizzati alcuni trend tecnologici (cloud, mobile e gesture-based computing) per individuarne e prospettarne approcci e condizioni, orientamenti e limiti tecno-psico-pedagogici volti a stabilire un equilibrio positivo tra didattica e tecnologia, un equilibro sorretto da modelli teorici che favoriscano un accoppiamento strutturale tra soggetto e mondo, virtuale e reale.
La prefazione al libro è di Gráinne Conole (University of Leicester).

Filomena Faiella è ricercatore universitario di Pedagogia sperimentale presso il Dipartimento di Scienze Umane, Filosofiche e della Formazione dell’Università degli Studi di Salerno e coordina il laboratorio didattico eLearning_Lab (www.eformazione.unisa.it). Partecipa a progetti di ricerca sull’e-learning, sugli ambienti di apprendimento e sui processi di costruzione di conoscenza e ha pubblicato monografie, curatele, capitoli in libri, articoli in riviste e proceedings. Il curriculum più dettagliato è disponibile al seguente link: http://www. unisa.it/docenti/faiella/index.

Giuseppina Rita Mangione, PhD, dal 2007 è responsabile del settore Modelli Pedagogici e collaboratrice stabile del CRMPA, Centro di Ricerca in Matematica Pura e Applicata dell’Università degli Studi di Salerno. Svolge attività di studio e applicazione di metodologie innovative per il design di esperienze didattiche adattive supportate dalle nuove tecnologie. Ha partecipato come Project manager a numerosi progetti di ricerca, nazionali ed internazionali; nel 2011, è docente a contratto di Educazione Mediale presso la Facoltà di Scienze della Formazione. Autrice di oltre 50 pubblicazioni scientifiche che affrontano principalmente le seguenti tematiche: istruzione adattiva, storytelling, semantic learning, metacognitive e self-regulative learning.

Pagine 204
ISBN 978-88-6152-152-0
Euro 18,00


 

Luigi Anzalone
Lungo il fiume senz'acqua
Note su un Paese anormale nella crisi

Luigi Anzalone ha insegnato Storia e Filosofia nei licei di Avellino. È stato corrispondente provinciale de «L’Unità», redattore della «Voce della Campania», direttore del settimanale «Il Progresso irpino» e ha collaborato con le riviste culturali «Riscontri» e «Prospettive Settanta». Dopo aver rappresentato il PCI e il PDS al Comune di Avellino dal 1985 al 1995, ha ricoperto la carica di Segretario provinciale del PDS irpino dal 1992 al 1995, anno in cui è stato eletto Presidente della Provincia di Avellino. Dal 2001 al 2005 è stato Assessore al Bilancio, al Demanio e ai Rapporti con i Paesi del Mediterraneo della Giunta Regionale della Campania. Dal 2005 al 2010 è stato Consigliere regionale e Vicepresidente della Commissione Regionale Anticamorra. Nell’ambito della sua produzione filosofica e politica, si segnalano i saggi: Montinari: la cosmodicea di Nietzsche (1981); Nietzsche: la filosofia nel tempo del nichilismo (1983); Evento utopico e telos cosmico-religioso in Ernst Bloch (1989); Croce filosofo della scissione (2003). È autore anche dei seguenti volumi: Lo specchio di Dioniso. Saggi su Giorgio Colli, scritto con Giuliano Minichiello (1984); Platone e il linguaggio (1985); Pensieri di una stagione breve (1999); L’umanità, la tecnica e la globalizzazione. Le forze democratico-riformiste di fronte alla sfida del terzo millennio (2001); Evento e ricordo  del Dio vivente (2002); Il sole nero del Sud. La questione meridionale e il principe democratico (2003); Pensieri sul Partito Democratico (2007); Socrate il demone e Apollo (2007); Disegnando molti cieli. Diario di un militante del PD (2009). Per i nostri tipi ha pubblicato Memoria e utopia in Ernst Bloch (2010) e, insieme a Giuliano Minichiello, In vino veritas. Dialogo sui minimi sistemi (2011).

Nell’universo del sapere e del vivere possiamo imbatterci nella domanda su cosa siamo, come ci collochiamo nell’arredo del mondo. Ad essa possiamo rispondere in vari modi, dettati dalla scienza o dalla filosofia o dalla teologia: anime esiliate, animali razionali, automi meccanici da scomporre e ricomporre. Capita, però, anche di voler sapere chi siamo: questa seconda domanda riguarda questioni di identità più che di verità. Chi è, ad esempio, quell’animale bipede che va sotto il nome di «Gesù Cristo»? La «cosa» nasconde il mistero. L’interesse che ci guida nel passaggio mira alla migliore interpretazione più che alla migliore descrizione di noi stessi.
La grande, ricca ed elegante analisi di Luigi Anzalone intende definire l’identità degli Italiani attraverso la genealogia di ciò che sono e sono stati. Partendo dal Cavaliere Silvio Berlusconi – una «cosa» che richiama il personaggio del buffone di Shakespeare, deforme, astuto, vendicativo – il testo ripercorre a ritroso tutto ciò che è stata l’Italia, dall’«Uomo del Guicciardini» a quello del «familismo immorale», del «secessionismo», della «politica di professione», delle «due Italie», dell’«economia furtiva di sistema» e via degenerando. Ne emerge, tradotto in una scrittura insieme appassionata e gelida, il modello di un processo regressivo, simile a quello di un disfacimento lungo e invisibile di una originariamente nobile identità.
Ma il racconto non si ferma a questa sorta di storia naturale di una secolare corruzione. Perché l’autore proietta la propria luce interiore su quelle identità che, considerate insieme, formano una sorta di controstoria della storia italiana. Ne emerge un quadro non più di uomini-cosa ma di persone, di vite compiute, anche se nelle fiamme dei roghi dell’intolleranza o nel chiuso dei borghi abbandonati dell’Italia minore. Sono esempi di quegli sconfitti di cui cantò Giorgio Gaber: più che essere, essi aspiravano a volare e, nel volo, mostrare la via che conduce al futuro e alla salvezza. Di noi tutti.

Pagine 248
ISBN 978-88-6152-150-6
Euro 13,00


 

F. Corona - C. Cozzarelli
Mind Mapping and Working memory
la rappresentazione semantica mentale come mediatore tra conoscenza e sapere

Lo studio e la ricerca scientifica elaborati rappresentano uno strumento operativo per quanti lavorano nel campo dell’educazione e della formazione ed in ambito scolastico facendo emergere una metodologia innovativa più vicina ai bisogni educativi emergenti in ogni individuo. I Sistemi di rappresentazione semantica quali le Mappe Mentali e la Working Memory si intrecciano anche con la riflessione metacognitiva e con l’apprendimento attraverso la costruzione di significati, segni e gesti simbolici. Le Mappe Mentali esteriorizzano il pensiero rendendolo accessibile. La complessità della mente e dei suoi processi, il modo in cui conoscenze ed esperienze vengono conservate nella memoria e ri-presentate in situazione attraverso un’organizzazione che permette e condiziona la codifica di nuove informazioni, ha suggerito la chiave di lettura essenziale del testo proponendo un modello interpretativo e di ricerca legato al funzionamento stesso del nostro cervello per cui le nostre mappe cerebrali sono del tutto equiparabili al Radiant Thinking.

Felice Corona, Professore Associato di Didattica e Pedagogia Speciale presso la Facoltà di Medicina e Chirurgia dell’Università degli Studi di Salerno. Autore di numerose pubblicazioni tra le quali: «Gioco ed attività ludico-motorie e sportive nella scuola: indicazioni didattiche edito da Pensa, Lecce, 2008, «Gli apprendimenti della mente» – Lavorare sulle diverse abilità edito da Pensa, Lecce, 2008, The triune brain: limbic mind, mind plastic, emotional mind, pages 51-53. American Medical Journal, Volume 2, Issue 1, 2011, The Enactive Didactics for Enactive Mind: The Evolution of a Learning Model, Journal of Emerging Trends in Educational Research and Policy Studies (JETERAPS) 3 (3): 358-364, 2012, Implied Neuropedagogy And Symbolic Interactionism: An Interpretative System For The Gesture Language. Continental Journal of Medical Research, North America, 6, oct. 2012.

Carla Cozzarelli, Assegnista di ricerca, Dipartimento di Scienze Umane, Filosofiche, e della Formazione dell'Università degli Studi di Salerno. Già Professore a Contratto in Progettazione, Simulazione ed Area Dei Laboratori – Ambito Scientifico, Università degli Studi di Salerno. Expertise in Neuroscience and disability. Pubblicazioni: Lo sviluppo di un modello sociografico come strumento per la didattica nell’attività motoria, Rivista Erickson, L’Integrazione scolastica e sociale, Vol. 9, n° 4 - Trento, settembre 2010; The Symbolic Threshold: A Dynamic form of the Mind as an Expression of Radiant Thinking pages 34-37. American Journal of Neuroscience, Volume 1, Issue 2, December 2010; The New Frontiers of Edutainment: The Development of an Educational and Socio-Cultural Phenomenon Over time of Globalization pages 408-411. Journal of Social Sciences, Volume 7, Issue 3, luglio 2011.

Pagine 240
ISBN 978-88-6152-167-4
Euro 18,00


 

Alberto Maria Febbrajo
Percorsi costituzionali nell’Europa centro-orientale
Verso una differenziazione delle culture giuridiche nella fase post-comunista

Sin dal loro ingresso nella sfera di influenza sovietica, i Paesi dell’Europa centro-orientale divenuti membri della UE in occasione dell’ultimo «allargamento» sono stati considerati come parte di un gruppo omogeneo. La spinta uniformatrice del «diritto socialista» e, nella fase più recente, le sfide comuni che hanno caratterizzato la loro «transizione» verso una piena attuazione dei modelli «occidentali» di costituzionalismo liberale, hanno contribuito a porre in secondo piano le specificità dei rispettivi contesti culturali e le profonde differenze storiche dei loro ordinamenti, che vengono solitamente assimilati in un’unica grande area «post-comunista». Il presente lavoro intende mettere in luce alcuni aspetti di un lento, ma continuo, processo di differenziazione che sta attualmente coinvolgendo gli ordinamenti costituzionali dei paesi dell’Europa centro-orientale.

Alberto Maria Febbrajo è Dottore di ricerca in Sistemi giuridici e politico-sociali comparati presso la Facoltà di Giurisprudenza dell’Università del Salento. Ha svolto attività di ricerca presso l’Università di Bucarest ed altre istituzioni internazionali su temi riguardanti le dinamiche del costituzionalismo moderno, con particolare riguardo ai Paesi dell’Europa centro-orientale. Nel 2009 è stato Visting scholar presso la Boston University School of Law.

Pagine 224
ISBN 978-88-6152-155-1
Euro 16,00


 

C. D'Alessio - L. Leone
Neuropedagogia della memoria
Verso un nuovo paradigma
La memoria: casa del tempo o groviglio di sinapsi?

Chiara D’Alessio è ricercatore confermato e professore aggregato presso il Dipartimento di Scienze Umane, Filosofiche e della Formazione e la Facoltà di Scienze della Formazione dell’Università degli Studi di Salerno. Psicologa, psicoterapeuta, pedagogista, è membro dell’Associazione di Logoterapia ed Analisi Esistenziale Frankliana, dell’Associazione Italiana di Neuropsicologia, della Società Italiana di Pedagogia. È componente del Gruppo internazionale di Neurobioetica e membro del Gruppo di studio Quid Est Veritas – Metanexus Global Network Initiative presso l’Università degli Studi di Salerno. Ha svolto attività pratiche e di ricerca nel campo della diagnosi e nell’intervento psicopedagogico presso Università e centri di ricerca. Ha partecipato a Progetti C.N.R. e condotto progetti di ricerca e sperimentazione sulle applicazioni della psicologia in campo educativo. Ha tenuto corsi in Scuole Interuniversitarie di Specializzazione all’Insegnamento e svolge attività di formazione del personale docente. Suoi attuali interessi di ricerca sono le neuroscienze e le loro applicazioni in ambito educativo, in particolare la psicobiologia dell’esperienza interpersonale, tematiche sulle quali ha partecipato a convegni nazionali ed internazionali. È autrice di numerose pubblicazioni, tra le quali: Perception and Action in Early Development: the role of empathy. In Pharmacologyonline, 2, 2009; L’approccio neuroscientifico allo studio delle esperienze sociali e dell’equilibrio emotivo in: Gomez Paloma F.: Corporeità, didattica, apprendimento, Salerno, 2009; Le neuroscienze e l’educazione, Pensa, Lecce, 2010.

Ljubica Leone, dottore in Scienze della formazione primaria presso l’Università degli Studi di Salerno, dottore in Giurisprudenza presso l’Università degli Studi di Napoli «Federico II»,  diplomata presso la Scuola di Specializzazione per le Professioni Legali nella medesima Università,  ha conseguito l’abilitazione all’esercizio della professione di avvocato presso la Corte di Appello di Napoli. Ha svolto attività di collaborazione presso la cattedra di Storia della pedagogia e Pedagogia sociale e partecipato a progetti di ricerca presso l’Università di Salerno nell’ambito delle neuroscienze e alle relative applicazioni in ambito educativo. Ha altresì partecipato alle attività del Gruppo di studio Quid Est Veritas – Metanexus Global Network Initiative presso l’Università degli Studi di Salerno. Tra le sue pubblicazioni Natura umana: curiosità epistemica, rappresentazione, processi autonoetici (in attesa di pubblicazione).

180 pagine
ISBN: 978-88-6152-144-5
Euro 16,00


 

A. De Viti De Marco
Celebrazioni Ventennale Facoltà di Economia
Atti

Celebrare i primi vent’anni di vita di una istituzione costituisce indubbiamente un momento importante: ancor più se si tratta di una Facoltà universitaria.
In effetti, presentare un primo bilancio di quanto è stato realizzato, illustrando il percorso dell’attuale Facoltà di Economia dell’Università del Salento, dall’a.a. 1987-1988 (anno di istituzione), può considerarsi iniziativa utile tanto per proiettarsi verso il futuro, tenendo conto dell’esperienza passata, quanto per mantenere vivo il ricordo di quanti, ai vari livelli, hanno contribuito alla costruzione di essa.
è sulla base di tale intento che, al compimento dei vent’anni di vita della Facoltà di Economia ‘A. de Viti de Marco’ dell’Università del Salento, è sorta l’idea di promuovere una serie di eventi (non solo celebrativi) che, lungo il corso di un paio d’anni, hanno costituito sia un’occasione di confronto scientifico nazionale ed internazionale, sia un forte segnale al territorio, al fine di favorire una integrazione non sempre agevole.
Il presente volume rappresenta, quindi, la testimonianza di tutte le iniziative realizzate, mediante la raccolta dei relativi atti e documenti. In particolare, esso si articola in quattro sezioni.
La prima sezione accoglie gli atti di cinque convegni a carattere scientifico, i cui contenuti possono ricondursi alle tradizionali aree scientifico-disciplinari che caratterizzano le Facoltà di Economia (area aziendale, area economica, area giuridica, area matematico-statistica). A questi convegni si aggiunge un convegno celebrativo in cui si ripercorre la storia della Facoltà.
La seconda sezione è riservata a lezioni e conferenze tenute per l’occasione da Eminenti Studiosi di varia provenienza accademica (che vivamente ringrazio per la loro cortese partecipazione). Ciò, al fine di rendere omaggio sia a tali Autorevoli “Maestri”, sia all’attività di ricerca e di didattica che costituiscono gli assi portanti dell’Università.
La terza sezione riporta un’indagine conoscitiva sui laureati in Economia presso l’Università del Salento nei primi vent’anni di attività, ciò al fine di verificare tanto la produttività della Facoltà, quanto la ricaduta occupazionale dei nostri studenti.
La quarta ed ultima sezione raccoglie, infine, l’annuario con l’indicazione delle figure istituzionali e dei componenti dei vari organi consiliari della Facoltà, dei docenti e del personale tecnico amministrativo. Peraltro, il prolungamento inevitabile dei tempi di definizione dell’opera, ha permesso di inserire nell’annuario anche gli anni successivi al ventesimo, arrivando fino all’a.a. 2011-2012, che per certi versi è l’anno che precede l’avvio di un nuovo corso a livello di governance universitaria, in seguito all’attuazione della riforma di cui alla Legge 240/2010.

1032 pagine
ISBN: 978-88-6152-146-9
Euro 100,00


 

C. P. Guarini
Un’analisi su servizi pubblici locali e concorrenza nel Mezzogiorno d’Italia
I settori idrico e dei rifiuti urbani


Il presente lavoro costituisce la rielaborazione della parte giuridica di un rapporto conoscitivo sullo stato dei servizi idrico e dei rifiuti urbani reso al Dipartimento per gli affari regionali nell’ambito della “Ricerca sul contesto in materia di servizi pubblici locali” (novembre 2010).
Si ringraziano vivamente per la preziosa collaborazione i dottori Giovanni Luchena e Ilaria Rizzo.

Pagine 108
ISBN 978-88-6152-142-1
Euro 14,00

 

L. Anzalone - G. Minichiello
In vino veritas
Dialogo sui minimi sistemi

Fare il punto sull’orrore. È la spinta che muove gli Autori di questo libro, che dichiarano subito la loro intenzione. Orrore è una parola forte – forse troppo – ma è la prima che viene in mente osservando la vicenda italiana di questi ultimi anni, senza perdere di vista il senso della continuità storica. Non è più possibile ignorare una serie di fatti che, su scala diversa, ci conducono verso quello stato che Kant definiva La fine di tutte le cose: il 21 agosto 2010 – fa notare Andrea Tagliapietre – la Terra ha raggiunto il suo Over-shoot Day, ovvero il giorno in cui si calcolano esaurite per l’anno in corso le riserve rinnovabili del pianeta. In Italia, si discute di altro, mentre l’effetto di questo sconvolgente dato si riverbera in una crescente condizione di povertà diffusa al Sud e di miope egoismo al Nord. Ancora: si assiste alla separazione di due mondi, quello dello spettacolo politico (tra oscenità e oscurità) e l’altro, opposto, della invivibilità e della disperazione della gente comune, in cui, per fare qualche esempio, nella opulenta Bologna capita che un bambino di pochi mesi muoia per il freddo di strada e a Roma i ragazzini si ammazzino a coltellate. Chi, poi, nel giorno in cui il giudice Borsellino avrebbe raggiunto i 70 anni (19 gennaio 2011), si fosse recato alle cerimonie per la ricorrenza, non avrebbe trovato nessuno: tutto dimenticato, tutto finito. In compenso, diciamo così, all’esaurimento delle riserve rinnovabili ha corrisposto una ripresa spregevole dell’affare-rifiuti in Campania. Insomma l’orrore si dipana in ogni direzione, mentre dall’altra sponda del Mediterraneo (Tunisia ed Egitto) e dell’Adriatico (Albania) forti risuonano squilli di rivolta. Il «limite», come lo chiamava Camus, è vicino ad essere superato. Che anche la nostra non sia una situazione pre-rivoluzionaria? Questo interrogativo e le sue ragioni sono ciò che troverà il lettore nel volume di Anzalone e Minichiello.

Luigi Anzalone – che è stato, tra il 1995 e il 2010, presidente della Provincia di Avellino, assessore della Regione Campania al bilancio, al demanio e ai rapporti con i Paesi del Mediterraneo, vicepresidente della Commissione anticamorra del Consiglio Regionale campano – è autore, tra l’altro, di Platone e il linguaggio (1983), Evento utopico e telos cosmico-religioso in Ernst Bloch (1989), L’umanità, la tecnica e la globalizzazione (2001), Evento e ricordo del Dio vivente (2002), Il sole nero nero del Sud (2003), Socrate, il demone  e Apollo (2007).
Giuliano Minichiello – professore ordinario di Pedagogia Generale e Filosofia dell’Educazione presso l’Università degli Studi di Salerno – è autore, tra l’altro, di La tecnica e l’episteme (1983), Nuova razionalità e processi educativi (1988), Le parole dell’Io. Forme dell’autobiografia da Rousseau a Kafka (1999), Autobiografia e pedagogia (2000), Comunità persona comunicazione (2004), La vita a termine (2007), Il migliore dei mondi. Potere e tecnica nella società del rischio (2007), Costruire e abitare mondi (2009). Anzalone e Minichiello hanno scritto insieme, nel 1984, il libro Lo specchio di Dioniso. Saggi su Giorgio Colli. Nella collana «Scienza Nuova» della nostra casa Editrice, diretta da Minichiello, Anzalone ha pubblicato Memoria e utopia in Ernst Bloch (2010). Nella stessa collana Minichiello ha pubblicato Il principio imperfezione (2007) e L’educazione spirituale. Iconografie dell’invisibile (2010).

Pagine 152
ISBN 978-88-6152-134-6
Euro 10,00


 

L. Acone
La Sila dei briganti



Leonardo Acone è ricercatore di letteratura italiana e docente di letteratura per l’infanzia presso l’Università degli Studi di Salerno. Durante il biennio 2000/2001 ha approfondito tematiche riguardanti la letteratura, la musica e le arti perfezionandosi presso le Università Paris 8 e La Sorbonne di Parigi. Ha pubblicato Note su formazione, mediazione e mediatizzazione, in AA. VV., L’ultima metafora dell’educazione estetica, Pensa, Lecce, Università degli Studi di Salerno/Università degli studi di Padova, 2002; L’infanzia inventata. Riflessioni e ritratti sulla letteratura per l’infanzia, dell’infanzia e sull’infanzia, Delta 3 Edizioni, Grottaminarda, 2007; Dante-Liszt. Per una definizione dei rapporti tra poesia e musica, in Lavori in Corso. Ricerche di Italianistica, Delta 3 Edizioni, Grottaminarda, 2007; Da Lilliput a Metropoli. Viaggi e luoghi della letteratura per ragazzi, Delta 3 Edizioni, Grottaminarda, 2008.

ISBN 978-88-6152-092-9
Euro 15,00


 

C. Annarumma
L'adozione del figlio del coniuge a raffronto nell'ordinamento italiano e inglese

 



Negli ultimi anni abbiamo assistito a notevoli mutamenti della società e della famiglia. I modi in cui le famiglie si formano, si dividono e si trasformano, sono profondamente mutati, mai come in questi anni i processi di cambiamento della nostra società sono stati così rapidi e significativi. All’interno di questo scenario si colloca l’evoluzione dell’istituto dell’adozione che sin dalle sue origini si presenta di non facile definizione sia dal punto di vista sociale che giuridico. In questo volume si analizza l’adozione del figlio del coniuge che è uno degli aspetti caratterizzanti il mondo delle famiglie ricostituite e tipiche della società complessa e postmoderna.

ISBN 978-88-6152-059-2
Euro 15,00


 

C. Annarumma
E-commerce M-commerce



La società della comunicazione globale ha investito ogni aspetto della quotidianità. Uno degli elementi che maggiormente ha inciso in questo processo di trasformazione socio-culturale è stato quello della «dematerializzazione» della moneta. Marshall McLuhan definisce questo processo con una delle sue illuminanti metafore: «il denaro è la credit card dei poveri», evidenziando in tal modo come il processo di virtualizzazione della realtà si sia spinto ad un punto tale da assumere anche nell’economia un processo di centralità. All’interno di questo scenario si è analizzato, in termini comparativi, come nel mondo si sia sviluppata e realizzata questa complessa procedura di scambio economico online. In particolare è stata posta attenzione alla comparazione con la legislazione americana analizzando i principali atti adoperati dal legislatore statunitense nell’ambito delle transazioni quali l’Electronic Fund Transfers Act attuato con la Regulation E, e l’art. 4A dell’Uniform Commercial Code.

ISBN 978-88-6152-056-1
Euro 15,00


 

AA.VV.
Aracne

 

 

 


ISBN 88-89267-26-7
Euro 16,00


 

L.C.S. "Socrate" - Bari
Biotech: la sfida del futuro

Il libro è stato interamente realizzato da alcuni studenti del Liceo che hanno partecipato al progetto di Istituto “Biotecnologie e Bioetica” attuato nell’anno scolastico 2001/2002. Gli enormi e rapidi progressi nel campo della biologia e in quello della genetica avvenuti in questi ultimi anni creano nell’opinione pubblica perplessità e diffidenze dovute in buona parte al bombardamento, da parte degli organi di informazione, di notizie errate, fantascientifiche o quantomeno parziali. Tali atteggiamenti sono frutto della disinformazione circa i problemi, gli scopi e le potenzialità terapeutiche delle biotecnologie cellulari e molecolari. Senza ombra di dubbio, oltre alla prospettiva di migliorare la qualità della vita umana con l’utilizzo di queste metodiche, esistono problemi etici legati all’impiego di cellule geneticamente modificate, clonate o embrionali che non si possono ignorare e che devono essere discussi per un razionale e benefico uso di quanto oggi l’uomo è riuscito ad ottenere ed ancora otterrà. È nata così, l’idea del progetto “Biotecnologie e Bioetica” rivolto a ragazzi del nostro Istituto che, come giovani, si potrebbero trovare a svolgere il doppio ruolo di fruitori e creatori (per chi continuerà gli studi in questo campo) di biotecnologie. In entrambi i casi dovranno operare delle scelte che, da persone civili ed aperte al bene comune (obiettivo condiviso dal lavoro educativo dei docenti), dovranno essere consapevoli e responsabili. La Professoressa Angela Barbuti è Docente di Scienze Naturali presso il Liceo Classico Socrate e responsabile del progetto “Biotecnologie e Bioetica” che ha ottenuto diversi riconoscimenti: Premio speciale alla 25ª Edizione del Concorso Internazionale “Europa e i Giovani 2002” bandito dall’I.R.S.E. del Friuli Venezia Giulia; Premio INTEL al 14° Concorso “I Giovani e le Scienze” - Concorso europeo 2002 organizzato dalla FAST che ha consentito a tre studenti di rappresentare l’Italia all’International Science and Engineering Fair a Cleveland (USA) nel maggio 2003; inoltre il progetto “Biotecnologie e Bioetica” parteciperà alla selezione nazionale del concorso “Science on Stage” - Edizione 2004.

ISBN 88-89267-54-2
Euro 16,00


 

F. Corona
Gli apprendimenti della mente

L’innovazione metodologica e il processo evolutivo della didattica hanno promosso un forte interesse in ambito scolastico ed universitario sulle complesse dinamiche di apprendimento e sul significato del transfert cognitivo. Il testo si propone come un primo itinerario di ricerca che esplorando la mente e percorrendo le vie dell'apprendimento contribuisca ad arricchire il patrimonio culturale e scientifico della didattica, favorendo l'accesso alla sperimentazione educativa.

Felice Corona laureato in STAPS (Scienze e Tecniche delle Attività Fisiche Sportive presso l’Università (Sophia Antipolis) di Nizza (Francia), assume l’incarico di Docente a contratto presso l’Università degli Studi Parthenope di Napoli nell’Indirizzo Scienze Motorie della SSIS della Campania per la disciplina «Attività Motorie complementari ed integrative per gli studenti»; Già Docente a contratto di «Teoria tecnica e didattica delle attività motorie preventive e compensative» nell’ambito delle 400 e 800 ore di didattica aggiuntiva della SSIS presso l’Istituto Universitario Suor Orsola Benincasa di Napoli; Supervisore del Tirocinio per la Didattica Aggiuntiva di 800 ore della (SSIS) presso l’Istituto Universitario Suor Orsola Benincasa di Napoli per l’anno accademico 2003/2004; Coordinatore dei Supervisori del Tirocinio per la Didattica Aggiuntiva di 800 ore della (SSIS) presso l’Istituto Universitario Suor Orsola Benincasa di Napoli per l’anno accademico 2003/2004; Docente a contratto nel corso di Laurea Specialistica in Scienze e Tecniche dell’attività Sportiva (M-EDF01) - Attività motorie speciali in situazioni di disagio sociale, per l’anno accademico 2003/2004 presso l’Università degli Studi di L’Aquila; Autore di numerosi testi: «Il laboratorio delle attività integrative e complementari nella scuola dell’autonomia» inserito nel Testo «Il laboratorio come percorso formativo», a cura di M. Sibilio, edito da Ellissi - Simone di Napoli. «Le Tecniche posturali preventive e le attività motorie a carattere compensative» inserite nel Testo «Le abilità diverse», a cura di M. Sibilio, edito da Ellissi - Simone di Napoli. «Le attività complementari ed integrative nella scuola dell’autonomia» in «Educatori sportivi», a cura di M. Sibilio per il CONI di Napoli edito da Manna, Napoli, «Gioco ed attività ludico-motorie e sportive nella scuola: indicazioni didattiche», a cura di F. Corona, Pensa editore, Lecce, 2008

ISBN 88-89267-19-4
Euro 12,00


 

F. D'Elia
Corporeità e didattica nella scuola primaria

Le possibili interpretazioni della complessità della dimensione individuale della persona, alla luce dei più recenti studi in ambito psico-pedagogico, filosofico e neuro-scientifico che rivalutano il ruolo del corpo e del movimento nel processo educativo, richiedono una costruzione epistemologica della didattica del movimento capace di avviare una riflessione sui diversi sistemi paradigmatici, un confronto critico tra assunti teorici, approcci metodologici e ricadute pratiche, offrendo spunti teorico-metodologici sull’uso del corpo e del movimento nelle attività di insegnamento nel periodo dell’infanzia e della preadolescenza. Il testo traccia un interessante itinerario di ricerca che, partendo da una riflessione sul piano epistemologico, offre una prospettiva dell’insegnamento delle attività motorie e ludico-sportive, riconoscendone la originale funzionalità metodologica ed il possibile impiego come «motore alternativo» della prassi didattica nel periodo dell’età evolutiva.

Francesca D’Elia Dottore in Scienze della Formazione Primaria, attualmente dottoranda in «Metodologia della ricerca educativa» nel curricolo «Sport, salute, didattiche e integrazione» presso l’Università degli Studi di Salerno. È titolare del laboratorio didattico «Metodi di valutazione motorio-sportiva in ambito educativo» presso l’Università degli Studi «Suor Orsola Benincasa» di Napoli. Cultore della materia in «Educazione Motoria» presso l’Università degli Studi di Salerno e in «Teoria e Metodologia del Movimento Umano» presso l’Università degli Studi «Suor Orsola Benincasa» di Napoli. Si è formata presso il CONI come Educatore Sportivo, si è specializzata presso la Scuola Nazionale dello Sport di Roma sulla «Metodologia della ricerca in campo sportivo» e si è perfezionata nel 2008 nella «Performance Analysis» presso l’Università di Enna, qualificandosi attraverso una specifica formazione a cura del Prof. Mike Huges dell’Università di Cardiff. È attualmente Direttore Provinciale di Avellino per Special Olympics Italia. Si è perfezionata in «Le culture del corpo. I linguaggi non verbali per l’incontro interculturale» presso l’Università degli Studi «L’Orientale» di Napoli. Ha partecipato a 18 convegni e simposi nazionali e internazionali, con presentazioni orali e poster, producendo negli ultimi anni un totale di 18 articoli pubblicati su testi e riviste nazionali ed internazionali e 28 lavori in collaborazione pubblicati in Proceedings.

ISBN 978-88-6152-094-3
Euro 10,00


 

AA.VV.
Dopo Bruner - Sviluppo cognitivo e qualità della formazione
a cura di Riccardo Fragnito

 

 


Euro 20,00


 

AA.VV.
E-learning e multimedialità

L’evoluzione delle tecnologie dell’informazione e della comunicazione costituisce un punto focale della società attuale. La formazione deve ormai superare le metodologie tradizionali e basarsi sui nuovi media per assicurare ai cittadini di domani un livello di conoscenze e di competenze adeguato ad affrontare ben preparati il mondo del lavoro. In tale contesto le tecnologie web-based e l’ipermedialità costituiscono strumenti fondamentali e indispensabili in tutte le loro diverse e varie realtà, ed il ruolo della ricerca è cruciale per il trasferimento delle innovazioni alla formazione scolastica, universitaria e professionale. Le funzionalità e l’uso delle risorse multimediali e della rete sono state esplorate e definite da diversi punti di vista. Così nel volume sono presenti saggi di studiosi di pedagogia e di didattica, di psicologia e di sociologia, di informatica e di matematica, di filosofi, letterati e linguisti che compongono un pregevole mosaico in cui le caratteristiche e le potenzialità, positive e non, dell’e-learning e della multimedialità vengono ampiamente esaminate al fine di tracciare percorsi innovativi per raggiungere obiettivi di apprendimento qualitativamente superiori. Il volume si articola in quattro sezioni che raccolgono dei lavori significativi sulle problematiche riguardanti: le didattiche e le pedagogie della multimedialità e dell’e-learning nei loro approcci più innovativi; la multimedialità e l’ipermedialità come metodologie per facilitare l’apprendimento; una sezione è dedicata agli apporti di taglio informatico-matematico sulle infrastrutture di base e le applicazioni e gli strumenti orientati al contenuto, mentre l’ultima sezione, cultura e tecnologia, raccoglie saggi di taglio prevalentemente letterario e filosofico.

Contributi di G. Adorni, F. Alcamesi, M. Alfano, F. Anello, E. Ardizzone, F. Augello, M. Baldassarre, M.R. Barranco, A. Bellingreri, I.V. Brusca, B. Caci, V. Cacioppo, V. Cammarata, V. Cannella, G. Cappello, G. Cappuccio, M. Cardaci, V. Catania, M. Cinque, M. Cometa, G. Compagno, N. Cuscino, A. D’Amico, V. Di Gesù, P. Di Giovanni, C. Ferrara, G.K. Fiandaca, R. Galoppini, P. Ghislandi, A. La Marca, E. La Monica, A. La Spina, G. Lavanco, B. Lenzitti, S. Lovecchio, R. Mancuso, A. Marengo, E. Marino, G. Messina, A. Milio, A. Pagano, F. Pedone, C. Petrucco, V. Pino, R. Pirrone, M. Provengano, F. Romano, G. Russo, S. Savelli, A. Sciara, A.M. Sugliano, M. Vinciguerra, N. Visalli, G. Zanniello. Eleonora Marino è docente di tecnologie dell’istruzione e dell’apprendimento a distanza, nella Facoltà di Scienze della Formazione dell’Università di Palermo, e nel Polo didattico di Agrigento. Ha pubblicato diversi saggi e monografie, tra gli ultimi: Informazione, Collaborazione, Valutazione, L’interazione nei Webforum per la costruzione della conoscenza (2008), e Apprendere online. Luci ed ombre di un percorso didattico (2008). Dirige la collana Geminidi per Pensa Editore.

ISBN 978-88-6152-060-8
Euro 25,00


 

F. Carducci
Eugenio Montale

Dal Quaderno genovese, che pur nella sua giovanile acerbità preannuncia insieme il futuro poeta degli Ossi di seppia e l’infaticabile lettore à la page, Montale si attesta con indubbia autorevolezza nella collaborazione a riviste di punta, da Primo Tempo di Giacomo Debenedetti a Il Baretti di Piero Gobetti a Solaria di Alberto Carocci. Ineludibile intanto l’incontro culturale con l’idealismo di Croce, con particolare riferimento alla sua Estetica. Il profilo del critico militante spicca nel panorama contemporaneo, anzitutto per il sottinteso intento di promuovere una «nuova letteratura», all’insegna del «conservare innovando», del coniugare «stile e tradizione». Una critica militante, dunque, che differisce sia da quella dei vociani, moralista e dispersiva, sia da quella dei rondiani, astrattamente classicista e precettistica.

Fernanda Carducci, nata a Lecce, risiede in Emilia Romagna, dove insegna materie letterarie, quale ordinaria di Lettere italiane e storia negli Istituti Tecnici. è particolarmente interessata alla letteratura italiana di oggi, con specifica attenzione alle opere narrative, oggetto di alcune sue pubblicazioni apparse in riviste.

ISBN 13 978-88-6152-012-7
E 10,00


 

M. Galdieri
Attività motorie-sportive, nuove tecnologie e disabilità in ambiente educativo

Le nuove tecnologie hanno radicalmente trasformato le modalità di accesso alla cultura, i processi di apprendimento, i ruoli educativi e i meccanismi di inclusione sociale per le loro singolari caratteristiche di efficacia ed interattività, flessibilità e accessibilità. La necessità di un’adattabilità di strumenti informatici e tecnologici al settore motorio-sportivo e scolastico nasce dall’analisi e della valutazione dei benefici che gli utenti con abilità diverse possono ricavare dall’utilizzazione di software e ausili specifici in relazione alla tipologia di deficit sensoriale e psicofisico. Il testo ripercorre l’iter legislativo europeo ed italiano in materia di integrazione sociale dei disabili e di accessibilità, analizzando gli ostacoli di natura giuridica, economica e socio-culturale che impediscono l’eguaglianza dei diritti e il rispetto delle diversità. L’analisi delle principali Assistive Technology in contesti educativi e formativi si accompagna alla valutazione delle potenzialità del corpo e del movimento e alla riscoperta del valore integrativo ed educativo di percorsi ludico-sportivi che possono favorire l’uso della motricità e la relazione tra la persona disabile ed i diversi campi di conoscenza, prospettando nuovi orizzonti integrativi per i disabili. Il lavoro conferma l’ipotesi di una possibile realizzazione di itinerari di ricerca e percorsi didattici centrati sull’originale connubio tra sport, attività motorie e nuove tecnologie con i quali è possibile contribuire alla strutturazione di contesti innovativi, alla formazione di figure professionali con competenze specifiche nel settore motorio-sportivo, informatico-tecnologico e alla creazione di spazi sperimentali che consentano l’applicabilità di strumenti anche nel settore didattico.

Michela Galdieri Dottoranda in «Metodologia della ricerca educativa» nel curricolo «Sport, salute, didattiche e integrazione» presso l’Università degli Studi di Salerno è dottore in Scienze della Formazione Primaria e si è formata presso il CONI come Educatore Sportivo. Si è specializzata presso la Scuola Nazionale dello Sport di Roma sulla «Progettazione e gestione della ricerca applicata allo sport» e si è perfezionata nel 2008 nella «Performance Analysis» presso l’Università di Enna qualificandosi attraverso una specifica formazione a cura del Prof. Mike Huges dell’Università di Cardiff. Ha svolto dal 2006 attività di ricerca presso l’Università degli Studi di Salerno e l’Istituto per le Ricerche e le Attività Educative IPE di Napoli sul tema «L’apprendimento attraverso il corpo: la trasferibilità dei saperi». Già assegnista di ricerca sul tema «Il ruolo del laboratorio motorio e ludico-sportivo nei processi di integrazione nella scuola primaria», è attualmente il Direttore provinciale di Salerno di Special Olympics Italia. Si è perfezionata in «Le culture del corpo. I linguaggi non verbali per l’incontro interculturale» presso l’Università degli Studi «L’Orientale» di Napoli ed è attualmente assegnista di ricerca presso l’Università degli Studi di Salerno sui «Modelli di inclusione ed integrazione sociale territorialmente trasferibili che utilizzano la comunicazione non verbale ed i contesti motorio-sportivi». Autrice di numerosi articoli su riviste e testi nell’ultimo triennio ha pubblicato e presentato 32 lavori partecipando a 18 convegni e simposi scientifici nazionali ed internazionali.

ISBN 978-88-6152-093-6
Euro 10,00


 

A. L. Palmisano
Gender and tuberculosis in Afghanistan

Antonio Luigi Palmisano has worked as researcher and professor for Social Anthropology in foreign and Italian universities (Berlin, Leuven, Addis Ababa, Göttingen, Rome, Turin, Novara, Lecce and others). He has conducted several yearlong fieldworks in East Africa and Central Asia. In Afghanistan he has been on the field from November 2002 to December 2003 as Senior Advisor for Judicial Reform in the Rebuilding the Justice System Program. He had thus the opportunity to work closely with the Judicial Reform Commission which started in November 2002. He has conducted and directed extensive research on social and political order and on village and tribal organization together with the JRC and with other national Afghan and international institutions (Kabul University, UNICEF, WHO and others). This text is a re-interpretation of the Final Report of the research he has directed for the WHO. He is presently Professor for Cultural Anthropology and Political Anthropology at the University of Trieste, Italy.

ISBN 88-89267-74-7
euro 12,00


 

A. Grado
Crimini e società

Devianza e criminalità costituiscono l'aspetto speculare della integrazione sociale, il rovescio della medaglia per chi si interroga su ciò che "tiene insieme" la società. Trattasi di una corrispondenza che non può non tenere in debito conto lo studio dei rapporti tra quest’ultima e il diritto. Partendo da queste premesse, l’autore rivisita lo sviluppo storico della sociologia giuridica e della devianza fino a proporre un interessante confronto tra procedimento penale e sistema sociale. L’arguto accostamento induce il lettore a riflettere sulle funzioni che il sistema giuridico esercita nella società e l’influenza che, sovente, sortiscono i mass media sulla opinione pubblica.

Alfredo Grado è docente di Sociologia giuridica e della devianza presso la Facoltà di Giurisprudenza della Università Telematica Pegaso e collabora con il gruppo di ricerca in Scienze Medico Legali della Università di Siena. È fondatore e direttore dell’Istituto Meridionale di Scienze Forensi nonché autore di numerose pubblicazioni scientifiche nei settori della ricerca criminologica. Tra le sue pubblicazioni si segnalano: «Satanismo Selvaggio. L’adorazione di Satana nel mondo giovanile» (Arte Tipografica Editrice, Napoli 2004); «Camorra. Dal crimine organizzato alla riorganizzazione dei crimini» (Edizioni Universitarie Romane, 2006).

ISBN 978-88-6152-041-7
Euro 16,00


 

V. Iacoviello
La reciproca soddisfazione

In sintesi il libro si divide in due parti. La prima e un viaggio nella mia esperienza professionale per presentare i concetti di "Conoscenza" e di "Capacità", per poi svilupparli nel contesto relazionale al fine di mettere in moto quel circolo virtuoso (Fiducia-Fedeltà-Fede) che in un rapporto duraturo dovrebbe produrre, e mantenere nel tempo, reddito per l'impresa e soddisfazione per il cliente. La seconda parte, invece, sviluppa un modello di tipo matematico. Nulla di complicato, per intenderci! Si tratta dell'analisi di una frazione e di una sottrazione i cui termini sono gli elementi che concorrono a misurare la soddisfazione del cliente e dell’impresa. Sa, alla fine, ho capito meglio cosa significa attribuire Valore ad una relazione. Ultima domanda: la definizione di un concetto ed un episodio che ha trovato particolarmente attinente con gli scopi del libro. Circa la definizione, senza dubbio quella di "negoziazione" intesa come processo relazionale che tende a conciliare due esigenze che, per definizione, possono essere entrambe vere. L'episodio invece è tratto da "Il berretto a sonagli" di Pirandello ed espresso con le parole di Eduardo De Filippo. Riguarda la descrizione delle tre chiavi che noi abbiamo nella nostra testa: quella sociale, quella civile e quella pazza… quando si "gira" quest'ultima gli effetti sono incontrollabili, proprio come i comportamenti stupidi.

Vincenzo loacoviello (Benevento, 01/02/1958) Laureatosi presso l'Università di Siena in Scienze economiche e Bancarie, giunge nei salento nel 1981 per motivi di lavoro. Dopo 18 anni in Banco di Napoli e 3 anni in Banca 121, attualmente è Preposto allo staff di Controllo di Gestione presso la Capogruppo di Lecce del Monte dei Paschi di Siena. Perchè un libro sulla “reciproca soddisfazione?” Il tema della reciproca soddisfazione rappresenta l'evoluzione dell’idea originaria di affrontare e cercare di trovare una risposta ad un concetto che mi ha sempre affascinato: il paradosso professionale. Cosa intende dire con "paradosso professionale"? Molto sinteticamente è la risposta alla prima domanda che ogni impresa si pone o dovrebbe porsi sin da quanto nasce: "come produrrò reddito mantenendo soddisfatto il mio cliente?”. Il mio lavoro è sicuramente condizionato dal mondo cui appartengo, quello bancario, ma i concetti espressi possono essere estesi a tutte le relazioni impresa-cliente. Certo in un clima di generalizzata sfiducia verso il mondo bancario mi sembra molto arduo trovare delle risposte. Non ho la presunzione di dare soluzioni. Sono spunti di riflessione sul significato di relazione, sull'importanza della prima intervista, della fase negoziale e delle basi su cui fondare quella che, col contributo di Cipolla e delle sue cinque Leggi sulla stupidità umana, può essere definita “relazione intelligente”. Possiamo dire che sia un libro autobiografico o no? Assolutamente no.

ISBN 88-89267-63-1
Euro 14,00


 

A. Imparato
Fondamenti dela comunicazione: segni, codici e linguaggi

Nel giro di pochi decenni sono mutate le condizioni materiali della comunicazione ed insieme a queste le conoscenze e le forme di trasmissione del sapere umano. I nuovi media non sono semplici macchine, ma apparati di conoscenza, metafore di un nuovo regime mentale. In questo saggio, attraverso multiprospettici scenari interdisciplinari, viene sviluppata una analisi particolareggiata degli elementi più significativi della comunicazione. È in questa prospettiva che emerge con forza quanto sia necessaria un’adeguata competenza linguistica per dar vita ad un efficace e reale scambio comunicativo-informazionale in modo da consentire la costruzione di una adeguata e complessa «rete cognitiva» tale da poter governare il «mondo della conoscenza».

Annamaria Imparato, laureata in Scienze dell’Educazione e in Discipline Letterarie, è docente ordinario di sostegno presso l’ISIS di Quarto. La sua comprovata esperienza nel variegato mondo dei diversamente abili e la sua partecipazione ai corsi di formazione patrocinati dalla regione Campania e dal ministero della PI le hanno permesso di ricercare, scoprire ed attuare strategie didattiche relazionali e comunicazionali efficaci e proficue per combattere comportamenti inadeguati. Ha pubblicato: «La Devianza Minorile: l’educazione all’ambiente come strategia di intervento» CUES - 2002, Fisciano (Sa). Attualmente è anche docente del «Laboratorio di Comunicazione e Lavoro di Gruppo» presso l’Università Telematica «PEGASO».

ISBN 978-88-6152-076-9
Euro 15,00


 

AA.VV.
L'inserimento lavorativo dei disabili psichici

 

 

 



ISBN 88-89267-32-1


 

AA.VV.
I percorsi e i processi della didattica multimediale

Il volume si rivolge agli insegnanti, ai formatori, agli educatori che, in sintonia con il paradigma costruttivista socio-culturale, considerano la conoscenza come processo di negoziazione e condivisione di significati e intendono il processo d’apprendimento-insegnamento come momento di acquisizione delle competenze metacognitive, di sviluppo della capacità di autoregolazione cognitiva, di maturazione del concetto di sé e di crescita dell’autostima. Il libro è diretto a chi desidera arricchire i propri orizzonti metodologici e fruire del computer quale strategia per la costruzione collaborativa della conoscenza; è pensato per chi crede che ogni fase del percorso attivi nello studente un ventaglio di processi di carattere cognitivo, metacognitivo, culturale e relazionale. L’eterogeneità disciplinare degli autori offre un approccio multiprospettico al discorso che ha il suo focus nella visione di teoria e pratica, pensiero ed azione, sapere e saper fare non contrapposti ma intesi come dimensioni interagenti ed inscindibili che, congiuntamente alla dimensione culturale e intersoggettiva, vanno sinergicamente stimolate, sviluppate ed orientate per la crescita integrale della persona. STEFANO CACCIAMANI, DONATELLA CESARENI, STEFANO D’ATRI, ANNA CHIARA DESIDERIO, MARIA ERMELINDA DI LIETO, FILOMENA FAIELLA, MARIA BEATRICE LIGORIO, CORRADO PETRUCCO, ANTONINA PLUTINO, ANTONELLA POCE, CHIARA RIZZI, GIULIA SAVARESE, IMMACOLATA SCANCARELLO.

ISBN 978-88-6152-008-0
Euro 16,00


 

L. Frabboni
Ambiente e colture officinali

II presente volume accende i propri riflettori su un settore ancora ritenuto di "nicchia" e poco esplorato - dal punto di vista agronomico e produttivo - che porta il nome di Piante officinali. L'Autrice, in proposito, mette in luce gli stretti rapporti esistenti tra l’ambiente e il variegato repertorio di queste specie vegetali. Questa interazione trova conferma nel fatto che la qualità e la quantità dei principi attivi contenuti in queste erbe sono fortemente influenzati dalle caratteristiche del territorio e dell'ambiente. Tale ambito scientifico e oggi di crescente interesse per la ricerca nei settori agronomici: come supporto alle pratiche agricole, come pianta aromatica, come prodotto cosmetico, come rimedio fitoterapico e come colorante di origine naturale.

Laura Frabboni insegna Culture officinali presso la Facoltà di agraria dell’Università di Foggia. La sua ricerca pone al centro sia la biodiversità delle piante officinali, sia il diserbo delle culture estesive. Fa parte del comitato scientifico della rivista Macchine Agricole Domani. Ha pubblicato numerosi articoli in riviste specializzate nei settori oggetto della sua ricerca.

Euro 12,00


 

Unisa
L'esperienza dell'ateneo salernitano

 



Questo volume è la testimonianza degli interrogativi che ci siamo posti, delle considerazioni che abbiamo avviato, delle valutazioni che abbiamo fatto nel corso del progetto Percorsi di formazione a distanza “e-learning” (POR Campania 2000-2006, Misura 3.22). Il volume si compone di una prima parte (E-learning: definizioni, metodologie e tecnologie), in cui si presentano le riflessioni sviluppate nei seminari di formazione, e di una seconda parte (Il progetto “e-learning”: l’esperienza, le modalità, le implicazioni) che invece descrive le attività svolte e raccoglie la valutazione delle stesse da parte di tutti i soggetti coinvolti. Il materiale che qui si presenta intende essere una base di discussione e riflessione per una nuova frontiera della formazione nell’ateneo salernitano.

ISBN 978-88-6152-030-1


 

Z. Li Donni
Alla scoperta delle radici

In questi ultimi decenni, gli studiosi di antropologia culturale ed anche gli storici, si sono trovati concordi nello studiare tutti gli aspetti della vita quotidiana degli individui e delle società nella convinzione che fossero fondamentali per la gente comune come per i personaggi di prestigio. Ecco l’affermarsi dell’espressione “cultura materiale”. In questo testo si sono voluti prendere in considerazione vari aspetti (o filoni) della cultura materiale del Salento. Esaminando alcuni modi di vivere, di festeggiare, di lavorare... e confrontandoli con quelli di altre realtà italiane o estere, si è cercato di contribuire alla conoscenza e consapevolezza della specificità ed unicità dell’identità salentina.

Zina Li Donni è nata a Firenze dove ha compiuto i primi studi, si è quindi trasferita a Ravenna e quindi a Brindisi ed a Lecce dove ha conseguito la Laurea in Lettere Moderne. Docente di italiano e storia negli Istituti Superiori ha approfondito, nel suo insegnamento, la storia della civiltà. Si è quindi appassionata alla vita quotidiana dei popoli antichi e moderni ed in particolare alle credenze, alle feste, all’ alimentazione. Ha svolto ricerche specifiche su singoli prodotti enogastronomici di largo consumo come grano, olio, vino, verdure, erbe nelle loro valenze sociali. Di essi studia la presenza nella storia, nella mitologia, nella letteratura, nei proverbi, nelle tradizioni. Su tali temi svolge per vari Enti: seminari e conferenze volti alla conoscenza della cultura materiale. è presidente dell’Associazione TerraeCultura che realizza iniziative di cultura enogastronomica e del territorio. Suoi articoli sono stati pubblicati in: “La Repubblica”, “Corsivo”, “The best of Salento” ed. 2003 e 2004, “The best of Puglia” ed. 2005. Altri lavori: “La Puglia dei grandi vini” (Guida illustrativa sulla cultura enologica pugliese), “Di vino Salento. Un viaggio nella cultura vitivinicola”. Scrive racconti e novelle con il filo conduttore dell’enogastronomia e della tradizione salentina. Due racconti: “Orecchiette o strascinati?” e ”Vigilia di Natale” fanno parte della raccolta “Racconti di gusto” Edizioni Altus Murus, 2002.

ISBN 88-89267-99-2
Euro 10,00


 

A. Lo Piccolo
Pedagogia della salute: stress e burnout

Da quanto emerge dai più recenti studi sul campo, il contesto soc
iale, culturale, economico e non ultimo quello lavorativo, per l'uomo moderno, risulta essere la maggiore fonte di, che di volta in volta, assume forme diverse. E un problema di stress professionale presenta un duplice aspetto: quello del disagio del soggetto, in quanto persona, e quello del riflesso negativo di tale disagio sulla qualità del lavoro. Il testo cercherà di porre l’accento su alcuni aspetti legati allo stress, in generale e, in modo specifico, quelli legati alla sindrome del burn-out, un fenomeno con caratteristiche proprie, sia sul versante etiologico, sia su quello degli effetti correlati tali da poter parlare di vera e propria sindrome, multifattoriale e complessa: si procederà attraverso una prospettiva sistemica, in cui il fenomeno si innesta come conseguenza di interferenze, nella interazione umana, di un Sistema- uomo entro un altro Sistema- organizzazione e, per riflesso, entro se stesso. L’incidenza di tale sindrome, come si dirà in seguito, raggiunge picchi massimi nelle professioni d’aiuto e in tutte quelle occupazioni che pongono il soggetto in condizioni prolungate di stress; si tratta di una sindrome complessa e multiforme che può essere affrontata attraverso strategie ed interventi volte al recupero delle risorse interiori. Negli ultimi anni, da quando la problematica è diventata un campo di interesse pedagogico, questa sindrome è stata studiata in modo diverso: tra le possibili forme di intervento troviamo: l’orientamento alla scelta professionale, potenziamento della formazione e della specializzazione, tutorato e altri interventi pedagogici che nella educazione e nella formazione trovano utili strumenti di prevenzione.

Alessandra Lo Piccolo Ricercatore di didattica e pedagogia speciale, presso l’Università Kore di Enna, docente di Pedagogia presso le Facoltà di Scienze della Formazione dell’Università, ha insegnato Pedagogia Generale presso i corsi di Laurea in Professioni Sanitarie presso l’Università degli Studi di Palermo. Ha un dottorato di ricerca in Pedagogia interculturale nel corso del quale si è occupata di «Pedagogia della Cura» con particolare interesse per gli aspetti pedagogici legati al malato-persona. I suoi principali interessi scientifici riguardano la Pedagogia della salute, la cura in educazione e la formazione degli operatori sanitari, con numerosi contributi sul tema.

ISBN 978-88-6152-058-5
Euro 15,00


 

AA.VV.
Sui sentieri delle masserie

A conclusione della seconda parte del lavoro di ricerca storico-geografica, realizzato dagli alunni della classe V della Scuola Elementare del 1° Circolo di Nardò, nell'ambito del Progetto Beni Culturali! "Dalla civiltà contadina alle nuove frontiere della civilta europea: il patrimonio dell'architettura, agreste del Salento", rendiamo noto il percorso seguito, che ha portato certamente gli alunni interessati ad una rafforzata identità culturale, ad una conoscenza diretta del territorio, ad un impegno per la tutela e la salvaguardia dei beni architettonici rurali salentini. Esso resta inserito nel piano UNESCO, voluto dal Dipartimento per lo sviluppo dell’istruzione del Ministero della Pubblica Istruzione, per rendere la nostra"scuola associata UNESCO ". DIRIGENTE Dott. Giovanni Però DOCENTI RESPONSABILI DEL PROGETTO Rosaria Maria Rutigliano e Antonia Ferramosca DOCENT1 COLLABORATORl Adamo Anna Maria, Barrotta Cosimo, Calignano Emanuele Caputo Antonietta, Chetta Adele, Cirfera Annamaria, De Metrio Cristina, Filoni Candida, Giuranna Anna, Giuri Armando, Libetta Raimonda, Manisco Elvira, Manzitti Anna Franca, Marzano Anna Teresa, Massa Giuliana, Ramundo Rosaria, Rembadi Alessandra, Ricchiuto Lorenza, Rizzello Lucia, Tiene Michele, Vaglio Paolo, Zacchino Livia, Zacchino Vittoria.

ISBN 88-89267-33-X


 

R. Fragnito
Metacognizione e processi formativi

La società della conoscenza può determinarsi solo se si realizza un connubio tra tecnologie e pedagogia, se si favorisce in ogni singolo studente lo sviluppo delle capacità metacognitive, se si riesce a coniugare la formazione e la qualità con tutto quello che ne discende in termini di attenzione alla valutazione dei prodotti e dei processi. La metacognizione consente di privilegiare il fattore della qualità dei processi cognitivi e di organizzare un «fare scuola» che sviluppi negli allievi, quanto più diffusamente possibile, quelle «sensibilità» che sono il vero «sale della vita».

Riccardo Fragnito è docente di Pedagogia Sperimentale e Tecnologie dell’istruzione e dell’apprendimento presso la Facoltà di Scienze della Formazione dell’Università degli Studi di Salerno. Ha pubblicato, tra gli altri, i seguenti testi: Computer e interazioni educative; L’ultima metafora dell’educazione estetica, Organizzazzione ipermediale dei saperi.

ISBN 88-89267-72-0
Euro 13,00


 

A. M. Notti
Il controllo dei processi didattici e gestionali

Questo volume vuole essere la testimonianza del lavoro e dell’impegno di tre Istituzioni scolastiche che hanno programmato un piano comune di formazione, aggiornamento e sperimentazione nell’ambito dell’autonomia delle istituzioni scolastiche e dell’autovalutazione. E’ stata impostata una ricerca-azione strettamente connessa al continuo monitoraggio ed analisi del servizio reso per pervenire alla piena responsabilizzazione degli operatori tenendo sotto controllo tutti i segmenti del processo formativo, organizzativo e gestionale attraverso l’individuazione di adeguati indicatori di riferimento e l’individuazione delle azioni più idonee tese al costante e continuo miglioramento della qualità.

Achille M. Notti è titolare della cattedra di Docimologia presso la facoltà di Scienze della Formazione dell’Università degli Studi di Salerno; insegna, altresì, Teorie e metodi di programmazione e valutazione presso l’Università degli studi «Suor Orsola Benincasa» di Napoli. Dei suoi numerosi lavori segnaliamo tra i più recenti: Docimologia (in collaborazione con Coggi) 2002, Strumenti per la ricerca educativa (2002), Modelli Statistici per la ricerca educativa (2003), Apprendere e progettare (2005).

ISBN 88-89267-90-9
Euro 14,00


 

M. Pierri
Lo sciopero nella democrazia deliberativa

Il saggio si interroga sui rapporti esistenti tra l’esercizio dello sciopero, diritto dalla natura complessa e multiforme, e le dinamiche democratiche, nel contesto della postmodernità. L’esperienza istituzionale, con riferimento all’attività dell’Authority sui servizi pubblici essenziali, suggerisce alcuni spunti di riflessione che militano in favore di una teoria deliberativa della democrazia, suggerita anche dalla frammentazione dei luoghi del compromesso, confinati dall’ipotesi rassicurante della democrazia costituzionale all’interno delle assemblee legislative.

Maurizia Pierri ha completato il Dottorato Internazionale di Ricerca in Sistemi Giuridici e Politico-Sociali Comparati presso l’Università del Salento. Ha collaborato con la Commissione di garanzia dell’attuazione della legge sullo sciopero nei servizi pubblici essenziali istituita con legge 12 giugno 1990, n.146, inizialmente in qualità di consulente esterno, successivamente come esperto di servizi pubblici. Presso l’Ateneo salentino ha ricoperto numerosi incarichi didattici e di ricerca. Per questo editore ha pubblicato il saggio Norme e fatti nell’Autority sugli scioperi nei servizi pubblici essenziali (2004) e la traduzione dal portoghese Costituzione o barbarie (2004) di José Luis Bolzan de Morais.

ISBN13 978-88-6152-040-0
Euro 14,00


 

N. Carducci
Scittori salentini

La salentinità come momoria critica e coscienza del presente accomuna gli autori oggetto di studio; indicativi di precisi tempi storici, sono qui distinti in tre gruppi: dell’utopia, all’insegna dei principi ispiratori della rivoluzione partenopea del 1799; della opposizione al presente, nel periodo fra le due guerre; della rinascita etico-civile dopo la Liberazione: salvi i sottesi imprescindibili valori letterari. Seguono incursioni interlocutorie su temi e problemi dibattuti nell’ultimo ventennio del Novecento salentino. Sommario. Introduzione, Francesco Antonio Astore, Ignazio Ciaia, Tommaso Fiore, Francesco Stampacchia, Fabrizio Colamussi, Vittorio Bodini, Vittore Fiore, Salvatore Paolo, Giuseppe Sozzo, Bruno Lucrezi, Irene Maria Malecore, Ercole Ugo D’Andrea, Antonio Verri, Enzo Panareo, Luigi Tarricone, Temi e problemi. Nicola carducci (Trepuzzi-Lecce 1925), già ordinario e vincitore del concorso di “merito distinto” per Lettere italiane e latine nei licei, ha insegnato nel “Palmieri” di Lecce sino a luglio 1990; tra le sue pubblicazioni: Gli intellettuali e l’ideologia americana (1973), Francesco Jovine (1977-1986), Tra letteratura e ideologia (1999), Storia intellettuale di Carlo Levi (1999), L’utopia letteraria dell’umanesimo perenne (2003), Vittorio Pagano: L’intellettuale e il poeta (2004).

ISBN 88-89267-79-8
Euro 20,00


 

A. Sica
I patti parasociali: profili di diritto interno e comparato

I “patti parasociali” o “contratti parasociali” sono accordi che, disponendo di diritti che traggono origine dallo stesso contratto sociale, regolano particolari situazioni attinenti sia ai rapporti tra soci, che tra soci e società, organi sociali o terzi. Con la riforma del diritto societario, attuata tramite il D.Lgs. n. 6 del 2003 il legislatore nazionale, introduce nel titolo V, del libro V del codice civile, un’apposita sezione, costituita da due articoli (il 2341 –bis e il 2341 –ter), interamente dedicata ai patti parasociali, dandone, così, pieno riconoscimento anche nel testo normativo che regola e disciplina le società per azioni sotto il profilo generale. Ciò, contribuisce a delineare ancor più chiaramente l’ambito di operatività della disciplina, l’individuazione dei tipi di società, ai quali essa si applica ed a stabilire regole precise in tema di pubblicità dei patti, alla luce anche di quanto disposto in passato dal Testo Unico delle disposizioni in materia di intermediazione finanziaria, approvato con D.Lgs. n. 58/1998. Il lavoro, suddiviso in tre capitoli, si concentra, oltre che sugli aspetti legislativi, sulle tanto dibattute questioni della natura giuridica dei patti, del riconoscimento, della liceità, dell’opponibilità ai terzi e della modificabilità delle clausole contenuti in essi, e fornisce un’efficace comparazione tra ordinamento nazionale, ordinamenti di tradizione romanistica (Civil law) ed ordinamento anglo-americano (Common law).

Annaflora Sica avvocato e dottore di ricerca in “Comparazione e Diritto Civile”, presso l’Università degli Studi di Salerno, è docente di Istituzioni di diritto privato, presso l’Università telematica “Pegaso”.

ISBN 978-88-6152-055-4
Euro 14,00


 

C. Vitale
Il valore della diversità

Carmine Vitale Professore di Pedagogia e Didattica Speciale presso la Facoltà di Scienze della Formazione dell’Università degli Studi di Salerno. Delegato di Facoltà, Scienze dell’Educazione. Commissione disabilità. Psicologo-Psicoterapeuta, Ordine Professionale Regione Campania. Magistrato On. Tribunale per i minorenni (Salerno) Specializzazione quadriennale in Psicologia, Università degli Studi “La Sapienza “ Roma Consulente Scientifico di HD giornale italiano di Pedagogia e Psicologia dell’handicap e riabilitazione. Lega del “Filo d’Oro” Osimo - Ancona Delegato ANGSA, osservatorio permanente per l’integrazione scolastica del M.P.I. Tra le sue pubblicazioni: Delinquenza giovanile. Problemi giuridici ed educativi (Roma) 1978 Come Valutare nella scuola dell’obbligo (Salerno) 1984 Handicap e scuola: quaderni di Pedagogia speciale (Salerno) 1986/ 1987 / 1988 Educazione e psicomotricità (Salerno) 1992 Infanzia-educazione (Napoli) 1992 Pedagogia dell’educazione psicomotoria (Salerno) 1995 Codice per l’integrazione scolastica (Milano) 1997 Minori, educazione e giustizia (Salerno) 1998 Sistema qualità/integrazione (Salerno) 1999 Le nuove dimensioni dell’educazione primaria (Bergamo) 1999 Ho visto il lupo – Abuso e maltrattamento (Bergamo) 2001 Educare alla legalità vol. I, II, III, IV, V (Bergamo) 2001 Costruire una nuova identità (Bergamo) 2001 I Percorsi dell’educazione speciale. Teoria e prassi nella scuola dell’autonomia (Salerno) 2001 L’autore coniuga il valore della Didattica e della Pedagogia Speciale con alcuni aspetti di Psicoterapia importanti per la costruzione di piani educativi personalizzati, per una Pedagogia della “persona”. Sono state presentate alcune diagnosi funzionali, la Sindrome di West, Asperger, Sindrome Dismorfica, Disartria, Sindrome di Kabuki, Rett, Down, Sordità e sordomutismo. Un aspetto importante riguarda i movimenti psicomotori, che, rappresentano gli elementi fondamentali per innalzare il valore della diversità

ISBN 978-88-6152-033-2
Euro 25,00


 

R. Iervolino - L. Vorraro
Un'alternativa ai provvedimenti di carattere punitivo: le sanzioni positive

 



Il diritto è uno strumento del potere statale impiegato per controllare le attività individuali e sociali, nonché per favorire l’integrazione sociale, esigenze queste delle società pluraliste, che per realizzarsi necessitano di norme e sanzioni. Un autore di primo piano come Kelsen ha, altresì, inteso il diritto come tecnica per controllare il comportamento umano oltre che come strumento che vuole garantire un minimo di sicurezza e di pace sociale. In questo contesto la sanzione è parte integrante di un ordinamento giuridico. Ma sanzionare un comportamento significa prevedere una conseguenza al verificarsi di quel comportamento difforme, quando è in contrasto con l’impianto normativo, o conforme, quando indotto ad un comportamento diligente, ed in quanto tale la sanzione non è necessariamente negativa. Si pensi alle norme premiali. Scopo di questo testo è quello di presentare ai giovani studenti che si apprestano agli studi giuridici le sanzioni positive, variamente concretizzatesi in premi, esenzioni fiscali, contributi finanziari…, come elemento integrativo-complementare dell’ordinamento giuridico. Il tutto studiato ed elaborato attraverso un excursus in chiave squisitamente filosofico- giuridica.

 

 



ISBN 978-88-6152-075-2
Euro 15,00


 

Monica Giachery
Metodologia informatica in scenografia

Il disegno ha accompagnato lo sviluppo tecnologico dalle prime rappresentazioni, tendenti a rendere la realtà con tecniche approssimative, fino alle attuali modellazioni tridimensionali, che interagiscono con il percorso progettuale e produttivo. Il disegno tecnico è un linguaggio specifico, comprensibile solo per chi sia a conoscenza del suo specifico codice di rappresentazione, cioè di quelle regole e metodi messi a punto attraverso secoli di sperimentazione. Nel corso degli ultimi cinquant’anni, la figura dello scenografo ha mutato radicalmente il proprio status, proponendosi spesso come vero e proprio artefice di progetti sempre più complessi e articolati, grazie anche all’innovazione tecnologica. In questa situazione le nuove tecnologie informatiche possono fornire un supporto innovativo e fondamentale, tanto da fornire un’anticipazione di ciò che verrà realizzato sempre più corrispondente alla realtà attraverso fasi di simulazione.

Monica Giachery (1977), ha conseguito il diploma di laurea in Scenografia presso l’Accademia di Belle Arti di Lecce. Ha avuto l’insegnamento a contratto (dal 2006) di «Fondamenti di disegno Informatico» presso l’Accademia di Belle Arti di Lecce. Ha collaborato e collabora con architetti su progetti di tipo architettonico e d’arredo interno. Ha allestito spettacoli con diverse compagnie teatrali.

Euro 14,00
44 pagine
ISBN 978-88-6152-102-5


 

Maurizio Sibilio
Ricercare corporeamente in ambiente educativo

La relazione tra azione e cognizione in ambito didattico è stata negli ultimi decenni oggetto di una riflessione scientifica che ha coinvolto diversi filoni di ricerca. Sul piano psico-pedagogico molti modelli teorici hanno confermato la «significatività» dell’esperienza corporea nei processi cognitivi, la sua capacità di supportare l’esperienza formativa e costituire un canale alternativo per accedere alla conoscenza. Le potenzialità dell’esperienza corporea come possibile strumento di facilitazione dei processi formativi a supporto della didattica assumono un particolare significato in presenza di studenti disabili i cui bisogni «speciali» richiedono la costruzione di modalità di insegnamento adeguate agli specifici sistemi di decodifica del soggetto e alle caratteristiche del suo sistema cognitivo. L’esperienza progettuale e di ricerca didattica presentata nel testo descrive sul piano teorico e didattico-operativo la possibile utilizzazione del corpo e del movimento negli itinerari formativi come originali  mediatori dei processi integrativi. In questa prospettiva la ricerca condotta nell’ambito del Progetto I-CARE ripropone e rilancia la centralità del valore compensativo e preventivo della corporeità nei processi formativi, tracciando un’originale linea di contsi in termini di Stato sociale. Tra le diverse possibili soluzioni del problema individuate negli ordinamenti europei, quella affrontata nel presente volume è quella prescelta nel sistema spagnolo, che viene analizzato con particolare riferimento alla giurisprudenza del Tribunale costituzionale consolidatasi in materia nel corso degli ultimi anni.

Raffaele Guido Rodio è Professore Ordinario di Diritto costituzionale nella Facoltà di Scienze Politiche dell’Università degli Studi di Bari. È autore di numerose pubblicazioni, in particolare in materia di difesa giurisdizionale, di teoria dell’interpretazione e di informatica giuridica, anche nella  prospettiva comparatistica.

ISBN 978-88-6152-101-1
Euro 8,00


 

Scritti in onore di Dario Antiseri nel suo 70° compleanno
Sentieri aperti della ragione - Verità Metodo Scienza

A cura di Giuseppe Franco

Questa miscellanea di studi è l’omaggio di amici, colleghi ed allievi a Dario Antiseri in occasione del suo 70° compleanno. A tale iniziativa hanno preso parte studiosi del mondo accademico italiano e colleghi stranieri di primo ordine, che attestano la stima nei confronti di Antiseri e la diffusione del suo pensiero all’interno della comunità filosofica e scientifica nazionale e internazionale. Antieri può essere considerato «il cavaliere popperiano della cultura filosofica italiana». Egli ha non solo difeso, fatto conoscere e sviluppato il razionalismo critico di Karl Popper, ma ha realizzato una originale versione del razionalismo critico, che si può riassumere con il titolo Per una teoria dei limiti della ragione, espressione di una posizione antifondazionista. Ed è proprio questa concezione non giustificazionista della ragione che attraversa e unifica i suoi lavori scientifici. Sul piano teoretico Antiseri ha elaborato, discusso e proposto considerazioni relative alla fallibilità della conoscenza e alle conseguenze che tale consapevolezza comporta in ambiti come quello scientifico, quello religioso e quello politico. Sul piano storiografico, invece, egli ha presentato e discusso pensatori antifondazionisti che hanno delineato tratti significativi di un autentico razionalismo della contingenza. Questa miscellanea, inoltre, attesta l’impegno scientifico e gli interessi di studio di Antiseri che spaziano dalla storia della filosofia alla filosofia della scienza, dalla medicina e pedagogia all’ermeneutica e alla teoria della politica; dal Methodenstreit delle scienze sociali alla metodologia della storiografia; dalla teoria economica a questioni di confine tra religione e filosofia e alle tematiche della riforma della scuola e della Università. Il volume si apre con una intervista a Dario Antiseri, che traccia il suo profilo biografico e intellettuale. Seguono i contributi di: Hans Albert, Luigino Binanti, Cristiano Buttaro, Mario Castellana, Sandro Ciurlia, Salvo D’Agostino, Giacomo Delvecchio, Norbert Fischer, Giuseppe Franco, Volker Gadenne, Andrea Gentile, Jean Grondin, Norbert Hinske, Hubert Kiesewetter, Armin Kreiner, Bruno Lai, Antonello Malavasi, Francesco Marulli, Gaspare Mura, Umberto Muratore, Michele Nicoletti, Hans-Joachim Niemann, Francesco Nuzzaci, Stéphane Oppes, Antonio Quarta, Demetrio Ria, Graziano Ripanti, Arcangelo Rossi, Gabriella Sava, Alcino Siculella, Mario Timio, Orlando Todisco, John Wettersten.

Giuseppe Franco nato a Copertino (Lecce) nel 1981, si è laureato in Filosofia presso l’Università del Salento e in Teologia presso l’Università di Eichstätt-Ingolstadt in Germania, ed è attualmente Dottorando in Filosofia. Ha curato i seguenti volumi: Hans Albert-Dario Antiseri, L’ermeneutica è scienza? Interviste a cura di Giuseppe Franco, Rubbettino, Soveria Mannelli 2006. Hans Albert, Sapere, fede e certezza. Saggi su razionalismo critico e religione, traduzione e introduzione a cura di Giuseppe Franco, Barbieri Editore, Manduria 2008. Giuseppe Franco, a cura di, Alla ricerca della Verità. Discussioni sul Gesù di Nazaret di Joseph Ratzinger - Benedetto XVI, Lupo, Copertino 2009.

ISBN 978-88-6152-095-0
Euro 25,00


 

Claudio Macchi
Disturbi depressivi e attività fisica: implicazioni didattiche

presentazione a cura di Maurizio Sibilio

 

Il libro «Disturbi depressivi e attività fisica: implicazioni didattiche» affronta il tema della relazione tra disturbo depressivo e attività fisica, offrendo  al lettore la possibilità di identificare gli aspetti peculiari della patologia e di individuare le caratteristiche delle attività di movimento in grado di produrre effetti benefici sulla regolazione dell’umore in tutte le fasi della vita.

Euro 14,00
112 pagine
ISBN: 978-88-6152-127-8


 

LUIGI ANZALONE
ANNACARLA E LE ALTRE
Racconti come frammenti fenomenologici sull’amore

Luigi Anzalone è autore di scritti storico-politici e filosofici. Tra i suoi libri più recenti editi per i nostri tipi, segnaliamo Memoria e utopia in Ernst Bloch (2010), La Dea Bianca e la comunità interculturale (2015), Eroi nel paese della mafia (2016), Storia di Lili Marleen. Una canzone d’amore contro la guerra cantata da uomini in guerra (2017), Edipo. Per una genealogia dell’umano (2018).

Ai vaganti di notte, alle menadi, ai magi, ai posseduti da Dioniso, agli iniziati.
Eraclito

ISBN: 978-88-6152-257-2
Euro 6,00


 

GIOVANNI DIURISI
IL SERVITORE DI CARTE - LECCE, A. D. MDCXXXI

 

 



‘Firenze del Sud’, ‘Capitale del barocco’... Ma la Lecce del ’600 fu soltanto trionfo dell’architettura? O meglio: solo gusto della decorazione, fasto di ornamenti di chiese, dimore gentilizie, corti e balconi? No di certo. Fu anche vita quotidiana, lavoro, miseria e sofferenza, episodi e vicende piccole e grandi. Furono uomini e donne: nobili, professionisti, artigiani, ed ancora artisti, religiosi, gente qualunque. A traghettarvi in questo universo ai più sconosciuto provvede questo libro, e lo fa attraverso una gran mole di documenti, resoconti, atti notarili, perfino romanze e componimenti poetici, ciascuno straordinariamente vero. E per il tramite di due personaggi tutti da scoprire: il Vescovo del tempo, Monsignore Scipione Spina, che arrivò dalla sua Napoli e s’insediò sulla cattedra leccese nel 1591, rimanendovi per quasi cinquant’anni, e il suo fido servitore, Giovannino, leccese doc, uomo della strada ma dotato di incredibili risorse. Un sodalizio originale e decisamente affascinante. Lo spunto è offerto da un censimento realmente realizzato nel 1631 (lo Status Animarum Civitatis Lytii de anno MDCXXXI) e di cui si conserva traccia in un manoscritto venuto alla luce pochi decenni fa nell’Archivio Vescovile leccese, che si rivela preziosa istantanea della società del tempo.

Giovanni Diurisi Medico, primario ospedaliero nel settore dell’emergenza, con una nutrita lista di interessi in campi disparati: dalla passione per il collezionismo all’amore per il pianoforte e per la cultura nelle sue molteplici espressioni. Abbinando il gusto per la ricerca, il piacere della scrittura e l’attenzione per il proprio territorio, è nata quest’opera prima, che si pone a metà strada fra il saggio ed il romanzo storico.

pag. 336
ISBN: 978-88-6152-243-5
Euro 20,00


 

LUIGI ANZALONE
Storia di Lili Marleen
Una canzone d’amore contro la guerra cantata da uomini in guerra

 



Luigi Anzalone
è autore di scritti storico-politici e filosofici. Tra i suoi libri più recenti editi per i nostri tipi, segnaliamo Memoria e utopia in Ernst Bloch (2010), La Dea Bianca e la comunità interculturale (2015), Eroi nel paese della mafia (2016).

pag. 48
ISBN: 978-88-6152-245-9
Euro 6,00


 

GIULIANO MINICHIELLO
LA VALIGIA DI CARTA


Nel 2018 sarà trascorso mezzo secolo dal “Sessantotto”. Una parte non secondaria della frastagliata generazione che ad esso diede vita, e, talvolta, la vita, era costituita dai giovani dei paesi del Sud interno d’Italia, nati, all’incirca, alla fine della seconda guerra mondiale. Essi avevano vissuto il primo decennio della loro esistenza immersi in una struttura sociale di tipo arcaico, del tutto simile a quella dei loro padri. Quel mondo si configurava come una sorta di archeologia storica, recante i tratti di un passato antichissimo, in molti casi di ascendenza millenaria. Gli stessi ragazzi e ragazze, alla fine degli anni ’50, si trovarono sbalzati in un mondo alieno, distante secoli da quello in cui erano nati e vissuti fino ad allora: il mondo “moderno”. Così, quasi viaggiatori nel tempo, più che nello spazio, costretti, come recitava il verso di una canzone dell’epoca, a “saltare” cento anni in un giorno, passarono attraverso due grandi rivoluzioni: quella, appunto, della nascente modernità e, subito dopo, nel giro di un secondo decennio, quella dell’esplosione impressionante della lotta contro la stessa condizione moderna. Solo pochi di essi riuscirono a insediarsi in uno dei mondi toccati nel corso del loro viaggio; la maggioranza si fermò in una zona neutra, nutrita di grandi speranze e di altrettanto grandi delusioni. Questo libro, a partire dalla storia dell’autore, dai ricordi dell’infanzia fino alla propria personale scelta di vita, rivive le esperienze significative di alcuni dei suoi compagni d’avventura, in una galleria di esistenze che disegna un quadro originale del Mezzogiorno e della trama tessuta in esso dal cosiddetto “Sessantotto”.

Giuliano Minichiello (Avellino, 1945), ha insegnato Storia e Filosofia nel Liceo della propria città, è stato preside a Bologna e ordinario di Pedagogia generale e Filosofia dell’educazione all’Università di Salerno. È uno dei maggiori rappresentanti della filosofia della scienza in Italia e studioso originale della storia del Mezzogiorno. Fra i suoi lavori ricordiamo: Modi del nichilismo (1981), La Tecnica e l’Episteme (1983), Meridionalismo (1997), La vita a termine (2007). Per i nostri tipi ha pubblicato: Il principio imperfezione (2006), L’educazione spirituale (2010), Pensare il conoscere (2015). Dirige la collana “Scienza Nuova”.

 


pag. 304
ISBN: 978-88-6152-218-3
Euro 16,00


 

Associazione Fondo di Solidarietà Permanente
CUORE E MANI APERTE VERSO CHI SOFFRE-ONLUS

"CON UN NASO ROSSO TUTTO POSSO!" - Esperienze di Clownterapia
a cura di Don Gianni Mattia

Un libro curato da Don Gianni Mattia, che raccoglie le testimonianze dei clown volontari nei reparti di pediatria e psichiatria, ma anche nei difficili viaggi della Bimbulanza e in tutte le occasioni in cui il naso rosso è diventato strumento di cura per la sofferenza.
Sono storie di vita che diventano Vita, storie che hanno qualcosa di magico e meraviglioso, immergersi in queste pagine è rivivere emozioni e sentimenti che hanno colore e calore, basta lasciarsi trasportare e ci si sente “pezzo di cielo” per gli altri…

ACQUISTANDO QUESTO LIBRO SOSTIENI I VIAGGI DELLA BIMBULANZA

Potrai trovarlo presso:

Libreria Pensa, Lecce
Libreria Liberrima, Lecce
Libreria Viva Athena, Galatina
Libreria Dante Alighieri, Casarano
Libreria Marescritto, Tricase
Libreria Edicola Più, San Pietro Vernotico
Cartolibreria Bono, Gallipoli
Libreria I Volatori, Nardò
Librolandia, Racale
Edicola 41, Bergamo


o ordinandolo direttamente a:
info@pensaeditore.it - tel./fax. 0832/205793

Don Gianni Mattia è stato ordinato sacerdote nel 1997. Precursore e promotore della Clownterapia a Lecce, è presidente e fondatore (2001) dell’Associazione “Cuore e mani aperte verso chi soffre” ONLUS, che opera all’interno del Presidio Ospedaliero “Vito Fazzi” attraverso gruppi di volontari impegnati in accoglienza, counseling, clownterapia e altro. Cappellano ospedaliero dal 1998, licenziato in Teologia Pastorale Sanitaria, ha realizzato grazie alla collaborazione di dipendenti ospedalieri, pazienti e parenti di pazienti, la Casa di accoglienza “S. Caterina Labourè”, la Bimbulanza, il Sorrisinbus, la Casa di accoglienza in Tanzania e tanti altri progetti. Don Gianni ha fatto del sorriso la sua missione formando in questi anni centinaia di giovani che offrono gratuitamente e a titolo volontario il loro tempo a piccoli degenti, a disabili e pazienti con patologie mentali. Ha pubblicato con le Edizioni Paoline Sul palmo della tua mano, (2012).

ISBN: 978-88-6152-202-2
Euro 14,00


 

GIUSEPPE MARIO POTENZA
MUNICIPIO E GOVERNO CENTRALE


Si fa prima un excursus sui compiti che il municipio ha avuto nel corso del tempo (pur nelle dimensioni diverse quello romano) e sui vari problemi per qualche confronto con l’attuale ordinamento: si profitta dei rapidi cenni di storia italiana per ricordare alcune curiosità del linguaggio dell’epoca.
La sottoposizione del cittadino all’autorità centrale, oltre a quella locale sotto altri aspetti, induce a cogliere alcune caratteristiche del potere statale con una rivisitazione in casa nostra della nota tripartizione ribadita da Montesquieu dello stesso potere in legislativo, esecutivo e giudiziario. Lo sguardo che così si dà al sistema, con le sue non rare anomalie e incongruenze, è occasione di provocazione de iure condendo.
L’impulso in tal senso finora mancato è quello dei singoli cittadini disposti a percorrere strade indipendentemente dai partiti politici – e si è vista la loro funzione devastante (qualsiasi colore abbiano essi avuto) che ha portato all’attuale crisi economica e istituzionale – e non per colpa loro. L’accostamento del discorso del potere locale a quello centrale è, appunto, in relazione all’auspicabile interessamento locale ai fini di una valorizzazione dell’iniziativa popolare. Ciò attraverso un intervento legislativo che si invoca con urgenza per dare rilevanza istituzionale alla pubblica opinione: il punto della situazione su alcune questioni è, peraltro, occasione di spunti di storia legislativa nostrana.
L’art. 49 della Costituzione, infatti, è valso solo per i partiti politici, la cui funzione è chiaramente strumentale rispetto al diritto che i cittadini hanno alla formazione della politica nazionale, e sotto quest’ultimo aspetto è rimasto lettera morta. Il rimedio a questa grave lacuna potrà essere dato da una previsione legislativa di realistica attuazione della norma costituzionale perché in mancanza i cittadini non potranno mai organizzarsi: il comune, che è l’ente loro più vicino ed è ente a fini generali, potrà favorire l’innovazione.
Siamo passati dai comuni che erano articolazioni periferiche dello Stato centrale a enti autonomi nello spirito della Costituzione. Non mancano organismi che coinvolgono i comuni. Ma è ora che l’autonomia locale si avvalga anche di democrazia partecipativa, posto che gli istituti di partecipazione previsti dal legislatore ordinario sono rimasti (altra) lettera morta.

Giuseppe Mario Potenza, nato a Nardò (prov. di Lecce, 1936), laureato in Giurisprudenza, ha approfondito gli studi, in particolare sugli enti locali, nell’Università Internazionale degli Studi Sociali di Roma sotto la direzione del prof. Vittorio Bachelet. E’ stato Segretario Generale di Comuni e delle Province di Imperia e di Alessandria. Già Presidente del Centro Italiano di Studi Amministrativi di Imperia, membro della Commissione ministeriale dei princìpi contabili e della Commissione franco-italiana «Formation des Personnels». Autore di pubblicazioni in materia amministrativa presso le Case editrici Giuffrè, Maggioli e Noccioli, revisore contabile, collaboratore di riviste amministrative, conferenziere, direttore della rivista «Provincia di Imperia». Cultore della materia all’Università degli studi di Genova, ha svolto attività didattica per conto del Ministero dell’interno e di enti vari. Riconoscimenti attribuiti con encomi ministeriali e di enti locali. Conferimento dell’onorificenza di Commendatore e Grande Ufficiale al Merito della Repubblica Italiana. Encomio del Dott. Francisco Fiallos Navarro, Vice Rettore dell’Università Redemptoris Mater di Managua, e del Lic.Oscar Moreira Araica, Segretario Generale del Ministero della Presidenza del Nicaragua, a seguito di lezioni di diritto amministrativo per funzionari nicaraguensi a Imperia e ciclo di conferenze a Managua a richiesta di detta Università e del Governo del Nicaragua per contributo relativo alle proposte di modifica dell’ordinamento giuridico di quel Paese.

372 pagine
ISBN: 978-88-6152-176-6
Euro 18,00


 

A. PICHIERRI
NELLA BASILE

 



Nella Basile è un personaggio realmente esistito. Il racconto della sua breve vita si snoda tra verità storiche e fantastica immaginazione. Nasce, vive e muore con il fascismo. Appena tre ore dopo l’esecuzione capitale del marito pone fine alla propria vita.

ISBN: 88-89267-45-3
Euro 11,00


 

Ospedale "A.Galateo"
LA LUCE NELL'ARCHE' DELLA VITA


La luce nell’Archè della vita è il titolo della mostra permanente di arte contemporanea, allestita nel reparto di cardiologia dell’ospedale «A. Galateo» di San Cesario di Lecce. Una mostra d’arte per recare sollievo e serenità. Una collezione d’arte che allude alla luce per infondere speranza e ottimismo. A quella luce che ha lo stesso significato allegorico della grande tela esposta nell’atrio dell’ospedale che raffigura una sobria Adorazione dei pastori eseguita da un ignoto pittore attivo nella prima metà del XVIII secolo.

ISBN: 978-88-6152-090-5
Euro 10,00






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