|
|
PINO CISTERNINO
" IL FRAGNO " DI QUELLI DELLA III A
Avvertivano che i ricordi non si erano impalliditi, a riprova che ciò che si accumula in gioventù, è un presidio prodigioso di sensazioni e di impressioni, che nemmeno ingialliscono e sfumano”. “Un elemento non secondario della ritrovata comunità è la convivialità: la tavola è un luogo straordinario di ascolto, di scambio di idee, di ricerca di una gioia comune. I momenti attorno al tavolo valgono come mosaico di parole e di racconti, cui ci si assoggetta con delicatezza e senza rapporti di forza, in clima di fraternità ritrovata”. “Occorre uscire dagli schemi della utilità, riconoscendo, invece, che il latino e, più in generale, lo studio della classicità riveli le radici delle lingue di oggi e quindi di noi, della nostra civiltà. Per agire con pienezza nel presente occorrono anche le conoscenze del passato. Questo non si riduce solo ad una successione di date, ma si sviluppa nel linguaggio anche passato e nelle antiche strutture grammaticali e sintattiche”. Nella transizione dal regime al nuovo clima istituzionale, quelli della III A del Liceo classico della Valle d’Itria provarono anche l’emozione della libera manifestazione del pensiero. “Il fragno”, periodico quindicinale di classe, fu la prima tribuna libera per esporre idee e pensieri. Dopo diversi decenni di lontananza e di esperienze di vita, si rinnova la stessa voglia di dire, come motivo del loro ritrovarsi.
Pino Cisternino ha scritto: Ritorno in Valle d’Itria (2009); Nel segno del diritto (2010); Nel segno di Minerva (2011); Voglia di dire (2012); Oltre la collina (2013); Un’idea di domani (2014); Un re Lear nella valle (2017).
ISBN
978-88-6152-252-7
Euro
12,00 |